Vaccino si, vaccino no, questo è il problema! Certamente Amleto di scespiriana memoria, non ebbe questo dilemma, in un epoca in cui si moriva di peste; la pandemia dei secoli passati, che faceva strage, prima che il medico inglese Edward Jenner (1749 – 1823) aprisse la strada alla scienza dei vaccini, compreso quello per il vaiolo, che fu debellato definitivamente in epoca contemporanea.

La domanda si pone in tutta la sua drammaticità,  perché l’esigenza di ritornare ad una vita normale, ci impone una scelta collettiva e precisa di salvezza, non solo economica e sociale, ma di salute mentale; se pensiamo che vi è stata un’impennata di vendite di farmaci ansiolitici e antidepressivi quelli che agiscono sul SNC (Sistema Nervoso Centrale) dobbiamo preoccuparci molto seriamente.

Personalmente, pur ritenendo la situazione SERIA sono altresì scettico sulle diverse tipologie di vaccini (Dna,Rna,vaccini Proteici) che contro ogni letteratura medica sono stati prodotti testati e messi in commercio in brevissimo tempo, grazie alle nuove sofisticate tecnologie mettendo però al riparo (non a caso) le case farmaceutiche contro rivalse legali per eventuali effetti collaterali.

L’Italia, al momento è seconda in Europa per numero di vaccinati, ma la partita è appena incominciata in un contesto sociale di forti tensioni, per le quali non esiste vaccino contro la fame. Ben 390.000 imprese, chiudendo, dovrebbero portare in Parlamento un grido di dolore.

Emanuele Carlo Ostuni 


Edward Jenner (1749 – 1823)

Edward Jenner è stato un medico e naturalista britannico, noto per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo e considerato il padre dell’immunizzazione. Oltre agli studi di medicina, Jenner si dedicò allo studio delle mongolfiere, del tartaro emetico e del cuculo; per quest’ultimo fu anche nominato membro della Royal Society nel 1789. (fonte: Wikipedia)

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