Gli anni’70 sono stati anni di grande fermento musicale in cui quella corrente del rock chiamato progressivo (progressive rock) raggiunse il massimo splendore con l’obiettivo di dare alla musica rock un nuovo spessore una nuova credibilità.
Lunedì 11 Dicembre 2023 dalle 21:00 alle 22:00 in diretta streaming su Web Pieve Radio Antonio Simon Fazio con Mario Eugenio Cominotti nell’ambito del programma PROGRESSIVIT parleranno dei Jethro Tull il famoso gruppo musicale dal nome dell’agronomo britannico vissuto a cavallo fra la seconda metà del’600 e la prima del’700 e fondatore della moderna agronomia.
La caratteristica di questo gruppo fu determinata dalla figura del suo fondatore lo scozzese Ian Anderson polistrumetista e dal suo flauto traverso di cui è un virtuoso e dall’album del 1971 Aqualung di cui i nostri conduttori per l’occasione ci racconteranno la storia senza dimenticare quegli anni che ci consegnarono altri mitici complessi come i Genesis, gli Yes, i Pink Floyd, gli Emerson, Lake & Palmer.
Nel Febbraio di quest’anno i Jethro Tull si sono esibiti in Italia toccando anche Milano.
I Jethro Tull e il progressive rock
Il loro approccio progressivo al rock, nato negli anni ’60 e ancora rilevante oggi, unisce elementi di folk, blues e hard rock, creando un suono che sfida le categorie convenzionali.
La distintiva presenza del flauto di Ian Anderson, spesso utilizzato come strumento principale, aggiunge un tocco di raffinatezza e originalità alla loro musica. Questo strumento insolito, combinato con testi complessi e spesso surreali, dà vita a un’esperienza musicale ricca e avvincente.
I Jethro Tull sono noti anche per le loro esibizioni dal vivo energiche e teatrali, con Anderson che si esibisce in modo eccentrico e coinvolgente. La band ha attraversato diverse fasi stilistiche nel corso degli anni, spaziando dal progressive rock alla musica folk, sperimentando con successo nuove direzioni senza mai perdere la propria identità distintiva.
Lo stile musicale dei Jethro Tull è un intrigante connubio di virtuosismo strumentale, testi poetici e un approccio progressivo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock.