I bambini con autismo non sanno che altri non “sentono” come loro, ma anche gli altri bambini non sanno che i bambini con autismo sentono in modo diverso.
Ed è proprio ai piccoli studenti della scuola primaria che Fondazione Fracta Limina ha deciso di regalare il libro fresco di stampa “Io sento vedo percepisco in modo diverso”.
“Abbiamo già incontrato gli alunni e le insegnanti del Centro scolastico Giovanni Paolo II e dall’Istituto Paolo Frisi di Melegnano – spiega il presidente di Fracta Limina Mario Ciummei – e mercoledì 13 consegneremo alcune copie del libro anche alla dirigente Laura Cusinato dell’Istituto Dezza di Melegnano. La disponibilità che stiamo ricevendo ci conferma che siamo sulla strada giusta perché conoscere quello che vede, sente, percepisce un bambino o una persona con autismo, aiuta a comprendere e a favorire concretamente l’inclusione”.
Ideato in collaborazione con la cooperativa sociale Fabula Onlus e con la consulenza pedagogica di Marilena Zacchini e Dafne Rigoldi, il libro parla di Iosed, acronimo di Io Sento Diverso.
È lui, bambino un po’ atipico, apparentemente bizzarro, nato dal tratto della giovane illustratrice Giuditta Bertoni, a spiegare ai coetanei in modo semplice e colorato, quali sono le situazioni di sovraccarico sensoriale che gli procurano disagio, favorendo reazioni oppositive o di rabbia, cosa gli rende faticoso vivere una giornata a scuola e cosa invece può aiutarlo a stare bene.
La percezione sensoriale è la prima forma di contatto con la realtà e ci permette di acquisire le informazioni necessarie per capire il mondo esterno. Fondamentale la testimonianza di Temple Grandin, docente universitaria in Colorado con autismo, che sottolinea come le persone con gravi problemi sensoriali hanno enormi difficoltà a comprendere la realtà. Ciò che cambia è il grado con cui vengono percepiti un tessuto, un suono, una luce, un tocco.
“Quello che pensiamo possa essere divertente per noi potrebbe travolgere un bambino con autismo – sottolinea Marilena Zacchini -. E questo può scatenare comportamenti difficili, bizzarri. La comprensione della sensibilità di ogni individuo è di vitale importanza come è indispensabile riconoscere i primi segni di sovraccarico sensoriale per attuare strategie utili a recuperare la serenità”.
Nel libro c’è tutto questo. La presenza sempre maggiore di bambini autistici nelle classi delle scuole del primo ciclo d’istruzione rende evidente la necessità di azioni di sensibilizzazione che coinvolgano le prime fasce di età e favoriscano l’inclusione delle persone autistiche. “Siamo convinti – aggiunge Mario Ciummei – che Iosed sarà uno stimolo per fare nuove riflessioni sulle difficoltà che alcuni bambini come lui possono incontrare.”.
Il libro sarà consultabile anche sul sito della fondazione – fractalimina.it – a cui potrà essere richiesta una copia.