INTER 1 | BENFICA 0 |
(3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries (73′ Darmian), Barella (91′ Klaassen), Calhanoglu (84′ Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (84′ Carlos Augusto); Thuram (73′ Sanchez), Lautaro | (4-2-3-1): Trubin; Bah (22′ Araujo), Otamendi, Morato, Bernat (80′ Jurasek); Neves, Kokcu (69′ Musa); Di Maria (80′ Cabral), Aursnes, Silva (69′ Chiquinho); Neres |
Allenatore: Inzaghi | Allenatore: Schmidt |
Marcatori: 62′ Thuram | Marcatori: |
Note: Ammoniti Lautaro, Barella, Dumfries, Asslani | Note: |
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Assistenti: Steegstra – de Vries
IV uomo: Lindhout
Var: Dieperink
Avar: Katazovic
Grazie a una rete di Thuram l’Inter piega il Benfica e vola in testa alla classifica del gruppo D di Champions League insieme alla Real Sociedad. Una vittoria di misura che non rispecchia il reale andamento della partita. I nerazzurri hanno dominato per tutta la gara, colpito due volte i legni con Lautaro e hanno trovato in Trubin un ostacolo insormontabile.
La squadra di Inzaghi avrebbe meritato un bottino più consistente ma quel che conta alla fine è aver portato a casa i tre punti. Il Benfica è stato annichilito dalla forza della squadra di Inzaghi che ha messo in evidenza un gioco corale, manovre fluide e grande intesa tra i reparti. Lo spauracchio Di Maria non ha avuto la possibilità di esibire il suo repertorio, i portoghesi non hanno mai trovato sbocchi offensivi e occupano l’ultima posizione in classifica a zero punti.
Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella strappano i voti più alti tra i nerazzurri, il trio quando alza i giri del motore è inarrestabile.
Come sempre il Meazza è stato il dodicesimo uomo, incessante l’urlo dei 67mila spettatori presenti sulle gradinate. Il settore ospiti è rimasto chiuso, la Uefa ha infatti vietato la vendita dei biglietti in seguito al lancio di torce e fumogeni in occasione della partita disputatasi lo scorso anno al Meazza.

Inter più determinata ma precipitosa in zona gol
Inter e Benfica vanno alla ricerca della prima vittoria del girone D. I nerazzurri prendono il comando delle operazioni e si rendono pericolosi al 4′ con Dumfries che vede Mkhitaryan in area e cerca di servirlo ma l’armeno non ci arriva per un soffio. Si gioca a ritmi alti, i lusitani provano ad alleggerire la pressione ma l’Inter ha le marce alte e attacca con continuità.
All’11’ un lancio in profondità di Calhanoglu viene sfiorato di testa da Thuram, il pallone arriva poi a Dumfries che non può coordinarsi e l’azione sfuma. Il Benfica si scuote e al 13′ su uno svarione della retroguardia Aursnes impegna sul primo palo Sommer che manda oltre il fondo. Dalla bandierina va Di Maria che prende la parte alta della traversa.
Dopo il lampo del Benfica la gara torna sui binari di partenza con l’undici di Inzaghi proteso in avanti alla ricerca del vantaggio. Calhanoglu al 24′ calcia centralmente tra le braccia di Trubin e poco dopo la punizione di Dimarco si infrange sulla barriera.
La migliore occasione del primo tempo cade al 36′ quando Acerbi trova il tempo per sfuggire alla difesa avversaria, il centrale impatta bene di testa ma non inquadra la porta. Stringe i tempi l’Inter che cinge d’assedio l’area portoghese e al 43′ Barella impegna Trubin che in tuffo devia in angolo.
Inter sfortunata: Lautaro centra prima la traversa, poi il palo!
Non cambia il tema della gara, è l’Inter a condurre i giochi e al 55′ la traversa salva il Benfica sul gran tiro di Lautaro. L’argentino è scatenato quanto sfortunato perché al 63′ calcia a colpo sicuro ma colpisce il secondo legno della serata.

Thuram sigla la rete del successo nerazzurro
Il Benfica è alle corde, i nerazzurri assediano l’area di rigore e al 62′ arriva il gol del più che meritato vantaggio. Ancora una volta è Dumfries a scappare sulla fascia destra, l’esterno arriva sulla linea di fondo e mette in mezzo per Thuram che insacca. L’Inter vola sulle ali dell’entusiasmo, la squadra gira a meraviglia e trova il raddoppio con Dimarco, ma l’arbitro annulla su indicazione del guardalinee per fuorigioco.

Sotto di una rete il Benfica non reagisce, troppo netto il divario tra le due squadre stasera. L’Inter è un fiume in piena, attacca a pieno organico ma sulla propria strada trova un Trubin straordinario che al 87′ si supera ancora una volta su Lautaro, e quando non ci arriva con le mani si aiuta con i piedi. Non è finita perché l’estremo difensore ospite al 90′ si oppone anche a Barella, meritandosi il titolo di miglior uomo in campo. Se il Benfica rientra in Portogallo con una sola rete di scarto, il merito è tutto suo.