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Autovelox: immorale, l’accanimento contro gli automobilisti

I comuni, con Milano in prima linea, sono assetati di denaro e fanno cassa a spese dei cittadini

Spremere come un limone le risorse economiche degli automobilisti, fino all’inverosimile, è da sempre una pratica dei governi di tutti i colori politici. Ma negli ultimi anni, si sono messi in evidenza i comuni e le città metropolitane, con Milano in prima linea; sono assetati di denaro e vogliono far cassa spennando gli automobilisti, in modo immorale.

Quello delle apparecchiature elettroniche costruite per “produrre” contravvenzioni, T-Red, autovelox ed altro ancora. A Milano hanno installato una sorta di radar sugli autobus dell’Atm, che fotografano tutte le vetture, che momentaneamente sono lasciate in doppia fila. A volte si tratta di fermate brevissime; per entrare in farmacia, dal panettiere o all’edicola. Ma a loro -gli amministratori comunali- non gliene frega niente. E allora, che fare? È necessario difendersi da questo assurdo sistema vessatorio; come redazione siamo a fianco degli automobilisti per proporre opposizioni e ricorsi, forti dell’aiuto che l’ex comandante dei vigili di Segrate, Franco Fabietti, non ci fa mai mancare.

Alla luce della novità rappresentata dalla sentenza della Corte di Cassazione  riguardante l’annullamento di una multa data, sulla base della segnalazione di un T-Red non omologato.

Per essere certi che l’autovelox sia stato sottoposto alle verifiche tecniche di omologazione, si può inserire il numero dell’apparecchio se ne siamo in possesso, per vedere se ci sono denunce o segnalazioni sull’apparecchio; viceversa si può chiedere il cosiddetto accesso agli atti dei comuni, che sono tenuti per legge a mettere a disposizione dei cittadini la documentazione. Dopo aver appurato che l’autovelox è fuori legge, si può fare ricorso al prefetto o al giudice di pace.

Molti comuni usano autovelox autorizzati dal ministero delle Infrastrutture, ma non sempre le apparecchiature sono state sottoposte all’omologazione; conseguentemente sono fuori legge.

Il Nuovo Codice della Strada 2024 prevede ulteriori strette riguardanti l’uso dei cellulari alla guida, il tasso alcolemico e stupefacenti, l’uso delle biciclette, dei monopattini e l’utilizzo degli autovelox in modo equo. 

Tutte le ipotesi di guida in stato di ebbrezza portano alla decurtazione di 10 punti dalla patente. 

Sarà proibito circolare senza aver installato sulla macchina l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.

Nulla da dire, su tutti i provvedimenti giusti che vanno nella direzione della sicurezza, ma quello che risulta strano è la posizione di alcuni piccoli comuni, che installano gli autolovex su strade di transito e fanno le contravvenzione agli automobilisti che sono di passaggio; fra questi  il comune di Carrodano nella Val di Vara: ha 464 abitanti ed ha incassato 975 mila euro per contravvenzioni; Colle Santa Lucia conta 345 abitanti ed ha introitato 747 mila euro.

In tutto questo c’è qualcosa che non va; non scriviamo fino in fondo quello che pensiamo. 

Cerchiamo di evitare (ne citiamo solo due, ma sono centinaia) le querele intimidatorie, ma ci teniamo ad affermare un principio: tutte le leggi che regolano la materia vanno bonificate e ripensate, a iniziare dalla legge in vigore dagli anni ‘90, che consente di notificare le multe a mezzo raccomandata, dandole per notificate anche se il cittadino è assente per malattia, lavoro o vacanze; è questo un assurdo giuridico. 

Ripristinare l’impiego dei messi comunali e degli ufficiali giudiziari vorrebbe dire creare centinaia di migliaia di posti di lavoro per i giovani e ripristinare la legalità e la giustizia sociale. 

Articolo pubblicato sul tabloid L’Eco di Milano e Provincia • Consulta il nostro archivio

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