30 anni fa mani pulite. Un terremoto politico

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Mani pulite 30 anni

L’abitudine di lavarsi le mani quando si rientra a casa è cosa nota ma il 17 Febbraio di 30 anni fa nessuno avrebbe pensato che il sapone antibatterico della giustizia sarebbe passato come un uragano sopra la classe politica e finanziaria della Milano di “mani pulite”.

L’inchiesta così denominata prendeva spunto dal film di denuncia sociale di Francesco Rosi “Le mani sulla città” del 1963 e destinata a scuotere le coscienze popolari dell’Italia ancora inebriata da quegli anni’80 dei grandi appalti costati più del dovuto come la MM3 costata 192 Mld di allora a Km a fronte per esempio di 42 Miliardi di Amburgo oppure del III°anello dello Stadio San Siro 180 Mld in 24 mesi a fronte di quello di Barcellona 45 Mld in 18 mesi. 

La prima vittima di quell’inchiesta fu Mario Chiesa, Presidente del Pio Albergo Trivulzio, al quale seguirono il suicidio di Gabriele Cagliari (ENI) e quello non completamente chiarito 
di Raul Gardini (Gruppo Ferruzzi – Montedison).

Il terremoto giudiziario divenne subito un fenomeno mediatico quotidiano paragonabile allo scandalo della Banca Romana 1892 e per infodemia quasi al Covid di oggi, vide in un pool di Magistrati, Antonio Di Pietro, Piercamillo Da Vigo, Gherardo Colombo e Francesco Saverio Borrelli (allora Capo della Procura di Milano) gli eroi di quella stagione che sembrava destinata a cambiare l’Italia delle mazzette a partiti, politici e 
faccendieri.

Certo fu lo sdegno popolare culminato con il lancio di monetine all’uscita di Bettino Craxi dall’Hotel Raphael di Roma e la caduta della I°Repubblica sotto i colpi di avvisi di garanzia e processi in diretta Televisiva di alti esponenti del Parlamento.

Dopo 30 anni continuiamo a lavarci le mani con lo stesso sapone, siamo certi che il batterio della corruzione possa sparire…?

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