Inter travolgente. Poker al Genoa

Grande prestazione dei nerazzurri. A segno Skriniar, Calhanoglu, Vidal e Dzeko.

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Sensi e Skriniar corrono ad abbracciare Calhanoglu, autore del raddoppio dell'Inter - Foto: Inter
Sensi e Skriniar corrono ad abbracciare Calhanoglu, autore del raddoppio dell'Inter - Foto: Inter
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INTER (3-5-1-1): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni (84’ Dumfries), Darmian, Barella (77’ Vecino), Brozovic, Calhanoglu (77’Satriano), Perisic (69’ Vidal), Sensi (69’ Di Marco), Dzeko. All. InzaghiGENOA (4-3-1-2): Sirigu, Vanheusden, Biraschi (46’ Serpe), Criscito, Sturaro (71’ Melegoni), Badelj, Rovella, Cambiaso (46’ Sabelli), Hernani (46’ Bianchi), Kallon (54′ Favilli), Pandev. All. Ballardini
Marcatori: 6’ Skriniar, 14’ Calhanoglu, 74’ Vidal, 87’ Dzeko

Arbitro: Marini di Roma. Assistenti Liberti e Vecchi, Quarto Uomo Marchetti. Al VAR Valeri, Assistente VAR Carbone.

Note: Ammoniti Criscito (G), Sturaro (G), Vecino (I). Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.


L’Inter conquista i tre punti, rifila quattro reti al malcapitato Genoa, macina gioco e strappa applausi. Il forcing dei nerazzurri è a tratti asfissiante e il punteggio finale rispecchia l’andamento della gara. E dire che quella schierata contro il Genoa era una formazione d’emergenza. Inzaghi deve fare a meno di Lautaro, squalificato e Sanchez, infortunato. Il tecnico schiera Sensi alle spalle di Dzeko e a centrocampo fa il suo esordio in nerazzurro CalhanogluDumfries parte dalla panchina.

Sull’altra sponda Ballardini deve rinunciare a Bani Behrami, fermati dal giudice sportivo, mentre DestroGhiglione e Radanovic non sono stati convocati perché in lista di sbarco. In attacco Pandev gioca in coppia con l’ivoriano Kallon.

L’inizio, com’era lecito attendersi, è di marca nerazzurra. 

Dopo un quarto d’ora l’Inter è già avanti di due reti

Al 2’ destro alto di De Vrij a due passi da Sirigu. Un minuto dopo Marini esibisce il cartellino giallo a Criscito per un fallo netto ma non severo. Al 6’ l’Inter la sblocca. Calcio d’angolo battuto da Calhanoglu, stacco imperioso di Skriniar che insacca alle spalle dell’incolpevole Sirigu. 

Il Genoa prova a reagire e al 9’ Rovella serve un preciso assist a Kallon che da buona posizione manda a lato. I padroni di casa hanno il pallino del gioco, controllano ogni zona del campo e si affacciano a più riprese nell’area avversaria. Il raddoppio non tarda a venire. Al 14’ Dzeko serve Calhanoglu, gran destro da oltre 20 metri e pallone che si infila nell’angolo sinistro della porta. Dopo un quarto d’ora il piano di gioco del Grifone è già compromesso. 

La manovra dell’Inter è avvolgente, l’undici di Inzaghi domina a centrocampo e il Genoa non riesce a trovare soluzioni per uscire dalla propria metà campo. Ballardini si agita dalla panchina, prova a ridisegnare lo schema tattico e a incoraggiare la squadra ma più che essere sterile l’azione genoana è l’Inter a dominare la scena.

I nerazzurri continuano ad attaccare e al 23’ Dzeko va vicino alla sua prima marcatura ma Sirigu si oppone con efficacia e respinge la sfera sulla traversa. La differenza tra le due compagini è chiara ma l’Inter dà l’impressione di essere più reattiva anche sul piano delle condizioni fisiche. La qualità di palleggio dei nerazzurri è evidente, le verticalizzazioni precise, l’intesa tra i reparti sembra essere già a buon punto. 

Al 44’ il Genoa ha l’opportunità per riaprire la gara. Perisic perde ingenuamente il pallone sulla sinistra, Pandev tira a botta sicura ma De Vrij in scivolata respinge, la sfera arriva a Kallon che, solo in area, spedisce clamorosamente sul fondo.

Al 47’ il centrocampista croato va in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

Nella ripresa primo gol di Dzeko con la maglia nerazzurra

Nella ripresa è ancora Kallon al 47’ a cercare la porta avversaria ma il suo destro è bloccato a terra da Handanovic.

Calhanoglu si vede negare la doppietta dalla bandierina del guardalinee ma la gara adesso è più viva. Con i tre cambi operati da Ballardini il Genoa è più ordinato e guadagna metri, le squadre si allungano e si assiste a continui capovolgimenti di gioco.

Inter vicina alla terza rete al 70’ ma Sirigu sembra avere un conto aperto con Dzeko e respinge d’istinto il colpo di testa forte ma centrale del bosniaco. Tre minuti più tardi il portiere genoano si oppone ancora a Dzeko, Barella è lesto ad andare sulla respinta e serve Vidal che firma il 3 a 0. L’Inter continua a spingere sull’acceleratore e all’87 Sirigu deve alzare bandiera bianca sull’ennesimo colpo di testa di Dzeko servito con un preciso assist da Vidal.

Al triplice fischio finale i giocatori dell’Inter hanno festeggiato sotto la curva Nord tornata ad essere piena di tifosi.

Da segnalare i cori e gli striscioni esposti dai supporters nerazzurri per ‘Lele’ Oriali, sollevato venerdì dalla dirigenza con un comunicato di poche righe dall’incarico di team manager.

Infortunio per Thuram, Tare conferma la trattativa per Correa

In chiave mercato non arrivano buone notizie dalla GermaniaMarcus Thuram, impegnato con il Borussia Moenchengladbach sul campo del Bayer Leverkusen, è uscito dal campo dopo appena 18 minuti per una distorsione al ginocchio destro. L’arto è stato fasciato e si spera che non si tratti di nulla di grave. Intanto il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ha detto a Sky Sport che “Correa ha espresso il desiderio di lasciare la Lazio, c’è questa possibilità con l’Inter e vediamo come si evolverà nelle prossime ore”.

Prima dell’inizio della gara, Nicolò Barella ha ricevuto il premio di miglior centrocampista della serie A 2020/21.

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