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Nel 2024 in Lombardia effettuato il maggior numero di trapianti in Italia

L’anno scorso si è registrato il record di donazioni (2.110) e trapianti (4.692)

Le donazioni di organi continuano a crescere: nel 2024 sono state 2.110 quelle effettivamente realizzate (+2,7% sul 2023), a partire da 3.192 segnalazioni di potenziali donatori arrivate dalle rianimazioni (+3,2%). Grazie a questi numeri è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto allo scorso anno (+5,1%).

Nel 2024 l’attività della Rete trapiantologica italiana ha registrato i numeri più alti mai realizzati sia per gli organi che per le cellule staminali emopoietiche. I dati sono stati presentati dal Ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro Nazionale Trapianti Giuseppe Feltrin. All’evento è intervenuto anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone.

Trapianti Donazioni Lombardia Salute
FONTE: DECEDUTI 2015-2023 SIT – 2024 CNT OPERATIVO (DATI PRELIMINARI); VIVENTI 2015-2023 CENTRI TRAPIANTO (2024 DATI PRELIMINARI)

Nel 2024 in Lombardia eseguiti 904 trapianti

Più della metà dei 4.692 trapianti eseguiti in Italia nel 2024 è stato effettuato in sole 4 regioni: Lombardia (904), Veneto (718), Piemonte (504), Emilia Romagna (497). Nel complesso circa il 60% (2.846) è stato eseguito al Nord.

La Lombardia è la Regione in cui si esegue il maggior numero di trapianti per tutti gli organi. In particolare, sono stati effettuati 457 trapianti di rene, 326 di fegato, 73 di cuore, 57 di polmone e 18 di pancreas.

Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp): è la prima volta che in Italia si supera quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi.

Per quanto riguarda i trapianti, sono stati quelli di cuore (+13%) e di rene (+6,6%) a crescere di più. I trapianti di rene sono stati complessivamente 2.393 (149 in più rispetto allo scorso anno), quelli di cuore 418 (nel 2023 erano stati 370).

In aumento anche i trapianti di fegato 1.732 (+1,8%), in lieve calo quelli di polmone (passati da 188 a 174), stabili quelli di pancreas (36). Complessivamente l’Italia è salita in un anno da 69,2 a 75,5 trapianti ogni milione di persone, il livello più elevato di sempre.

Trapianti donazioni Lombardia Salute

Grande aumento delle donazioni a cuore fermo

Tra gli elementi trainanti dell’aumento dell’attività di donazione e trapianto di organi c’è la crescita esponenziale della donazione a cuore fermo (donation after cardiac death, DCD), ovvero quella da pazienti la cui morte viene accertata dopo un arresto cardiaco di almeno 20 minuti: le segnalazioni di questa tipologia di donatori sono salite in un anno del 29,4%, portando le donazioni effettive a quota 276 (+30,8%) e i trapianti conseguenti a 621 (+39,9% rispetto al 2023).

I centri ospedalieri che effettuano questo tipo di donazione sono attualmente 85, mentre dodici mesi fa erano 72. Nel 2024 quelli da donazione a cuore fermo hanno rappresentato il 13,2% di tutti i trapianti realizzati: nel 2023 erano il 9,9%, due anni fa solo il 5,7%: un trend che evidenzia i miglioramenti raggiunti dalla rete trapiantologica sotto il profilo organizzativo e tecnologico.

Crescono anche i trapianti di midollo osseo

È stato un anno da record anche per quanto riguarda le cellule staminali emopoietiche: nel 2024 è stato raggiunto il numero più alto di sempre sia per le donazioni (410) che per i trapianti (1.095) da non consanguinei.

In quasi il 90% dei casi le cellule sono state prelevate da sangue periferico, la modalità meno invasiva, molto simile a una donazione di sangue. Estremamente positivo il trend di crescita dei donatori di midollo osseo: per la prima volta gli iscritti attivi nel registro IBMDR (ovvero le persone disponibili a donare) hanno superato il mezzo milione (precisamente 512.194, +3,1%), grazie al reclutamento nel 2024 di ben 32.184 nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni.

Trapianti Donazioni Lombardia Salute
Donte: Sistema Informativo Trapianti

Un cittadino su tre si oppone al prelievo degli organi

L’unica nota stonata è rappresentata dai tassi di opposizione al prelievo degli organi. È aumentato, infatti, il numero di persone che all’atto del rilascio della carta d’identità elettronica ha scelto di registrare un “no” a un’eventuale donazione dopo la morte.

Nel 2024 le dichiarazioni di volontà raccolte nelle anagrafi comunali sono state oltre 3,7 milioni: nel 36,3% dei casi i cittadini hanno optato per l’opposizione al prelievo degli organi, mentre nel restante 63,7% hanno dato il consenso (nel 2023 i “sì” erano stati invece il 68,5%). In questo momento nel Sistema informativo trapianti sono presenti 21,4 milioni di dichiarazioni di volontà: 15 milioni di consensi e 6,4 milioni di opposizioni.

Petrin: “Spiegare le ragioni che giustificano la donazione”

“Dobbiamo fare ancora di più e meglio per entrare in relazione con la popolazione – sottolinea Flavia Petrin, presidente di AIDO (associazione italiana per la donazione degli organi) –. Il nostro compito è quello di spiegare le ottime motivazioni che giustificano la scelta di donare, che è un atto di straordinaria rilevanza perché consente di ridare la vita a chi purtroppo non ha altre alternative di cura.

Solo con un intervento sempre più capillare sul territorio, potremo fare informazione e formazione veicolando ancora di più il messaggio della donazione: non possiamo permetterci che neanche una sola persona venga a mancare in attesa del trapianto”.

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