Al rientro dalle ferie e la progressiva ripresa delle attività in città il Comune di Milano si trova ad affrontare due questioni che riguardano gli automobilisti, categoria che da alcuni anni ha più di una questione aperta con una municipalità che punta tutto sulla mobilità sostenibile ma che non riesce ad organizzare misure effettivamente efficaci.
Ztl nel Quadrilatero della moda: progetto da rifare
Il divieto di circolazione delle auto nella zona di via Monte Napoleone era stato annunciato per l’avvio dopo l’estate, ma un’istruttoria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha causando ritardi fino ad arrivare alla decisione di respingere il progetto del comune
Sotto esame c’è l’intervallo di tempo durante il quale i veicoli possono circolare all’interno dell’area per trovare parcheggio, fissato dal Comune in 15 minuti. Questa “regola” o “limite” secondo il Ministero dei Trasporti non trova riscontro nella normativa vigente
Slittano così i tempi di avvio della Ztl più alla moda del Comune di Milano in attesa che gli uffici del comune trovino una soluzione alternativa. Sembra comunque che le telecamere saranno installate, ma non verranno attivate fino ad una definizione legittima a norma di legge.
Area C anche nel fine settimana
All’esterno del Quadrilatero cambiamenti in vista anche per l’Area C. La Ztl più discussa della città secondo alcuni doveva servire a far diminuire sensibilmente il traffico veicolare e l’inquinamento nelle via del centro città, secondo altri aveva (e ha) l’obiettivo di “fare cassa” e incentivare il trasporto locale.
A quasi dodici anni dalla sua attivazione sembra che non sia riuscita ne all’uno ne all’altro scopo ed oggi si parla di mantenere l’Area C attiva anche nel weekend.
Martedì 3 settembre è stato il Sindaco del Comune di Milano Beppe Sala ad avanzare al proposta con la motivazione di impiegare in maggior profitto previsto dal pagamento del ticket per finanziare il trasporto pubblico che, a quanto pare, non riesce ad essere adeguatamente finanziato dal bilancio del Comune.
Un’ipotesi possibile è la prossima primavera ma già si preannuncia una battaglia durissima con le forze politiche di opposizione.
Area B com meno veicoli commerciali
Procede come previsto la roadmap dell’area B del Comune di Milano che dal 1 ottobre 2024 negherà l’accesso (fatto salvo di utilizzare il sistema Move-in di Regione Lombardia) a un corposo gruppo di categorie di veicoli che servono quotidianamente le attività commerciali.
- Benzina Euro 2
- Diesel Euro 3-4 leggeri (N1) con FAP di serie e campo V.5 <= 0,0045 g/km
- Diesel Euro III-IV pesanti (N2-N3) con FAP di serie e campo V.5 <= 0,01 g/kWh
- Diesel Euro 0-1-2-3-4 leggeri (N1) e Euro 0-I-II-III-IV pesanti (N2-N3) con FAP after-market installato entro il 30.04.2019 e classe massa particolato pari almeno a Euro 4-IV
- Diesel Euro 5 leggeri (N1) Diesel Euro V pesanti (N2-N3) senza FAP
- Diesel Euro V pesanti (N2-N3) con FAP di serie e campo V.5 > 0,01 g/kWh oppure senza valore
- Diesel Euro V pesanti (N2-N3) con FAP after-market e classe massa particolato < Euro VI
Prossimo giro di vite dal 1° ottobre 2025 per veicoli a Benzina Euro 3 e Diesel Euro 6 A-B-C (vedi dettagli qui) sia per i veicoli di trasporto persone che per quelli commerciali.
Più pesi, più paghi
C’è un altro provvedimento, quello della “sosta differenziata”, un modello già in vigore a Parigi e Londra per cui le auto che superano un certo peso pagano di più per la sosta. Sotto la lente quindi i SUV, i fuoristrada ma anche i mezzi elettrici.
Nella pratica ci sarebbe una “maggiorazione della tariffazione” della sosta su strada (da 2 a tre volte) per tutti i veicoli privati per trasporto passeggeri, indipendentemente dalla residenza o domiciliazione del proprietario, a partire da un peso superiore alle 1,6 tonnellate.
Anche questa volta però il Comune di Milano dovrà scontrarsi con le regole nazionali che non prevedono differenziazioni tra citycar e SUV.