
Milano ha un nuovo giardino dedicato al giornalista Beppe Viola, giornalista, scrittore, telecronista sportivo e umorista milanese morto il 17 ottobre 1982, pochi giorni prima del suo 43esimo compleanno. Martedì infatti, con un anno di ritardo dovuto al Coronovirus e alla presenza del Sindaco di Milano Beppe Sala, il Consigliere regionale Fabio Pizzul, assessori comunali e di municipio (e tantissime persone), il giardino di via Sismondi 32, nel Municipio 4, che ha aperto i suoi cancelli ai cittadini dopo quasi 20 anni di attesa, è stato intitolato a uno dei più amati personaggi vissuti nel quartiere.
È una lunga storia quella di quel piccolo giardino con i giochi per i bimbi, su cui si affaccia la casa dove Beppe e la moglie, con le figlie Marina Viola e Anna Viola hanno vissuto a lungo.
Il lungo percorso
Nel 2002 l’amministrazione aveva dato il via libera alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo a servizio del condominio che si affaccia sull’area. Sopra il garage il condominio avrebbe dovuto creare successivamente un’area verde attrezzata aperta al pubblico. L’intervento fu realizzato ma i cancelli non sono mai stati aperti. Risolutivo l’intervento dell’avvocatura del Comune, con un nuovo accordo: il settore Verde ha ripristinato la vivibilità dell’area con un intervento da circa 35 mila euro, dopo 7 anni la manutenzione passerà in carico al condominio.
Le dichiarazioni
Il Presidente del Municipio 4 Paolo Bassi, “L’area verde è stata aperta da pochi mesi dopo una controversia condominiale durata anni. E l’intitolazione al grande giornalista milanese, era stata indicata già dal vecchio Consiglio di Zona 4 e poi deliberata dalla nostra amministrazione che ha anche provveduto a realizzare una targa dedicata”. Poi è arrivato il Covid-19 e per l’intitolazione si è dovuto attendere.
“Dopo anni di controversie, – dichiara la consigliera di Sinistra x Milano del Municipio 4 Rossella Traversa – trattative e sollecitazioni, finalmente il Comune di Milano ha preso possesso dello spazio pubblico che verrà al più presto inaugurato, dando al quartiere un nuovo luogo di convivialità ricordando (e raccontando) il grande giornalista e scrittore che visse a due passi da qui e che ci lasciò troppo presto”.