INTER 1BARCELLONA 0
(3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij (76′ Acerbi), Bastoni; Darmian (76′ Dumfries), Barella, Calhanoglu (85′ Asslani), Mkhitaryan, Dimarco (76′ Gosens); Correa (56′ Dzeko), Lautaro(3-4-3): Ter Stegen; Christensen (58 Piqué), Eric Garcia, Marcos Alonso (64′ Balde); Sergi Roberto, Busquets, Pedri, Gavi (83′ Kessie); Raphinha (64′ Ansu Fati), Lewandowski, Dembelé
Allenatore: InzaghiAllenatore: Xavi
Marcatori: 45’+2′ Calhanoglu
Note: Ammoniti Barella, Calhanoglu, Lautaro, Bastoni, OnanaNote: Ammoniti Busquets, Gavi, Dembele

Arbitro: Vincic (Slovenia)
Assistenti: Kovacic – Klancnik
IV uomo: Obrenovic
Var: Pol van Boekel 
Avar: Higler

Grazie a un gol di Calhanoglu l’Inter batte il Barcellona e aggancia i catalani al secondo posto nel gruppo C di Champions. L’undici di Inzaghi soffre come un pugile messo alle corde, para i colpi dell’avversario, difende con grinta e lascia partire un solo colpo ma letale. Bando al bel gioco e allo spettacolo, questa sera occorreva portare a casa la vittoria e l’obiettivo è stato raggiunto.

Un successo che va oltre il mero risultato del campo, prezioso e importante in chiave passaggio di turno, e che riporta un po’ di serenità in un ambiente che nelle ultime settimane aveva fatto parlare più sulle pagine dei giornali che sul campo. È una vittoria pesantissima che deve servire a far chiarezza nello spogliatoio e ai vertici della società.

Il Barcellona ha dominato sul piano del gioco ma non ha mai impensierito Onana. Dembelé è stato il più pericoloso, ha calciato un paio di volte verso la porta e ha colpito un palo. Lewandowski e Raphinha non hanno visto palla, merito di una difesa che in campionato è tra le più bucate.

Contro i catalani si è vista una squadra che ha saputo soffrire, ha mostrato carattere e soprattutto è rimasta lucida quando la pressione dei catalani si è fatta asfissiante. Inzaghi passerà una notte tranquilla ma solo registrando continuità nei risultati il tecnico potrà mettersi alle spalle quelle voci che volevano la sua panchina in bilico.

De Vrji parte dall’inizio, Darmian rileva Dumfries. Tra i pali gioca Onana

Tra chi è assente da tempo – Lukaku, a conti fatti, non è mai stato disponibile – e chi lo sarà per un bel po’ – Brozovic – Inzaghi recupera in extremis Lautaro, non al meglio della condizione e schierato in coppia con Correa.

C’è Onana a difendere la porta dei nerazzurri. De Vrji torna al centro della difesa con Mkhitaryan che rileva Asslani e Darmian preferito a Dumfries. In attacco spazio a Correa al fianco di Lautaro.

Problemi in difesa per Xavi, che opta per il 3-4-3. Araujo, Kounde e Bellerin non sono partiti alla volta di Milano, così come indisponibili sono anche i due olandesi, Depay e De Jong. Confermato il trio d’attacco con Levandowski supportato da Raphinha e Dembelé.

Il Barcellona fa la partita, l’Inter attende e prova a ripartire

È il Barcellona a condurre il gioco ma la prima grande occasione è nerazzurra con Calhanoglu che al 6′ calcia potente dalla media distanza, Ter Stegen vola sotto la traversa e manda in angolo. I blaugrana collezionano calci d’angolo ma non riescono ad arrivare al tiro. È un predominio netto ma improduttivo quello della squadra di Xavi, che fa possesso palla ma non riesce a servire le punte.

I nerazzurri lasciano sfogare il Barcellona e rispondono con azioni di rimessa. Al 21′ tentativo di Dimarco dal limite deviato in corner dalla difesa. Check al Var al 24′ per un tocco di mano in area catalana. Vincic visiona le immagini al Var. Il contatto con la mano c’è ma l’azione è viziata dal fuorigioco di Lautaro. Cinque minuti dopo Correa s’invola solitario verso la porta difesa da Ter Stegen, dribbla il portiere e deposita in porta ma il guardalinee segnala la partenza irregolare dell’argentino.

Gran rasoterra di Calhanoglu, Inter avanti

Il Barcellona continua a spingere ma trova un muro invalicabile. Ci prova Dembelé al 38 ma il tiro colpisce l’esterno della rete.

Regge il fortino nerazzurro, l’arbitro segnala 3′ minuti di recupero e a sorpresa al 46′ l’Inter passa con Calhanoglu, imparabile il rasoterra del turco dall’altezza della lunetta che delimita l’area di rigore. Esplode il Meazza, l’undici di Inzaghi capitalizza al massimo e va al riposo in vantaggio.

Regge il fortino nerazzurro, annullata la rete del pareggio catalana

Non cambia il leit motivo della partita nella ripresa. Il Barcellona prova a raddrizzare il match ma la manovra blaugrana è arginata dalla diga di centrocampo dei nerazzurri. Inzaghi sostituisce Correa con Dzeko, nel Barcellona esce per infortunio Christensen.

Sale l’intensità di gioco degli avversari che si rendono pericolosi al 62′ con Dembelé; Onana è reattivo, difende il proprio palo e si rifugia in angolo. Dai piedi di Dembelé arrivano i maggiori pericoli e al 61′ è il palo a salvare i nerazzurri sulla forte conclusione del francese. Annullato il pareggio di Pedri per un fallo di mano di Ansu Fati che era sfuggito ai più ma non in sala Var. Dopo il check il direttore di gara ammonisce Xavi, le cui proteste sembrano davvero fuori luogo.

Brividi nel finale per un controllo Var, poi esplode la gioia dei tifosi

L’Inter serra le fila, Inzaghi mette forze fresche in campo – Acerbi, Dumfries e Gosens – i minuti passano e la manovra del Barcellona è arrembante ma disordinata. Piovono palloni nell’area di rigore nerazzurra ma il trio d’attacco deve soccombere alla superiorità della retroguardia di casa. Brividi nel finale con un colpo di testa di Busquets che finisce di poco a lato e per un controllo Var per un controllo di mano di Dumfries. Il Meazza trattiene il fiato poi esplode quando l’arbitro indica che si può riprendere a giocare con un calcio d’angolo. I 72.000 presenti possono finalmente dare libero sfogo alla loro gioia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui