AIX Armani Exchange Milano: 81 | Umana Reyer Venezia: 79 |
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Datome 6, Delaney 4, Rodriguez 13, Biligha 4, Punter 13, Brooks, Leday 8, Cinciarini, Shields 25, Hines 6, Moraschini 2, Wojciechowski. All. Messina. Tiri liberi 16/20; da due punti 16/33; da tre punti 11/24 | Vidimar, Tonut 18, Clark 2, Chappel 3, Daye 14, Watt 16, Mazzola, Campogrande, Cerella, Denicolao 13, Casarin 2, Stone 11. All. De Raffaele Tiri liberi 16/20; da due punti 15/32; da tre punti 11/25 |
Parziali: 20-13; 22-25; 22-17; 17-24
Arbitri: Lanzarini, Vicino, Bongiorni
L’Olimpia la spunta solo nel finale
Al Mediolanum Forum l’Olimpia s’impone solo negli ultimi secondi grazie a un superlativo Shields (5/6 da tre, 4/5 da due), mvp di gara 1. Il quintetto di Messina a metà terzo quarto sembrava aver preso il largo ma la Reyer ha serrato le fila, difeso con ordine e attaccato con precisione riaprendo i giochi. Il primo quarto parte decisamente sottotono ma Milano dà l’impressione di essere più disciplinata. Venezia perde quattro palle ed è imprecisa dal campo. L’Armani chiude sul +7 e nella seconda frazione gli ospiti recuperano solo negli ultimi minuti andando al riposo sotto di quattro lunghezze (42-38). I padroni di casa sembrano non avere difficoltà a controllare la gara: Rodriguez e Punter – autori di 11 punti ciascuno – e Shields con 10 marcature e 2/2 da tre dominano la scena e bucano la retina con precisione chirurgica.
Al riposo Milano avanti di quattro
Alla ripresa del gioco il quintetto di Messina entra sul parquet con l’obiettivo di dare un’accelerazione alla gara e Milano vola a +12 (57-45) con una bomba di Shields. Un parziale che sembra tracciare il solco a favore di Milano che chiude il terzo quarto avanti di nove (64-55). Stone segna il canestro del meno cinque in avvio dell’ultimo quarto (64-59) ma Shields risponde subito con una tripla (67-59). Venezia non ci sta a prima Watt (67-61) poi una bomba di Daye riaprono la gara a sette dalla fine (67-64) costringendo Messina a chiamare time out. Tonut prova la tripla del potenziale pareggio ma la palla rimbalza sul ferro ed esce. Stessa sorte tocca a Stone e Shields – sempre lui – mette la tripla del +5 (72-67). La partita va avanti sul filo dell’equilibrio: Heinz commette il quarto fallo fermando Watt lanciato a canestro e Messina lo richiama in panchina. Sul 74-70 Leday sbaglia la conclusione e Tonut con un sottomano riporta Venezia a due lunghezze di distanza (74-72). A questo punto torna in cattedra l’americano con cittadinanza danese, costringendo Venezia a fermare il cronometro subendo fallo. Dalla lunetta fa 2/2 ma una bomba di Tonut porta la Reyer a una sola lunghezza da Milano (76-75).
A 90″ dalla sirena sorpasso Venezia
Milano sembra sbandare, perde palla e De Niccolao beffa Rodriguez portando avanti i veneti. Delay fa sfondamento su Watt a 90” dal termine ma il lungo americano non approfitta del regalo e Heinz in contropiede realizza e subisce fallo portando l’Armani a +2 (79-77). Panter sbaglia la tripla e a 6” dalla fine Delay trattiene Watt che dalla lunetta mette entrambe i tiri e pareggia (79-79). Messina chiama time out e i brividi percorrono la schiena dei pochi tifosi presenti ad Assago.
Moraschini effettua la rimessa e serve il solito Shields: il protagonista di gara 5 contro il Bayer Monaco veste ancora i panni del killer e realizza il canestro del sorpasso. Stavolta è De Raffaele a far interrompere il gioco a 1” e 7’ dal suono della sirena. Della rimessa se ne occupa Stone che serve Tonut: tripla disperata da quasi otto metri e palla che non centra nemmeno il canestro.
La chiude Shields, Milano vince di due
Finisce 81-79, la spunta l’Olimpia ma Venezia si è rivelata un’avversaria che darà del filo da torcere a Milano. Tra i lagunari brillante prestazione di Tonut mentre quella di Milano non è stata una delle prestazioni più brillanti.
Lunedì si torna in campo per gara 2 della semifinale.
Messina:”Dobbiamo alzare il livello”
“È stata una partita difficile contro una squadra che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà – ha detto coach Messina al sito dell’Olimpia – alternando le difese, ruotando i suoi giocatori e attaccandoci con Austin Daye in molte situazioni. Tutto sommato, pur non giocando una buona partita, avevamo costruito dei buoni vantaggi ma poi abbiamo buttato via tutto con le palle perse dell’ultimo quarto. Per fortuna, nell’ultimo minuto e mezzo siamo riusciti a produrre due giocate in attacco, con Hines e Shields, e a fare un paio di difese valide così abbiamo portato a casa questa vittoria. È ovvio che dobbiamo alzare il livello se vogliamo pensare di vincere la serie e dobbiamo farlo già nella partita di lunedì che è fondamentale“.
Foto di copertina: Markus Spisk