Droga, armi, furti e rapine, 30 arresti dei carabinieri

Nella mattinata di oggi, nelle province di Milano, Monza Brianza, Cremona, Bergamo e Pavia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milan hanno arrestato 30 persone (29 italiani ed uno straniero, tra i 33 ed i 70 anni), tutti pregiudicati, ritenuti responsabili a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di:

  • traffico, illecita detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo e materiali esplodenti;
  • detenzione e traffico di cocaina e hashish;
  • rapina, estorsioni, furto, ricettazione e riciclaggio,

commessi nell’hinterland milanese e nel territorio lombardo.

L’indagine ha origine nel 2017 nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti che, attraverso video, intercettazioni telefoniche e pedinamenti, hanno consentito di provare l’esistenza di un sodalizio criminale con base in Cologno Monzese ed operativo in tutta la Lombardia, composto da 63 soggetti (agli odierni arrestati si affiancano altre 33 persone, deferite in stato di libertà per gli stessi reati) dedito alla commissione di furti, rapine ed estorsioni in danno di attività commerciali e truffe, attività illecite i cui proventi venivano re-investiti nell’approvvigionamento di armi clandestine e nell’importazione, dall’estero, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, che veniva commercializzata su tutto il territorio lombardo.

Droga e armi, ma anche 440 mila euro sequestrati

Nel corso dell’attività di indagine sono stati arrestati in flagranza 11 soggetti e sono stati sottoposti a sequestro, in totale:

  • circa 58 kg di sostanza stupefacente tra hashish e cocaina;
  • 1 mitragliatrice Skorpion, 4 pistole di vario calibro con relative munizioni ed 1 silenziatore artigianale;
  • denaro contante per un valore totale di circa 440.000 Euro.

L’indagine ha consentito, inoltre, di individuare responsabilità in capo ad alcuni componenti il gruppo criminale per la vendita di un’arma utilizzata per l’omicidio di Donato Carbone, avvenuto a Cernusco sul Naviglio il 16 ottobre 2019.

Gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Milano, Monza, Bergamo, Cremona, Pavia, Busto Arsizio e Como.

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