È Marcello Borsetti il nuovo presidente di Assorologi. Direttore commerciale di Citizen Watch Itaky spa, Borsetti subentra a Mario Peresico (Eberhard Italia) che ha guidato l’associazione per sedici anni e resta in Consiglio assumendo la delega alle relazioni internazionali.
Nel ruolo di vicepresidente vicario è stata confermata Elena Rusinenti (Rolex Italia) con Simone Binda (Binda Group) che va a ricoprire il ruolo di vicepresidente.
Lotta alla contraffazione e scuole di orologeria
“Il compito che mi attende non è dei più facili: chi mi ha preceduto alla guida dell’Associazione ha sempre dato lustro e vigore alle iniziative intraprese. Sarà mio impegno dare continuità e ulteriore spinta alle attività riguardanti tematiche di assoluto rilievo per il nostro settore, quali l’approfondimento delle evoluzioni del mercato, la lotta alla contraffazione, il supporto e la promozione della scuola di orologeria oltre a promuovere la cultura e i valori che da sempre caratterizzano il mondo dell’orologio”.

Orologi da polso, un mercato da 2 miliardi di euro
Per se stessi (51,7%), come regalo per un famigliare/compagno con cui si vive insieme (31,5%), da regalare ad altri, come amici e parenti (16,8%). Nell’immaginario collettivo, l’orologio da polso è da sempre considerato uno dei doni più graditi. Scorrendo i dati emerge che il comparto degli orologi da polso ha ripreso vigore, tornando a sfiorare i valori del 2019. Secondo l’indagine “Consumer Orologi 2022” realizzata da Gfk per Assorologi il mercato italiano vale complessivamente 2,03 miliardi di euro (+9% sul 2021).
Dal rapporto dedicato al consumatore italiano (indipendentemente dal canale d’acquisto) risulta che gli orologi acquistati sono diminuiti in quantità (5,5 milioni, -5,9% rispetto al 2021), ma crescono a valore (1,34 miliardi, +3,9% sul 2021), mentre l’indagine “Retail” dedicata al canale orologerie (indipendentemente dalla nazionalità dell’acquirente) evidenzia un mercato da 4,3 milioni di pezzi (-5,8%) per un valore di 1,30 miliardi (+6,5%). Il prezzo medio è pari a 215 euro.

Le gioiellerie/orologerie trainano la ripresa del comparto
Si registra così una “crescita complessiva del mercato a valore pur in presenza di un numero di pezzi in leggera flessione; primo significativo rallentamento del canale online (36,4% a quantità, 25,7% a valore) dopo la crisi pandemica e contestuale rafforzamento delle vendite fisiche (63,6% a quantità, 74,3% a valore); netta ripresa del canale Gioiellerie (47,2% a quantità, 62,7% a valore) che torna a rappresentare il principale veicolo di commercializzazione degli orologi; positiva propensione all’acquisto nel 2023”.
Nel 2022 acquistati 2,3 milioni Smartwatch
Il segmento “Smartwatch” denota la crescita del livello di conoscenza di questa categoria di prodotti (84,6% dei consumatori) e di possesso (51,7%), sebbene vi siano ancora difficoltà da parte del consumatore a distinguere correttamente le diverse tipologie di “prodotto da polso” con funzioni “smart”.

Gli acquisti 2022 di smartwatch sono stimati in circa 2,3 milioni di pezzi per un prezzo medio di 158€.
Si tratta di prodotti perlopiù acquistati online (37,8%) o nel canale fisico dell’elettronica (26%) e solo di rado nelle orologerie tradizionali (3,3%).
Borsetti: “Ripresa del canale fisico, invertito il trend di crescita dell’online”
Alla luce dei dati emersi Borsetti esprime soddisfazione per “il trend di crescita a valore del mercato e soprattutto il consolidamento e la ripresa del canale fisico, che inverte il trend di crescita dell’online dopo tre anni di espansione drogata dalla crisi pandemica.
Il mercato recupera sostanzialmente i valori pre-covid grazie ad una dinamica positiva delle fasce premium ed evidenza una marcata ripresa del canale “Orologerie”, che rappresenta un imprescindibile presidio di professionalità e competenza”.
Il numero uno di Assorologi non nasconde le possibili insidie di un mercato ancora alle prese con forti turbolenze, ma si dichiara fiducioso riguardo a una sostanziale tenuta del settore.
“Il 2023 non sarà un anno facile, per ragioni esogene al nostro mercato, ma siamo confidenti sulla possibilità di confermare questi trend che pongono ancora l’orologio al centro dell’attenzione del consumatore italiano”.
Crescita a due cifre da Singapore agli Emirati Arabi
A livello mondiale il settore vive una fase di grande dinamicità. La Svizzera, che assorbe il 50% del fatturato mondiale, esporta oltre il 90% della propria produzione per circa 25 miliardi di franchi. A livello mondiale, fatta eccezione per Cina e Hong Kong, si registrano trend significativi in tutte le aree, con crescite significative negli Stati Uniti e Singapore (+26), Giappone (+19,5%), Francia (+24%), Regno Unito (+21,5%), Germania (+ 21,7%) ed Emirati Arabi Uniti (+12,7%).