“Il lavoro è fondamento della Repubblica. La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro. Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in apertura del suo discorso nella cerimonia al Quirinale in occasione del Primo Maggio.

Mattarella, che in mattinata ha deposto una corona di fiori sul monumento dedicato alle vittime sul lavoro, ha invitato a “non cavalcare lo sconforto, abbiamo bisogno di costruttori”. Un invito doveroso e simbolico, ma più facile a dirsi che a farsi.

Al di là dei doverosi propositi del Capo dello Stato il 1° maggio è una festa nazionale che ha la sua storia e le sue peculiarità. Vediamone alcune:

Le origini

La festa dei lavoratori affonda le sue radici nelle manifestazioni per i diritti degli operai durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d’America. Nel 1866, fu approvata a Chicago (nello stato dell’Illinois) la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere che entrò in vigore il 1º maggio 1867, In quel giorno, per festeggiare la conquista sociale, fu organizzata una grande manifestazione che contò diecimila partecipanti.

La Federation of Organized Trades and Labour Unions (un sindacato di lavoratori) fissò il 1º maggio 1886 come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro. La legge delle 8 ore era infatti in vigore nel solo stato dell’Illinois e non su tutto il territorio degli Stati Uniti.

Illustrazione raffigurante lo scoppio dell'ordigno a Haymarket Square Chicago
Illustrazione raffigurante lo scoppio dell’ordigno a Haymarket Square Chicago

La scadenza non venne rispettata dal Governo di Stephen Grover Cleveland e le proteste coinvolsero molte città degli Stati Uniti, tra cui Chicago (Illinois) dove gli scontri portarono a episodi cruenti e attentati ai danni delle forze dell’ordine. In conseguenza ad un attentato dinamitardo in cui morirono alcuni poliziotti vi fu la cattura e la successiva condanna per impiccagione (eseguita l’anno successivo) di sette uomini.

Nel Mondo

La Festa dei Lavoratori è una festività nazionale in molti Stati (ma non tutti). In alcuni Paesi semplicemente non c’è, in altri, come ad esempio in Danimarca, non è una festa ufficiale ma ci sono alcune celebrazioni.

L’Europa è il continente in cui la festività è largamente diffusa, Stato vaticano compreso. In Africa viene festeggiata in Algeria, Camerun, Egitto, Kenya, Marocco, Sudafrica, Tanzania e Tunisia. Nelle Americhe è presente in 19 nazioni su 35 e negli USA e in Canada non si festeggia il 1° maggio ma il primo lunedì di settembre. In Asia si festeggia in 26 Stati su 49. Curiosamente è una festa presente in Cina, Corea del Nord e India ma non in Israele, Corea de Sud e Giappone.

In Italia

Il legame con la festività in Italia è di lunga data. Risale proprio al 1886 e alle proteste di Chicago. Le otto ore lavorative vennero conquistate nel 1923 sotto il Governo Mussolini. Durante il ventennio fascista la celebrazione si teneva il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma (festività legata alla fondazione della città), divenendo giorno festivo ufficiale come “Natale di Roma – Festa del lavoro”. Fu poi riportata al primo maggio nel dopoguerra mantenendo lo status di giorno festivo.

Il concertone

Concerto Primo Maggio 2019
Concerto Primo Maggio 2019

Nel 1990, i sindacati CGIL, CISL e UIL, con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare la festa dei lavoratori. La manifestazione, tradizionalmente romana e chiamata “il Concertone”, è oggi un appuntamento in moltissime città e ormai si dovrebbe parlare di “concertoni”. Quello di San Giovanni in Laterano rimane comunque l’evento di punta.
Il Concertone di Roma di quest’anno sarà trasmesso in diretta tv su Rai 3 dalle ore 16.30 alle ore 19.00 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00.

Nell’arte

Il quarto stato, opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo
Il quarto stato, opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo

Di tutta la sterminata produzione artistica che ha accompagnato negli anni la festa dei lavoratori la più evocativa e conosciuta in Italia è certamente il Quarto stato di Giuseppe Pellizza. Un olio su tela del 1901 che rappresenta un gruppo di braccianti che marcia in segno di protesta. L’opera, dalla storia complessa ed evocativa, è conservato al Museo del Novecento a Milano.

Nella cristianità

Modesto Faustini, Bottega di san Giuseppe falegname - Santuario della Santa Casa (Loreto)
Modesto Faustini, Bottega di san Giuseppe falegname – Santuario della Santa Casa (Loreto)

Anche il 1° maggio ha il suo Santo a cui votarsi: San Giuseppe lavoratore o San Giuseppe artigiano. Il 1º maggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe, proprio quel San Giuseppe che è padre (putativo) di Gesù e di professione falegname. Probabilmente la figura cristiana più aderente alla festività dato che del santo si sottolinea sempre il suo status professionale.

Giandomenico Pozzi

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