INTER 4 | SALERNITANA 0 |
(3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Baston (77′ Buchanan); Dumfries, Barella, Calhanoglu (66′ Asllani), Mkhitaryan (60′ Klaassen), Carlos Augusto; Thuram (60′ Sanchez), Lautaro (60′ Arnautovic) | (3-4-2-1): Ochoa; Pasalidis, Boateng (24′ Maggiore), Pellegrino; Zanoli (83′ Kastanos) , Basic, Coulibaly (65′ Legowski), Sambia; Candreva, Tchaouna (83′ Simy); Dia (65′ Weissman) |
Allenatore: Inzaghi | Allenatore: Liverani |
Marcatori: 17′ Thuram, 19′ Lautaro, 40′ Dumfries, 90′ Arnautovic | Marcatori: |
Note: | Note: Ammonito Tchaouna |
Arbitro: Piccinini di Forlì
Assistenti: Cecconi – Rossi
IV uomo: Camplone
Var: Serra
Avar: Valeri
L’Inter conquista la 20esima vittoria in campionato e lo fa annientando la Salernitana. I nerazzurri hanno passeggiato, ormai i meccanismi sono talmente rodati che quando si mette in moto la macchina di Inzaghi procede spedita verso il traguardo. Adesso sono 10 i punti di vantaggio sulla Juventus con una gara da recuperare. Lautaro è salito a 20 reti in campionato, Sommer ha tenuto inviolata la porta per la ventesima volta in stagione, Thuram ha raggiunti quota 10 gol.
È una squadra che ha raggiunto una maturità e un livello di consapevolezza della propria forza che apre le porte a prospettive che vanno ben oltre il titolo nazionale, l’Inter non può più nascondersi – e non vuole farlo a giudicare dalla qualità delle prestazioni – e la gara di martedì contro l’Atletico Madrid potrà dire tanto sulle chance europee dei milanesi.
L’approccio alla gara della Salernitana è stato a dir poco imbarazzante. Non si capisce quale sia stato il piano partita di Liverani, ammesso che il tecnico romano ne avesse previsto uno. Raramente si è vista una squadra così dimessa, rinunciataria, per niente propositiva, rassegnata a recitare la parte della vittima sacrificale. Il bilancio del primo tempo è un disastro che forse non ha precedenti in serie A: 16 tiri a 0, 9 calci d’angolo a zero, 16 cross a zero, 74% di possesso palla, Alla fine il bilancio dei tiri è di 26 a 1!
Lautaro sale a quota 20 reti, Thuram firma il gol n.10
Inter con la terza maglia, la Salernitana si presenta con una inedita divisa nera. È un assedio fin dalle prime battute di gioco, al 2′ sul corner battuto da Calhanoglu Ochoa compie un miracolo sulla girata di testa di Bastoni, Thuram raccoglie la respinta del messicano e da poco passi calcia sul palo.
È una serata di straordinari per il numero uno granata che al 6′ si ripete sul bolide di Barella deviando con la punta della dita il pallone che sbatte sulla traversa prima di terminare sul fondo. I nerazzurri affondano sulla destra e dall’ennesimo tiro dalla bandierina Ochoa compie il terzo intervento della serata smanacciando in tuffo il colpo di testa di De Vrij.
Al 15′ l’Inter confeziona con Dumfries un’altra incredibile occasione per sbloccare il punteggio ma Lautaro cicca clamorosamente e l’opportunità sfuma. Troppo rinunciataria la Salernitana che tra il 17′ e il 19′ incassa un 1-2 micidiale che manda al tappeto il “disegno tattico” di Liverani.
Apre le marcature Thuram imbeccato da Carlos Augusto, imparabile il tiro dell’attaccante transalpino che sale a quota 10 marcature. Passano meno di due minuti e questa volta è Lautaro a insaccare nella porta dei campani sul secondo assist di Carlos Augusto. È il gol numero 20 per l’argentino.
È un monologo che entusiasma, uno spettacolo che esalta il pubblico affascinato dalla bellezza del gioco e dalla grinta espressa dai giocatori. Il dominio è talmente largo che il punteggio sta stretto ai nerazzurri che solo al 40′ calano il tris con Dumfries dopo un tiro di Barella deviato da Pasalidis verso la propria porta, Ochoa non trattiene la sfera e l’olandese è lesto ad allungare la gamba e depositare in porta.
Arnautovic al 90′ cala il poker per l’Inter
Non cambia di una virgola l’andamento della partita, anzi, al 50′ Ochoa con un riflesso felino manda oltre il fondo il tiro al volo di Calhanoglu. La Salernitana si affaccia per la prima volta dalle parti di Sommer al 56′ con una punizione di Candreva che non trova la porta.
L’Inter fa ciò che vuole, al 62′ i riflessi di Ochoa negano a De Vrij la gioia del gol. Entrano Arnautovic, Sanchez, Klaassen e Asllani per Lautaro, Thuram, Mkhitaryan e Calhanoglu ma non varia l’atteggiamento dei nerazzurri che cingono d’assedio l’area avversaria e sfiorano ancora una volta la quarta segnatura con Sanchez.
C’è spazio anche per l’esordio del canadese Buchanan, arrivato a Milano a gennaio, e c’è gloria per Arnautovic, che al 90′ timbra il poker nerazzurro.