Con oltre 33,2 miliardi di euro l’export Lombardia si assesta ai massimi anche nel terzo trimestre 2021, nonostante un rallentamento congiunturale (-5,2%).

Rimane superiore ai livelli pre-crisi il valore delle esportazioni lombarde: +8,6% sul 3° trimestre 2019. Come si evince dal Rapporto di Unioncamere Lombardia sul commercio estero della Regione, nel terzo trimestre 2021 il dato tendenziale è positivo per la maggior parte dei mercati, settori e provincie lombarde, ma la flessione congiunturale è diffusa ai vari livelli di analisi.

Il rallentamento dell’attività delle imprese nel terzo trimestre, dovuto sia ai problemi di approvvigionamento sia al normale andamento stagionale, ha portato ad una flessione congiunturale degli scambi con l’estero senza però allontanarli significativamente dai massimi raggiunti lo scorso trimestre.

Le importazioni si attestano oltre i 36 miliardi complessivi, anche a causa dell’aumento dei prezzi, per cui il deficit commerciale sale a 3,1 miliardi di euro.

Costi energetici e delle materie prime mettono a rischio la ripresa

“L’export lombardo mantiene gli elevati livelli pre-crisi raggiunti dopo il recupero competitivo post pandemia – dichiara il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio –. Questo assestamento era atteso, considerato il periodo estivo e le difficoltà di approvvigionamento, confermando il quadro congiunturale complessivo di solidità dell’economia regionale.” 

export Lombardia
L’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi

“Gli sforzi delle imprese lombarde – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione LombardiaGuido Guidesi – ci consentono di certificare una ripresa che oramai è strutturale messa però a rischio dai costi energetici e dall’approvvigionamento delle materie prime; non bastiamo noi da soli a richiamare l’urgenza di questi temi. Il posticipo ulteriore di una discussione in Europa è un segnale che ci preoccupa. Il sistema lombardo continuerà ad impegnarsi a sostegno delle nostre imprese e del lavoro, chiediamo anche agli enti sovraregionali di attenzionare le priorità: costi dell’energia e approvvigionamento delle materie prime significano oggi occupazione per il futuro”.

Il settore metalli traina la crescita, bene mezzi di trasporto e prodotti chimici

Il comparto legato ai metalli e alle loro produzioni si conferma forte motore della ripresa (+34,6% su base tendenziale) con effetti positivi sulla performance della maggior parte delle provincie. Altri contributi significativi derivano dall’export dei mezzi di trasporto (+29,7%) grazie alla ripresa dell’export di aeromobili e delle sostanze e prodotti chimici (+23,0%).

Finalmente recuperano i livelli pre-crisi anche i prodotti tessili, pelli e accessori (+17,0% tendenziale e un dato superiore del +4,3% rispetto al 3° trimestre 2019). Buono l’andamento di computer e apparecchi elettronici (+12,9%) mentre restano in negativo gli articoli farmaceutici (-2,5% tendenziale) che non hanno ancora recuperato i livelli 2019 (-9,5%).

In crescita le esportazioni verso Regno Unito, Brasile e Cina 

L’incremento rispetto al livello pre-crisi del valore esportato verso tutte le destinazioni è del +9,7%. I flussi verso molti paesi registrano ancora incrementi tendenziali a due cifre (dal +19,6% dell’Unione Europea al +74,1% dell’Asia centrale trainata in particolare dell’export verso il Turkmenistan e l’India) nonostante il confronto con i minimi storici sia ormai superato.

Verso molti dei principali paesi di destinazione delle merci lombarde si incrementa il valore dell’export rispetto al 3° trimestre 2019: in particolare Turchia (+24,5%), Regno Unito (+24,4%), Brasile (+22,2%), Cina (+19,6%) e Israele (+16,9%). Restano significativi i flussi diretti verso Francia (+12,9%) e Germania (+11,8%). Considerando le altre aree si osservano alcune destinazioni che non hanno ancora completato il recupero dei livelli pre-crisi e in particolare il continente africano, sia per i paesi del nord Africa (-6,4% rispetto al 3° trimestre 2019) che per gli altri paesi africani (-11,0%). 

Valore delle esportazioni: variazioni tendenziali, annue rispetto al periodo pre-crisi (3° trimestre 2019) e quote provinciali 

export lombardia
Valore delle esportazioni: variazioni tendenziali, annue rispetto al periodo pre-crisi (3° trimestre 2019) e quote provinciali  – Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ISTAT

Export Lombardia: Varese, Sondrio, Brescia e Cremona le provincie più dinamiche

L’incremento tendenziale interessa tutte le provincie lombarde. Rispetto al terzo trimestre 2019 gli aumenti più rilevanti sono quelli di Varese (+29,4% grazie a un forte incremento dell’export di mezzi di trasporto/aeromobili), Sondrio (+17,6% trainato dai prodotti alimentari e chimici, Cremona (+19,7%), Brescia (+18,9%), Mantova (+15,9%) e Lecco (+11,6%), queste ultime spinte dell’export di metalli di base e prodotti in metallo. Buona la crescita della provincia di Monza e Brianza (+7,2%) anch’essa trainata dai metalli di base e prodotti in metallo.

Crescono anche Bergamo (+6,9%) grazie alle sostanze e prodotti chimici e Milano (+3,1%) sostenuta dalla ripresa dell’export di prodotti tessili, abbigliamento pelli e accessori. Como si attesta attorno ai livelli 2019 (+0,1%) con le migliori performance per mobili, attrezzature mediche e sostanze e prodotti chimici. Scontano ancora un gap negativo con il 3° trimestre 2019 Lodi (-5,0%) a causa del rallentamento dell’export di computer e apparecchiature elettroniche e Pavia (-10,8%) con segni negativi diffusi alle principali tipologie di prodotto dell’export provinciale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui