Dopo circa un anno dall’inizio della diffusione del corona virus 19 in Italia, mi piace fare un riassunto dei risultati che si sono ottenuti in seguito a questo fatto, e dei comportamenti dei vari attori di questa triste vicenda.
Questa crisi sanitaria si è inserita con prepotenza in una situazione generale di forte tensione su diversi fronti, destabilizzando i già fragili equilibri. La situazione politica non era particolarmente tranquilla, con stati come quelli europei ingabbiati da venti anni in un sistema finanziario soffocante che non solo non trova gli adeguati equilibri tra le aspettative delle nazioni aderenti, ma accentrando tutto a Bruxelles ha tolto la capacità di gestione finanziaria a molti paesi membri.
Le alleanze politiche e militari sono rimaste di competenza dei singoli stati, provocando lotte interne e prevaricazioni. Non per niente molti di essi non hanno aderito completamente alla politica monetaria dell’euro, nè a perdere la loro Banca Centrale. La presenza di una Banca Centrale Nazionale è il solo fattore che permette una politica finanziaria indipendente e quindi libera da ordini esterni . Gli inglesi, pur di riottenere questa libertà, con Brexit si sono staccati dall’euro riguadagnano la loro indipendenza finanziaria. I dirigenti di molti altri stati, sia per ignoranza che per collusione con i poteri forti esterni, non hanno scelto questa strada. Rimanendo nel sistema si richiedono all’Europa in prestito fondi; che essi stessi avevano prima versato, ma vincolando la loro destinazione ad un placet europeo. Come risultato si sono allungati i tempi di finanziamento ed è diminuita la libertà di decisione sulla loro destinazione . Le singole politiche monetarie coinvolte hanno così subito un’ulteriore perdita di indipendenza.
Altro motivo di preoccupazione è la non risolta guerra commerciale Usa – Cina che vede il resto del mondo coagularsi con uno o con l’altro contendente, secondo i casi e la convenienza politica. In questo conflitto, perché di questo si tratta, vengono usati molti mezzi per piegare gli avversari tanto che alcuni hanno persino visto la diffusione dello stesso Covid 19 come una sorta di guerra batteriologica scatenata apposta. Altri strumenti utilizzati sono la pressione degli immigrati clandestini in alcuni specifici luoghi, i conflitti sociali tra le diverse etnie spesso alimentati dalla presenza di giacimenti di minerali caduti in mani di diverse multinazionali, le dispute religiose. L’Africa, il Sud America, il Medio Oriente e molte regioni dell’Asia sono devastate da questa tipologia di conflitti spesso destinati a perpetuarsi per lungo tempo. Del resto, governi giovani ed inesperti, grandi ricchezze minerarie da sfruttare, potenti finanziarie straniere, capi di governo avidi di ricchezze e conflitti tribali sono gli ingredienti adatti per scatenare questi eventi. Come esempio vorrei citare il comportamento dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità che dovrebbe essere “super partes”, ma viene pesantemente sponsorizzata da privati esterni che ne determinano i comportamenti. Ed in più per evitare le conseguenze derivanti dalle sue eventuali indicazioni errate chiede per i suoi dipendenti una sorta di stato di extra territorialità che li protegga da conseguenze penali derivanti dalle loro azioni.
Stefano Cozzaglio