INTER 2 | UDINESE 0 |
(3-5-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Dumfries, Barella (80′ Sensi), Brozovic, Calhanoglu (70′ Vidal), Perisic (85′ Dimarco); Correa (70′ Sanchez), Dzeko | (3-5-2): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina (89′ Soppy), Pereyra, Jajalo (59′ Wallace), Makengo (65′ Arslan), Stringer Larsen (69′ Udogie); Success (59′ Deulofeu), Beto |
Allenatore: Inzaghi | Allenatore: Gotti |
Marcatori: 60′ e 68′ Correa | |
Note: | Note: Ammoniti Beto e Pereyra |
Arbitro: Sacchi di Macerata
Assistenti: Vivenzi – Rocca
IV Uomo: Paterna
VAR: Di Paolo
AVAR: Bresmes
Con una doppietta di Correa l’Inter si sbarazza dell’Udinese che fino al 60′ aveva retto bene alla pressione dell’Inter. L’argentino riscatta una prestazione opaca regalando tre punti preziosi che portano i nerazzurri a 4 punti di distacco dalla coppia di testa formata da Milan e Napoli, impegnate stasera entrambe in trasferta all’Olimpico contro la Roma e a Salerno. Bella la cornice di pubblico del Meazza con 50.000 spettatori sugli spalti, il massimo consentito dalle disposizioni in vigore.

Inzaghi fa turnover, mercoledì c’è la gara contro lo Sheriff
In vista dell’impegno in Champions di mercoledì contro lo Sheriff in Moldavia Inzaghi ricorre al turnover: Ranocchia prende il posto di De Vrij, Dumfries sostituisce Darmian, Correa concede un turno di riposo a Lautaro.
In casa Udinese Gotti recupera Deulofeu ma non può ancora contare su Pussetto. In attacco confermato Success dopo il positivo debutto in seria A con rete nel turno infrasettimanale e va a far coppia con Beto. Sule fasce giocano Molina e Stryger Larsen.
Avvio di gara di marca friulana, solo Barella insidia Silvestri
È proprio il danese l’autore della prima azione pericolosa della partita al 5’ con un tiro da distanza ravvicinata bloccato a terra da Handanovic. La squadra di Gotti rimane in attacco e dopo un avvio timido gioca con personalità, esponendosi al contropiede dell’Inter. Ed è proprio da un rovesciamento di fronte che i nerazzurri sfiorano il vantaggio con Barella che dall’interno dell’area calcia su Silvestri che gli chiude lo specchio della porta. È il terzo tiro di Barella in quindici minuti, l’unico giocatore a rendersi pericoloso. Dumfries sembra un oggetto estraneo, mai servito dai compagni di squadra ma anche lui poco propositivo nello smarcarsi e tentare l’affondo.
L’Inter alza il ritmo ma non crea azioni pericolose
Al 21’ ci prova Ranocchia che anticipa Jajalo e gira di testa verso la porta con il pallone che termina di poco alto sulla traversa. Cinque minuti più tardi è ancora Barella – il migliore in campo e non solo oggi – ad andare a un passo dal gol con un destro perentorio respinto con il corpo da Silvestri. L’Inter alza il ritmo e al 29’ splendida triangolazione Dumfries-Correa-Dumfries che non aggancia di un soffio il pallone dell’argentino.

L’undici di Inzaghi preme e gioca prevalentemente sulle fasce. Al centro, lo spazio di manovra è interdetto dall’efficace contrasto della folta mediana bianconera, che dopo aver proposto soluzioni offensive adesso bada a contenere l’avanzata dei padroni di casa. Samir guida con sicurezza il pacchetto difensivo e per Dzeko e Correa non arrivano palloni giocabili, con il secondo che ha difficoltà a entrare in partita creando problemi anche al suo partner d’attacco.
Nella ripresa cambia la partita, i nerazzurri chiudono l’Udinese
L’Inter è cresciuta nella seconda metà del primo tempo ma solo Barella ha assistito Dzeko e creato gli unici pericoli alla retroguardia dell’Udinese, Perisic e Calhanoglu rimangono imbrigliati nella tela predisposta da Gotti, Brozovic si vede poco.
Nella ripresa è subito aggressiva l’Inter, che spinge con più continuità e convinzione. A bordo campo prendono a scaldarsi Vidal e Lautaro, Inzaghi vuole dare più qualità e incisività all’attacco. Saltano gli equilibri in campo, i minuti passano e l’Inter ha assoluto bisogno di far propria l’intera posta in palio per non perdere contatto con in piani alti della classifica. Al 53’ punizione battuta benissimo da Calhanoglu sulla quale arriva con un pizzico di ritardo Dzeko.
I nerazzurri attaccano a tambur battente, la squadra di Gotti si abbassa e si affida a lanci lunghi. Al 56’ azione pericolosa dell’Inter ma Dumfries sbaglia l’ultimo passaggio con “El Tucu” Correa libero in area di rigore. Inzaghi si sbraccia in panchina, chiede ai suoi personalità e intraprendenza e il suo messaggio fa subito breccia nella squadra.
Una doppietta di Correa, fino ad allora anonimo, regala i tre punti
Corre il 60’ quando Correa riceve palla a centrocampo da Bastoni sfruttando il velo di Perisic, avanza per trenta metri puntando il cuore della difesa dell’Udinese, attacca frontalmente il nuovo entrato Wallace e chiude sul primo palo. L’Inter passa in vantaggio con il giocatore più impalpabile della gara e Inzaghi rivede il Correa dei tempi della Lazio. I nerazzurri insistono, l’Inter trova più spazi e viene premiata al 68’. Dumfries scende sulla destra e mette il pallone all’altezza della lunetta che delimita l’area di rigore dove Correa lascia partire un destro che si deposita all’incrocio dei pali. Show dell’argentino che riscatta 60’ opachi e regala i tre punti all’Inter.
La gara è nelle mani dei nerazzurri che al 90’ sfiorano la terza rete con Vidal. L’Udinese si rende pericolosa in pieno recupero quando Handanovic compie un grande intervento su Deulofeu. Tra i nerazzurri i migliori in campo sono stati Barella, ormai una certezza, e Perisic ma la palma d’oro va a Correa, che da peggiore si guadagna la palma di top winner grazie a due reti che tengono l’inter attaccata al treno che porta al titolo.