La Lombardia da sola vale più del 40% della produzione nazionale di latte. Un comparto da oltre 5 milioni di tonnellate all’anno – precisa Coldiretti – da cui nascono prodotti di eccellenza a partire dai grandi formaggi come Grana e Parmigiano, che si affiancano ad altri tesori come Taleggio, Gorgonzola, Quartirolo, Provolone Valpadana, Valtellina Casera, Bitto e Formai de Mut.
“La convocazione da parte del ministro Stefano Patuanelli del tavolo nazionale sulla filiera lattiero-casearia è un segnale importante, che Coldiretti ha sollecitato direttamente”. È quanto ha dichiarato Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Coldiretti Cremona, nel commentare la convocazione del 30 settembre annunciata dal Ministro delle Politiche agricole, che due giorni prima (martedì 28 settembre, NdR) sarà anticipata da un confronto in Regione Lombardia. “Anche quello sarà un passaggio decisivo – aggiunge Voltini – per permettere all’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi, di portare a Roma le istanze della regione che vale più del 40% della produzione nazionale di latte”.
Dal latte lombardo nascono formaggi di grande qualità
Un comparto fondamentale per la Lombardia che produce oltre 5 milioni di tonnellate all’anno di latte – precisa Coldiretti – da cui nascono prodotti di elevata qualità a partire dai grandi formaggi come Grana e Parmigiano, che si affiancano ad altre eccellenze come Taleggio, Gorgonzola, Quartirolo, Provolone Valpadana, Valtellina Casera, Bitto e Formai de Mut. Un settore strategico in particolare per l’agricoltura cremonese, che vanta un patrimonio zootecnico di oltre 300mila bovini, con una produzione annua di latte di quasi 1,5 milioni di tonnellate all’anno (1.425.962 tonnellate di latte consegnate al primo acquirente nella campagna 2020-21, dati Clal – CCIAA Cremona).
Coldiretti affronta il tema dell’equa remunerazione del latte alla stalla
“A fronte del rincaro dell’energia e delle materie prime alla base dell’alimentazione degli animali – conclude Voltini – è indispensabile affrontare con decisione e tempestività il tema dell’equa remunerazione del latte alla stalla, sottraendo le aziende agricole al rischio di default causato da prezzi che sono al di sotto dei costi di produzione. In più occasioni negli ultimi mesi la Coldiretti ha evidenziato l’esigenza di un coordinamento nazionale per affrontare una questione delicata che rischia di destabilizzare la zootecnia da latte”.