Proseguono le nostre interviste ai candidati a Sindaco di Milano. Ringraziamo Giorgio Goggi e come a tutti i canditati che intervistiamo, un grande in bocca al lupo anche a lui, convinti che le idee, da qualsiasi parte arrivino, possono solo migliorare la vita della città. Sperando che chi verrà eletto le colga, senza pregiudizi.

La scheda

Giorgio Goggi, candidato Sindaco di Milano con Socialisti di Milano.
Giorgio Goggi, candidato Sindaco di Milano con Socialisti di Milano.

Giorgio Goggi, stimato architetto, Professore associato di urbanistica al Politecnico di Milano, nato a Lecco nel 1946 e residente in Milano dal 1970. Il professor Goggi vanta una lunga esperienza istituzionale e politica ed è stato assessore alla mobilità del Comune di Milano nelle giunte Albertini, dal 1998 al 2006 ed è candidato alla carica di Sindaco con la lista “Socialisti di Milano” che raggruppa le diverse anime del socialismo: Psi, Socialisti in Movimento, Socialdemocrazia oltre a numerosi circoli e associazioni.

L’intervista

Professore, come è nata la sua candidatura? 

È nata successivamente alla costituzione dei “Socialisti di Milano” un processo che ha visto unirsi tutte le anime del socialismo di Milano in un’unica compagine.

Dopo questa unione i compagni hanno ritenuto di indicare me come candidato sindaco, un onore che non mi aspettavo e del quale non so se sono degno. Alla fine ho accettato perché mi preme di rendere pubbliche tutte le fragilità e le contraddizioni dell’attuale modello Milano, un modello che sembra essere interessato più al grande immobiliare che non alla vita delle persone, ai ceti più deboli, ai quartieri problematici.

Su questo tema nel 2019 ho scritto un libro “Le insidie dell’urbanistica milanese” che ora è in stampa e che contiene le riflessioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura.

Quale idea di città vorrebbe rappresentare, quali le principali critiche e quali le proposte?

Come dice il nostro slogan: “una città per tutti e di tutti”, una città che non dimentichi gli ultimi, i meno abbienti, gli anziani, i lavoratori.

Penso che, dopo le giunte che, sia da destra, sia da sinistra, hanno puntato tutto sullo sviluppo immobiliare, e dopo i danni della pandemia, sia necessario uno spirito di ricostruzione della città, come è avvenuto con Caldara dopo la prima guerra mondiale, con Greppi dopo la seconda e con Tognoli dopo il terrorismo. Non a caso tutti sindaci socialisti.

Dopo tanti anni da assessore, come valuta la nuova mobilià milanese? Quali idee per migliorarla? 

Le giunte Moratti, Pisapia e Sala hanno cancellato: il secondo passante ferroviario, già inserito nei piani, circa cento parcheggi per residenti già convenzionati, praticamente non hanno costruito parcheggi d’interscambio, non hanno ancora progettato la M6, hanno eliminato i pochissimi progetti viabilistici che avrebbero mitigato la congestione all’ingresso in città.

Se vorremo vivere in una città più giusta, anche per i pendolari che lavorando in città contribuiscono alla ricchezza di Milano, occorre ricostruire una mobilità larga e per tutti, riprendendo tutto quanto possibile dei progetti non attuati.

Scali ferroviari, Stadio Meazza, residenza pubblica: tre temi sui quali lei si è già speso molto…

È grave che gli scali ferroviari siano stati lasciati tutti all’edificazione privata (con minuscole percentuali di edilizia sociale), le aree di stazione, specialmente quelle del passante sono le più accessibili della Lombardia, su queste andavano localizzati i grandi servizi pubblici: università, ospedali, uffici pubblici. Sarebbero stati accessibili in ferrovia da tutta la Regione.

L’utilizzo di queste aree per servizi pubblici non avrebbe diminuito ma aumentato il valore delle aree lasciate ai privati, ma avrebbe disegnato la Lombardia e Milano in modo ben diverso.

San Siro deve restare sempre più un grande polmone verde di Milano: demolire un ottimo stadio, che può essere migliorato e reso più moderno, per costruire due grattacieli è inaccettabile.

Per finire due domande forse scomode, quale è il suo obiettivo in termini di voti e cosa farà al secondo turno se non sarà uno dei due contendenti? 

In termini di voti, è ovvio non ci mettiamo nessun limite, anche se siamo consapevoli della forza dei nostri avversari. Noi siamo sempre stati e sempre più saremo una forza di sinistra, ma ci accorderemo solo con chi riconosce i nostri obiettivi e le nostre proposte.


23 GIU 2021 – Gabriele Mariani lista Milano in Comune – Civica AmbientaLista
28 GIU 2021 – Simone Sollazzo lista Milano Concreta
28 GIU 2021 – Gianluigi Paragonelista Italexit
2 LUG 2021 – Giorgio Goggilista Socialisti di Milano
7 LUG 2021 – Mauro Festalista Partito Gay – Solidale Ambientalista Liberale – LGBT+
7 LUG 2021 – Alessandro Pascalelista Partito Comunista
13 LUG 2021 – Bianca Tedonelista Potere al popolo Milano

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