SPEZIA 2INTER 1
(4-2-3-1): Dragowski; Amian, Ampadu, Caldara, Nikolaou; Zurkowski (46′ Maldini, 89′ Wisniewski), Bourabia; Agudelo (66′ Kovalenko), Shomurodov (46′ Ekdal), Gyas (81′ Ferrer)i; N’Zola(3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio (66′ Dumfries), Acerbi, Bastoni; Darmian (80′ Carboni), Barella (66′ Calhanoglu), Brozovic, Mkhitaryan (66′ Dzeko), Gosens (66′ Dimarco); Lukaku, Lautaro
Allenatore: SempliciAllenatore: Inzaghi
Marcatori: 55′ Maldini, 87′ N’Zola (rig.)Marcatori: 83′ Lukaku (rig.)
Note: Ammoniti Gyasi, NicolaNote:

Arbitro: Marinelli di Tivoli
Assistenti: Mondin – Di Meo
IV uomo: Baroni
Var: Di Paolo
Avar: Abisso

Il mal di trasferta affligge l’Inter che contro lo Spezia rimedia l’ottava sconfitta stagionale. I nerazzurri hanno attaccato a tutto spiano, Dragowski è stato il migliore dei suoi, c’è stata una componente di sfortuna ma il tema tattico della gara non ha convinto a fondo. La coppia Lukaku-Lautaro non ha combinato molto, l’argentino è stato il più tonico dei due mentre la prova del belga è stata insufficiente. A fine partita i giocatori si sono recati sotto lo spicchio della curva dove erano assiepati gli ultras che hanno duramente contestato la squadra chiedendo loro di tirar fuori gli… attributi.

È una sconfitta che arriva a quattro giorni dalla sfida con il Porto, una partita che vale la qualificazione ai quarti di Champions ma la sensazione è che anche nel caso dovesse passare il turno le strade di Inzaghi e dell’Inter sono destinate a separarsi a fine stagione.

Il feeling tra l’allenatore e la dirigenza si è ormai incrinato così come anche il tecnico sembra avere le idee poco chiare. Quattro cambi in contemporanea denotano una evidente confusione, comportano uno sconvolgimento tattico che più che dare ordine accresce il caos in campo.

Inter Spezia 2023-03-11

Dragowski para tutto, anche il rigore calciato da Lautaro

Il primo tempo è stato monotematico con l’Inter che ha aggredito l’area di rigore dei liguri e lo Spezia che deve ringraziare Dragowski se all’intervallo la gara è ancora ferma al risultato di partenza. Inizia subito il duello tra il portiere polacco e Lautaro. Al 6′ il numero uno spezzino si oppone al tiro scoccato da limite dall’argentino.

Passano quattro minuti e Caldara interviene in scivolata su D’Ambrosio, Marinelli lascia correre ma è richiamato al Var da Di Paolo. Riviste le immagini al monitor il direttore di gara ammonisce Caldara e assegna il rigore ai nerazzurri. Si incarica della trasformazione lo stesso Lautaro ma Dragowski intuisce la direzione del pallone, si tuffa sulla sinistra e neutralizza la conclusione.

L’undici di Inzaghi cinge d’assedio l’area avversaria, ci provano Barella, ancora Lautaro, Mkhitaryan ma la retroguardia di casa mura le conclusioni e quando non intervengono i difensori ci pensa Dragowski. Lo Spezia si affaccia per la prima volta in avanti al 33′ con Agudelo che colpisce la traversa con il pallone deviato da Acerbi.

Dopo aver corso il rischio di soccombere l’Inter riprende ad avere il controllo della gara e al 42′ Lautaro si vede smanacciare oltre il fondo un tiro che meritava miglior sorte.

Lukaku firma il pareggio, N’Zola condanna i nerazzurri dal dischetto

In avvio di secondo tempo annullato il gol di Lautaro per fuorigioco di Lukaku. È sempre l’Inter a condurre i giochi e al 50′ Bastoni spreca da pochi passi calciando alto. Il calcio è strano e al 55′ dopo 17 tiri dell’Inter è lo Spezia a passare in vantaggio. Lancio lungo di Dragowski, Giasy vince il duello a sportellate con Bastoni e mette al centro per Maldini che con un preciso rasoterra a fil di palo batte Handonovic.

Inter Spezia 2023-03-11

Inzaghi attinge a pieni mani dal potenziale offensivo di cui dispone in panchina e manda in campo Dimarco, Dumfries, Calhanoglu e Dzeko per Gosens, D’Ambrosio, Barella e Mkhitaryan. Il bosniaco va a far coppia con Lautaro mentre Lukaku agisce alle loro spalle. Il turco si presenta con un gran destro che sibila il palo alla sinistra di Dragowski.

L’Inter attacca a pieno organico, al 75′ Lautaro salta altissimo e gira di testa ma non inquadra la porta. Entra Carboni per Darmian, Inter con quattro attaccanti negli ultimi dieci minuti e a forza di affollare l’area i nerazzurri guadagnano il secondo calcio di rigore per un fallo di Ferrer su Dumfries. Dal dischetto va Lukaku che spiazza Dragowski. All’83 la partita è in parità, l’Inter ha sette minuti a disposizione per ribaltare il match ma al Picco accade l’inverosimile.

Dopo aver conquistato il rigore Dumfries travolge Kovalenko, Marinelli non ha esitazioni e decreta la massima punizione. Handanovic intuisce la direzione del tiro ma il tiro di N’Zola è potente e a mezz’altezza. Tutto da rifare, l’Inter riprende ad assalire l’area di rigore spezzina e Caldara salva sulla linea la conclusione a colpo sicuro di Dzeko.

Marinelli concede 6′ di recupero, è di Dzeko l’ultimo tentativo ma il bosniaco sbaglia la mira. Finisce nel peggiore dei modi, nella maniera più inattesa, adesso occorre resettare più in fretta possibile e accantonare le polemiche. La trasferta di Oporto richiede massima applicazione, è una tappa da vincere per tenere ancora viva una stagione nata sotto ben altri auspici.

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