MILAN 1 | LIVERPOOL 3 |
(4-2-3-1): Maignan (51′ Torriani); Calabria (69′ Emerson Royal), Pavlovic, Tomori (84′ Gabbia), Theo Hernandez; Fofana, Loftus-Cheek (69′ Abraham); Pulisic, Reijnders, Leao; Morata (84′ Okafor) | (4-2-3-1): Alisson; Alexander-Arnold (79′ Gomez), Konaté, van Dijk, Tsimikas; MacAllister (91′ Endo), Gravenberch; Salah (91′ Chiesa), Szoboszlai, Gakpo (68′ Luis Diaz); Diogo Jota (67′ Nunes) |
Allenatore: Fonseca | Allenatore: Slot |
Marcatori: 3′ Pulisic | Marcatori: 23′ Konate, 41′ van Dijk, 67′ Szoboszlai |
Note: Ammoniti Calabria, Fofana e il tecnico Fonseca | Note: Ammoniti MacAllister, Konaté |
Arbitro: Eskås (Norvegia)
Assistenti: Ergan – Bashevkin
IV uomo: Hagenes
Var: Dankert
Avar: Dingert
Il Milan esce sconfitto dal match interno contro il Liverpool. La gara di esordio in Champions League si era messa bene con il vantaggio siglato da Pulisic dopo 3′ ma con il passar dei minuti la squadra inglese ha preso il sopravvento raggiungendo il pareggio con una deviazione di testa di Konaté, complice un errore in uscita di Maignan, poi nel finale di tempo ha raddoppiato con un gol fotocopia siglato da van Dijk e a metà ripresa ha messo in archivio la gara con il tocco vincente di Szoboszlai.
Il Diavolo esce ridimensionato dal confronto con i Reds, il poker al Venezia aveva risollevato il morale di una squadra che stenta a trovare una propria identità. Morata è stato abbandonato a se stesso, inutile gettare la croce sui soliti Leao e Theo Hernandez che non hanno certo brillato ma stasera è mancato il collettivo.
La squadra è apparsa sfilacciata, non ha mai dato la sensazione di poter prendere il comando delle operazioni e alla vigilia del derby le indicazioni emerse non lasciano dormire sonni tranquilli ai tifosi. Allison non è mai stato chiamato in causa, non ha effettuato un solo intervento e questo la dice lunga sulla brutta serata di Reijnders e compagni.
All’intervallo Milan sotto di una rete
Nel Milan torna Calabria dal primo minuto così come parte titolare Alvaro Morata. Tra i Reds indisponibile Elliot mentre recupera Mac Allister che gioca dall’inizio. S’infiamma subito San Siro che dopo 3′ di gioco esplode per il vantaggio del Diavolo. Lancio di Maignan per Morata che dall’altezza del dischetto di centrocampo fa sponda per Pulisic, galoppata solitaria dell’americano che batte Allison con un rasoterra sul palo alla destra del portiere.
Non si fa attendere la replica del Liverpool che al 16′ va a un passo dal pareggio con Salah, ma il tiro dell’egiziano si stampa sulla parte centrale della traversa. È un match godibile, alza la pressione la squadra di Slot che al 23′ perviene al pareggio con un colpo di testa di Konaté sull’uscita maldestra di Maignan.
La rete galvanizza gli ospiti, al 27′ Diogo Jota a tu per tu con Maignan calcia sull’esterno della rete e alla mezz’ora dopo una respinta del portiere francese sul destro di Gakpo Salah centra la seconda traversa della serata. È in difficoltà il Milan, il Liverpool domina sulle fasce e attacca bene la profondità. Il Diavolo subisce il gioco degli ospiti e al 42′ soccombe per la seconda volta. Azione fotocopia di quella che ha portato al pareggio gli ospiti con il pallone che spiove al centro dell’area, van Dijk prende il tempo a Reijnders e di testa incorna alle spalle di Maignan.
Il Milan non reagisce, forte contestazione della Curva Sud
Già dolorante nei primi 45′ prima per un problema muscolare, poi alla caviglia, al 46′ Maignan salva su Diogo Jota ma Tomori gli frana addosso e il numero uno deve abbandonare il campo. Al suo posto entra il 19enne Torriani che bene ha fatto durante la tournée americana.
È sempre la squadra inglese a comandare il gioco, al 65′ il rasoterra sinistro di Tsimikas lambisce il palo alla sinistra di Torriani. La manovra dei rossoneri è confusa, la squadra si scopre è al 67′ Szoboszlai di piatto destro arrotonda il punteggio.
Fonseca manda in campo Abraham per Loftus-Cheek, è un 4-4-2 quello del Diavolo che non riesce a scuotersi e a innescare sulle fasce Pulisic e Leao. Nel finale entra anche Okafor ma la musica non cambia. San Siro si svuota ben prima che la partita termini, l’arbitro concede sei minuti di recupero durante i quali la Curva Sud invita la squadra a tirare fuori gli attributi.
Si chiude con il palo colpito da Leao ma i fischi assordanti di San Siro sono più che eloquenti.