Quella dei dipendenti, circa settanta, dell’ex Simply Auchan di Frattini, Amati e San Vittore Olona è una situazione lavorativa poco limpida e sempre più precaria e grave che si trascina dal settembre scorso.
I tre punti vendita sono oggi, insieme ad altri 19, di proprietà di Margherita Distribuzione, azienda creata da Conad Italia nell’ambito di una operazione iniziata nel 2019 con l’acquisizione di tutti i supermercati italiani del Gruppo Auchan.
L’operazione consisteva nel riallestirli (come è stato fatto con altri punti vendita. NdR) o cederli ad altri marchi, ma tutte e tre sono rimasti invenduti e non si sa che fine faranno. “Abbiamo notizie che non ci sono trattative in corso – spiegava ad inizio aprile Francesco Pogliani, operatore della Fisascat Cisl milanese –, ma che c’è qualche interessamento da altri competitors. A Margerita Distribuzione e agli eventuali acquirenti chiederemo garanzie sulla tenuta occupazionale”.
“All’interno di questi punti vendita, oggi chiusi e con il personale in cassa integrazione da quasi un anno – spiega Omar Praticò referente dell’associazione Tra il dire e il Fare di Siamo Milano –, esistono ‘Persone oltre le Cose’ …peccato che la considerazione verso loro è pari allo zero. Nel momento dell’esplosione Pandemica hanno prestato servizio all’azienda, facendo ove necessario anche doppio turno”.

L’appello
“I dipendenti – prosegue Praticò – da ottobre si trovano in cassa integrazione nonostante erano già sicuri di subentrare con il nuovo marchio Conad”. Cosa che, evidentemente, non è avvenuta e che ha messo le persone e le loro famiglie in un ‘limbo’ lavorativo ormai non più sostenibile.
Ad oggi, infatti, nessuna notizia sul loro futuro.
L’associazione ‘Tra il dire e il Fare di Siamo Milano’, che è ormai punto di riferimento delle lavoratrici e lavoratori dell’ex Simply Auchan di Frattini Amati e San Vittore Olona, lancia un appello per “sensibilizzare le parti coinvolte, tra cui anche UIL e CGIL, per una soluzione definitiva nel rispetto di queste persone. Loro vogliono solo tornare a lavorare”.