Prima della partenza ufficiale da Milano Fabio Cofferati ha deciso di fare un mini-tour partendo il 12 giugno da Salsomaggiore Terme. L’avvio ufficiale del viaggio da Milano verso Tokyo, invece, è fissata per il giorno dopo, domenica 13 giugno, presso Torre Vespa, Corso Sempione 43, angolo via Trebazio.
Lo start è previsto alle ore 12 insieme a Franco Patrignani, figlio di quel Roberto Patrignani che compì la stessa impresa in occasione delle Olimpiadi del 1964.
Obiettivo è dunque raggiungere il Giappone, proprio come fece nel 1964 il motociclista Roberto Patrignani che partì da Milano e in 85 giorni arrivò in Giappone e strinse la mano a Daygoro Yasukawa, Presidente dell’allora Comitato Olimpico giapponese. In quell’occasione fu consegnato un trofeo, un dono che suggellava simbolicamente l’amicizia tra il popolo italiano e quello giapponese. A quasi 60 anni di distanza, le Olimpiadi a Tokyo si ripetono e Fabio Cofferati vuole fare il medesimo percorso per consegnare un trofeo a Tokyo.
L’itinerario
Da Milano si punta dritto a Mosca, tempo previsto 5 giorni. Poi inizierà la maratona verso Est: sei giorni di guida e un giorno di riposo. 500 km al giorno in tre settimane per arrivare sulla costa Pacifica. In Giappone, in accordo col Presidente del Vespa Club Japan, Cofferati farà tre tappe dove, di volta in volta, incontrerà i vespisti locali. Prima tappa Hiroshima (sabato 17 Luglio), seconda tappa Osaka (lunedì 19 Luglio), arrivo a Tokyo (mercoledì 21 Luglio).
“Le Olimpiadi inizieranno il 23 Luglio, ma a causa della pandemia in corso sarà molto difficile che io possa consegnare il Trofeo al CIO. In ogni caso, la mission del mio viaggio – spiega Cofferati – è la fratellanza tra i popoli e la celebrazione del 75° anniversario della nascita della Vespa, che festeggeremo insieme agli amici vespisti giapponesi. Nel mio viaggio esplorerò con brevi interviste se i cittadini dei differenti Paesi conoscono cosa sia il Dolore Cronico e della necessità di ricerca per garantire cure a chi vive nel dolore incurabile. A conclusione del viaggio scriverò un libro i cui proventi andranno alla Fondazione Isal per la ricerca contro il dolore cronico. Per ora parto da Milano e proseguirò poi verso la Svizzera, uscendo dall’Italia a Montespluga, con arrivo previsto nel tardo pomeriggio a Chur, nei Grigioni. Il viaggio continua fino al confine con Russia……poi vedremo”.
La Vespa
Il modello esatto è Vespa 150 Vbb2 del 1963 con un motore da 150 cc che monta un carburatore Dellorto SI20/17C con farfalla a saracinesca, il cambio è un classico quattro marce. Invariato il telaio rispetto al modello precedente tranne che per il portatarga integrato nella scocca. I prigionieri portaruora aumentano di diametro passando da 8 a 10 mm. L’impianto elettrico viene modificato in modo da eliminare la batteria, quindi il claxon viene sostituito con uno a corrente alternata.
Lo scooter ha subito un pesante restauro che ha avuto lo scopo di irrobustire il mezzo ed estendere l’autonomia con un serbatoio più capiente. Il sistema di sospensioni è stato maggiorato per reggere alle sollecitazioni del lungo viaggio e quello frenante è stato potenziato.
La Vespa su cui viaggerà Fabio ha delle parti realizzate dall’artista Luca Moretto, che da più di 20 anni soffre di una grave sindrome da dolore cronico.
AGGIORNAMENTO #1 – L’Eco …della settimana 13-19 giugno 2021