Se chiunque pone un contraddittorio è un No-Vax. Se chiunque si riserva dei dubbi è considerato un pericolo per la sanità pubblica. Se chiunque si dice contrario a ciò che il Governo decide è un pericoloso incosciente.

Non si può parlare di dittatura, e perché? Se questo è un paese libero e democratico allora si che si può parlare di dittatura. Poi le tesi possono essere smontate da un contraddittorio, quello che è stato negato a chiunque si permette di controbattere alle scelte del Governo Draghi. Ed è chiaro, limpido e trasparente: nessuno ti impedisce di dire ciò che pensi. Puoi farlo, puoi scriverlo e rivendicarlo, ma stai sicuro che arriveranno flotte di persone che coalizzandosi tra di loro faranno passare ciò che dici come la più grande eresia mai pronunciata.

Speravo lo avessimo imparato a Salem che i roghi delle streghe sono cosa poco dignitosa, ma evidentemente c’è chi ancora gode a vedere bruciare chi non si allinea alle credenze comuni. Una volta era il Vangelo secondo Cristo, ora quello secondo Draghi. Eppure questa pandemia doveva renderci migliori, più coesi e tolleranti. Alla faccia eh? 

E si che dopo tutto quello che la politica ci ha fatto in questi anni, ne avremmo di motivi per dirgliene quattro. Avremmo potuto creare un paradosso: farci unire dalla politica, contro la politica. Ed invece ci siamo trasformati nel paradosso “Divisi dalla politica, a favore della politica”. 

La stessa che tra una polemica e l’altra sul Green Pass non giustifica e non rimedia ai folli rincari su bollette e benzina. La stessa politica che usa idranti sui manifestanti. 

La stessa politica che non si fa problemi a dare microfoni in mano a centinaia di virologi, tra i quali, ne spiccano alcuni che definiscono “ratti” gli individui che non si vaccinano, mentre altri chiedono (da quale posizione poi) che chi non si vaccina non dovrebbe godere del sistema sanitario per cui tra l’altro paga fior fior di tasse. 

La stessa politica che per amor della politica stessa si schiera da sempre contro ogni tipo di totalitarismo, ma non interviene e non giudica un giornalista importante che su un giornale importante afferma che “si potrebbe anche non votare mai più”.

La stessa politica che ha nella propria maggioranza di governo personaggi che hanno di fatto compiuto tutto lo schifo che  questo mandato oggi promette di combattere. E negli anni abbiamo votato i Grillini per mandare in galera i Berlusconiani. Abbiamo votato la Lega perché il PD non rifacesse ciò che ha fatto a Bibbiano. Che poi tutto andava bene a patto che nel governo non ci entrasse Renzi, ma alla fine c’è pure lui e forse anche Bin Salman, principe e vice ministro di uno dei paesi più controversi al mondo. E forse presi uno per uno era un disastro, mentre metterli tutti insieme pare essere stata la svolta che ha dato a questo paese una marcia in più.

Di cose marce in Italia ce ne sono tante sicuramente, poi non so se vestono una canotta numerica o se puzzano perché decomposte. Sicuramente siamo il paese delle sorprese, perché solo qui un governo composto dai peggiori si è trasformato senza possibilità di replica in quello dei migliori. 

Se c’è una sola cosa concreta che ha fatto la politica post – pandemia è stata quella di privarmi dei sogni. 

Perché forse si, sono stato un illuso troppo idealista. Ma ho sempre sperato nelle parole di Bolivar: “trionferà il popolo, trionferà la sovranità popolare”. Ad oggi un popolo non lo vedo più e fa ancora più male non vederlo in Italia, il paese che nel momento più buio del secolo scorso ha dimostrato al mondo intero come la lotta possa ribaltare qualsiasi cosa, anche un regime violento e padrone.

Leonardo Giordani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui