MANCHESTER CITY 1 | INTER 0 |
(3-2-4-1): Ederson; Aké, Ruben Dias, Akanjii; Stones (83′ Walker), Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne (35′ Foden), Gundogan, Grealish; Haaland | (3-5-2): Onana; Darmian (84′ D’Ambrosio), Acerbi, Bastoni (76′ Gosens); Dumfries (76′ Bellanova), Barella, Brozovic, Calhanoglu (84′ Mkhitaryan), Dimarco; Dzeko (56′ Lukaku), Martinez |
Allenatore: Guardiola | Allenatore: Inzaghi |
Marcatori: 68′ Rodri | Marcatori: |
Note: Ammoniti Holland, Ederson | Note: Ammoniti Barella, Lukaku, Onana, Inzaghi |
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Assistenti: Sokolnicki – Listkiewicz
IV uomo: Kovacs
Var: Kwiatkowski
Avar: Frankowski
Una traversa, due miracoli di Ederson, un cross deviato che si trasforma in un rigore in movimento per Rodri. L’ Inter ha giocato alla pari contro il Manchester City ma sono i Citizens ad alzare la coppa. È la prima Champions League vinta dagli inglesi, la terza da Pep Guardiola in veste di allenatore.
L’Inter ha molto da recriminare, le occasioni ci sono state. Tanta sfortuna, la traversa colpita da Dimarco e il pallone respinto da Lukaku sul successivo tiro dell’esterno ha del clamoroso mentre Lukaku poteva fare molto meglio allo scadere dei novanta minuti, quando non ha cercato l’angolo sul colpo di testa privilegiando la potenza.
Per come è maturata la sconfitta è una cocente delusione. Il Manchester City non è stato spumeggiante e prolifico come in diverse occasioni – sia nella Premier che in Europa –, merito dei nerazzurri che non hanno eretto barricate ma affrontato a viso aperto i favoriti della vigilia. Al tirar delle somme è stata l’Inter ad avere le chance più nitide ma il destino ha giocato a favore degli inglesi.

Primi 45′ equilibrati, pochi spunti e nerazzurri in partita
Al 5′ Bernando Silva affonda sulla sinistra, entra in area e conclude di poco a lato. Il City esercita un palleggio prolungato, l’Inter è compatta e prova ad uscire dalla pressione alta degli inglesi. Col passare dei minuti crescono i nerazzurri che guadagnano metri e campo. Si combatte su ogni pallone, Marciniak fischia poco e sorvola su un netto fallo di Gundogan su Dimarco che meritava il giallo.

La prima grande occasione per l’Inter cade al 26′, Ederson e Rodri pasticciano e il pallone arriva a Barella che da oltre 30 metri, con la porta sguarnita, tenta la prodezza balistica ma l’impatto con il pallone non è dei migliori. I Citizens rispondono al 28′ con Halland che scappa sulla sinistra e calcia di potenza, tiro centrale respinto con il corpo da Onana. Problemi per Guardiola, al 35′ De Bruyne lascia il campo per infortunio e al suo posto entra Foden.
Citizens in vantaggio, gol di Rodri
Il possesso palla è del City ma l’Inter non è rinuciataria, alza il baricentro e al 58′ su retropassaggio di Bernardo Silva Akanjii lascia scorrere il pallone sul quale si avventa Lautaro, l’argentino non vede Brozovic al centro e conclude da posizione defilata con Ederson che si salva respingendo con il petto. Un minuto prima Dzeko chiede il cambio, al suo posto Inzaghi manda sul terreno di gioco Lukaku.
È tutta un’altra partita adesso, i minuti scorrono e le due squadre cercano il guizzo vincente. Nel momento migliore dei nerazzurri il City sblocca il match al termine di una azione ben combinata, l’assist di Bernardo Silva è deviato da un difensore e carambola sui piedi di Rodri che di destro manda in rete.

Traversa di Dimarco, poi Lukaku respinge il tiro dell’esterno
Sfortunatissima l’Inter al 70′ con Dimarco che di testa colpisce in pieno la traversa, il pallone torna sui piedi dell’esterno che calcia a colpo sicuro ma sulla traiettoria c’è Lukaku che respinge. I Citizens non rinunciano a giocare e al 77′ Foden si gira in un fazzoletto, entra in area e non angola il tiro bloccato a terra da Onana.
Miracolo di Ederson su Lukaku e Gosens
L’Inter le prova tutte la ma dea bendata non è dalla sua parte. Minuto 89, Brozovic mette in area l’ennesimo pallone della serata, Gosens sale in testa a Bernardo Silva e fa da sponda per Lukaku che gira di prima intenzione con Ederson che salva miracolosamente col piede. Il belga poteva cercare l’angolo ma resta l’intervento prodigioso del numero uno inglese. Nel recupero ancora Ederson protagonista, vola sotto la traversa e respinge in tuffo il colpo di nuca di Gosens.
Tanta tristezza sul volto dei nerazzurri al triplice fischio arbitrale, il pubblico presente a Istanbul tributa un lungo applauso alla squadra che a tratti ha giocato meglio degli avversari. Non si può rimproverare nulla ai giocatori e all’allenatore, resta l’amarezza, al tempo stesso la consapevolezza di aver interpretato nel migliore dei modi la partita. Riflessione amara, certo, ma doverosa.