Il candidato sindaco Giorgio Goggi è sceso in piazza oggi al fianco dei tre sindacati confederali, CGIL, CISL e UIL della Lombardia per chiedere una riforma della sanità.
Giorgio Goggi è arrivato in piazza Lombardia, al presidio unitario organizzato all’ombra del palazzo della Regione Lombardia per rivendicare e condividere le istanze dei sindacati.
“La legge 23 – ha dichiarato Goggi – va cambiata e va ricostruita la sanità territoriale di base, mai veramente attuata con la riforma Maroni. Penso specificatamente a costruire dei veri presidi territoriali, a fornire assistenza agli anziani e ad aumentare il numero degli organici. Queste sono le necessità di cui hanno bisogno i milanesi. Cittadini che vogliono SI una città a 15 minuti ma della salute dove le liste di attesa siano solo un ricordo e tutti ne possano beneficiare. Milano ha bisogno anche di questo. Ha bisogno di una sanità per tutti, pubblica che si integri col privato. Milano ha bisogno come la Lombardia di una vera buona sanità“.
La Legge 23
La legge regionale n. 23 del 11 agosto 2015 dal titolo “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e l Titolo II della legge regionale del 30 dicembre 2009 n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)” fu una legge approvata dal governo Maroni ed ha rappresentato un cambiamento importante soprattutto a livello di organizzazione sanitaria.
Un tassello importante è stata la rottamazione delle 15 ASL in favore di 8 ATS (Agenzie di Tutela della Salute) che si occupano della programmazione e del controllo delle 27 ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali). In pratica la sanità lombarda si è ulteriormente stratificata nell’ottica di offrire un servizio più efficiente e più organizzato.
Tra i principi c’è la “scelta libera, consapevole e responsabile dei cittadini di accesso alle strutture” che si è tradotto, in questi anni, nella facoltà del cittadino di operare una selezione nel pluralismo dell’offerta sanitaria delle strutture lombarde.
Meno impattante, o comunque non misurabile, è stata la “promozione della partecipazione consapevole e responsabile dei cittadini e delle comunità nei confronti dei corretti stili di vita e nei percorsi di prevenzione” e anche la “valorizzazione e responsabilizzazione delle risorse umane di tutte le professioni sanitarie, sociosanitarie e sociali con l’obiettivo di ottenere una costante evoluzione della loro professionalità a beneficio del SSL”.
La legge ha introdotto anche “Misure di razionalizzazione della spesa sanitaria” (Art. 27 quater) e sanzioni (Art. 27 quinquies).
La sanità lombarda
Abbiamo assistito in questo ultimo anno e mezzo di pandemia ad un periodo particolarmente critico per il sistema sanitario lombardo. Una condizione particolarissima che ha mostrato alcune fragilità di uno dei sistemi sanitari migliori d’Italia. Tra queste sicuramente l’organizzazione dei medici di base e la medicina preventiva e territoriale.
Una modifica della legge 23/2015, anche alla luce del PNRR (Piano Nazionale Rilancio e Resilienza) che prevede lo stanziamento in tutt’Italia di ben 15,63 Miliardi di Euro per la salute, potrebbe e dovrebbe risolvere alcune criticità del passato e dare nuovo slancio verso un migliore sistema sanitario, più efficiente e vicino ai cittadini.
23 GIU 2021 – Gabriele Mariani – lista Milano in Comune – Civica AmbientaLista
28 GIU 2021 – Simone Sollazzo – lista Milano Concreta
28 GIU 2021 – Gianluigi Paragone – lista Italexit
2 LUG 2021 – Giorgio Goggi – lista Socialisti di Milano
7 LUG 2021 – Mauro Festa – lista Partito Gay – Solidale Ambientalista Liberale – LGBT+
7 LUG 2021 – Alessandro Pascale – lista Partito Comunista
13 LUG 2021 – Bianca Tedone – lista Potere al popolo Milano
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