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È uscito il n. 16 de l’Eco di Milano e Provincia! Si parla anche di mobilità e multe

In questo numero dell’Eco di Milano e Provincia un’apertura sulla mobilità tra multe e sicurezza stradale.

Per sfogliare il numero dell’Eco di Milano e Provincia online dovrete aspettare ancora un po’ di tempo. Lo trovate qui, in edicola. Inutile dire che se lo comprate ci fa piacere.

Ricordate anche che c’è online l’archivio dell’Eco di Milano e Provincia.


Eco di Milano e Provincia numero 16.2023

La mancanza di sicurezza è la causa degli incidenti fatali 

I Sindaci intenti a far cassa sono i responsabili morali

Il 2023 è un anno che ha segnato, sulle strade di tutt’Italia, incidenti mortali di ciclisti investiti da automobili e camion. Milano e il suo circondario sono state interessate da tragedie che hanno colpito persone di tutte le età, che avevano avuto il solo torto di viaggiare in bicicletta.

A monte delle responsabilità che possono aver avuto i guidatori dei mezzi che hanno causato gli incidenti, c’è il problema della mancanza di sicurezza. I Comuni “spremono gli automobilisti come un limone” facendo pagare la sosta nelle strisce blu, infliggono multe salate per le infrazioni al codice della strada e non provvedono a investire i proventi ricavati  nella sicurezza.

Si parla della zona “buia” che l’autista non riesce a vedere nello specchietto retrovisore, ma basterebbe creare le piste ciclabili (investendo il ricavato delle multe e dai posteggi a pagamento) e in alternativa -là dove non è possibile costruirle- vietare il transito ai camion. Ma, come è ben noto, per i burocrati dei Comuni, complici amministratori incapaci, anche le cose semplici diventano difficili.

La mancanza di investimenti in sicurezza è la causa delle decine di ciclisti morti, comprese le vittime di Milano (vedi la cronaca a pagina 6).

Come causa della situazione di insicurezza che si è determinata , c’é la mancanza dei vigili sulle strade, sugli incroci come si usava fino a non molto tempo fa.

Il sindaco Sala, cosi come i primi cittadini e amministratori dei Comuni del nostro territorio sono i responsabili morali di quanto accade.

Purtroppo, i Comuni hanno la “licenza di uccidere” rilasciata dallo Stato. La nostra metafora vuole indicare il mancato controllo da parte del governo, di tutte quelle vecchie leggi che consentono ai Comuni di “spennare i cittadini” con sanzioni che raddoppiano l’importo inizialmente preteso, sanzioni, interessi per ritardato pagamento, diritti di notifica, maggiorazione ex articolo 27 della legge 689/81, ed altro ancora.

Riflessioni sui Comuni

Riguardo alla pretesa del pagamento della sosta , viene naturale chiedersi in base a quale principio morale viene richiesta.  Perché un cittadino deve pagare per sostare in un luogo che è pubblico? L’unica spiegazione è quella di spillare soldi ai cittadini, senza che vi sia un minimo di logica. E allora perché non far pagare anche l’aria che respiriamo?

La tariffa applicata a Milano di 3 euro all’ora, è qualcosa di scandaloso. E che dire delle macchine che sostituiscono i vigili nell’infliggere multe? Gli autovelox, i T-Red. Sono delle vere e proprie ingiustizie perpetrate ai danni dei cittadini.

Entrando in altri ambiti, si arriva all’assurdo di pretendere il pagamento dell’Imu su un immobile commerciale sfitto; il danno e la beffa. Zero affitto, ma l’imposizione della tassa comunale rimane. Come può tutto questo, non allontanare le persone dalla cosiddetta “cosa pubblica” e vedere il Comune come un nemico?

Eco di Milano e Provincia n.16 2023 – pag. 1

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