Dal Cenacolo di Leonardo da Vinci all’immenso patrimonio architettonico; dal ricco e incantevole patrimonio artistico ai monumenti storici, fino al design, alle arti visive e performings arts. Milano e la Lombardia sono un museo a cielo aperto ma anche un laboratorio di sperimentazione e di idee in continua evoluzione. Nel 2021 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo lombardo ha registrato circa 23,7 miliardi di euro di valore aggiunto grazie all’impiego di oltre 343 mila addetti. Milano è prima nella classifica delle province italiane che più producono ricchezza (9,5%) e occupazione (9,9%) con cultura e creatività.

Presentato il II rapporto “Io sono Cultura” di Fondazione Symbola

Il primato del capoluogo e della regione è descritto nel rapporto “Io Sono Cultura”, arrivato alla dodicesima edizione, è realizzato da Fondazione Symbola, presieduta da Ermete Realacci e Unioncamere, ai cui vertici siede Andrea Prete, con la collaborazione del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme a Regione Marche e Istituto per il Credito Sportivo.

Lombardia in testa per attività primarie della cultura e servizi avanzati

La Lombardia è la regione che produce più ricchezza con la cultura.

Milano capitale della cultura in Italia
Valore aggiunto e occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo nelle regioni italiane 
Anno 2021 (valori assoluti e incidenze percentuali) Fonte: Unioncamere e Fondazione Symbola, 2022)

In particolare, la regione si colloca stabilmente al vertice della classifica per la capacità di aggiungere alle attività primarie della cultura (patrimonio storico e artistico, performing arts), anche un’elevata specializzazione nei servizi avanzati (architettura e design, comunicazione, ecc.).

Un risultato raggiunto grazie alla dimensione creativa (prima a livello nazionale). Ma il ruolo della cultura non si ferma alla sola quantificazione dei valori della filiera, importanti sono anche i legami tra cultura e turismo e i benefici che questo binomio riverbera sul sistema economico e sull’indotto. 

La regione è capofila per spesa turistica attivata dalla domanda di cultura

La Lombardia è anche la prima regione per spesa turistica attivata dalla domanda di cultura (3,9 miliardi di euro) e quinta per incidenza della stessa sul totale della spesa culturale (47,6%, quasi 10 punti in più della media nazionale).

La classifica delle aree dei comuni con siti UNESCO stilata in base alla presenza assoluta di imprese del SPCC (Sistema produttivo culturale e creativo) vede in testa l’area Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede e la basilica di San Paolo fuori le mura (23.640 imprese del SPCC), seguita da Milano con il “Cenacolo” di Leonardo da Vinci (22.772 imprese).

L’analisi della distribuzione regionale delle imprese core del settore culturale e creativo (architettura e design, audiovisivo e musica, patrimonio artistico e storico, performings arts e arti visive, videogiochi e software, editoria, stampa e comunicazione) conferma il primato della Lombardia con 57.658 imprese, pari al 21,3% dell’intero comparto, seguita dal Lazio con 33.330 imprese (12,3%). 

Milano capitale della cultura in Italia
Imprese del core del Sistema Produttivo Culturale e Creativo per regioni e settori
Anno 2021 (valori assoluti). Fonte: Unioncamere e Fondazione Symbola, 2022

Anche in questo ambito Milano fa la parte del leone con una quota di imprese afferenti al core della filiera culturale pari all’8% del totale. Il valore aggiunto proveniente dalle attività core incide per il 6,5% di quanto complessivamente registrato in provincia. 

Non sorprende, inoltre, che la città si confermi la capitale del design, con il 18% del valore aggiunto e il 14% degli addetti in Italia. 

La rete CUBI nella fascia orientale di Milano e Monza 

Muta e si arricchisce di valore e di significato il ruolo delle biblioteche, che non sono più solo presidi culturali aperti alla comunità. Oggi possono essere considerate come piattaforme di socializzazione, di condivisione di conoscenza, inclusione, acquisizione di competenze e svago. 

La rete CUBI (70 biblioteche distribuite in 57 comuni della fascia orientale della provincia di Milano e Monza, con un bacino d’utenza che supera i 600mila abitanti), nata dalla crisi di risorse dei due sistemi bibliotecari di Milano-Est e Vimercate, ha varato nel 2019 un percorso pluriennale per la definizione partecipata di un piano strategico quinquennale. 

Il piano 2021/2025 è stato elaborato da un ampio gruppo di lavoro di bibliotecari, con il supporto scientifico del Politecnico di Milano e dell’Università Bicocca

Realacci: “Puntare su cultura e bellezza per un’economia a misura d’uomo”

“L’Italia deve essere protagonista – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – del nuovo ‘Bauhaus’, fortemente voluto dalla Commissione Europea che nasce per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creatività e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia orientandoli alla transizione ecologica indicata dal Next Generation EU. Se l’Italia produce valore e lavoro puntando sulla cultura e sulla bellezza, favorisce un’economia più a misura d’uomo e, anche per questo, più competitiva e più capace di futuro come affermiamo nel Manifesto di Assisi”.

Prete: “Rinnovata attenzione alla sostenibilità, ambientale e sociale”

“Il rilancio di questo articolato universo di aziende – spiega Andrea Prete, presidente di Unioncamere – passa per una rinnovata attenzione alla sostenibilità, ambientale e sociale; una dimensione sempre più digitale integrata a quella fisica, cosiddetta phygital, dei servizi; una crescente integrazione di settori, canali e contenuti”.

Milano capitale della cultura in Italia
Valore aggiunto e occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano per comparto 
Anno 2021 (valori assoluti, composizioni percentuali e incidenze sul totale economia) Fonte: Unioncamere e Fondazione Symbola, 2022 

In Italia il comparto dà lavoro a 1,5 milioni di persone

A livello nazionale la foto al 2021 evidenzia un sistema che dà lavoro a 1,5 milioni di persone che producono ricchezza per 88,6 miliardi di euro, di cui 48,6 miliardi (il 54,9%) generati dai settori culturali e creativi (attività core) e altri 40 miliardi (il 45,1%) dai professionisti culturali e creativi attivi (creative – driven). Sono 270.318 le imprese e 40.100 le realtà del terzo settore (11,1% del totale delle organizzazioni attive nel non profit). 

Complessivamente le attività culturali e creative sviluppate da soggetti pubblici, privati e del terzo settore producono valore anche in altri settori dell’economia, in particolare turismo, trasporti e manifattura, stimate nel 2021 a 162,9 miliardi di euro, facendo arrivare complessivamente l’impatto della cultura e della creatività a 252 miliardi di euro con una incidenza sull’intera economia pari al 15,8%.

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