Proseguono le proteste di Ettore Fusco contro l’impiego degli autovelox sulle strade provinciali per fare cassa. A farne le spese, questa volta, con quelle telecamere che il consigliere metropolitano della Lega definisce trappole, sono proprio i cittadini di Opera e le località sull’asse della Valtidone ex ss 412.
“E così Città metropolitana attiva gli autovelox a Opera dopo avere acceso qualche lampione di quelli che aspettavamo da anni – tuona Fusco – sperando che restino almeno accesi fino alla prossima pioggia. Ma dove sono le barriere antirumore? E la segnaletica idonea? E il ponte pedonale di Noverasco? E quello ciclopedonale che procede con una lentezza irritante? E l’asfalto ammalorato? E la riclassificazione per consentire agli scooter di viaggiare da Opera a Milano?”
Tante sono le domande di Fusco che per anni, da sindaco, si è battuto per questo tratto di strada che, in effetti, era l’unico illuminato, a due corsie e con un fondo dignitoso; ma prima di pensare a strumenti per fare cassa, ha spiegato il consigliere di palazzo Isimbardi, “bisogna essere sicuri che la strada abbia tutto ciò che occorre per soddisfare le esigenze di chi deve percorrerla”.
“Anzi – aggiunge Fusco – questi strumenti per fare soldi teneteli a Milano dove Sala ha riempito di trappole la Città ottenendo il primato europeo di sanzioni elevate agli automobilisti ‘limoni… da spremere’!”
Così dalla mezzanotte del 19 ottobre, gli impianti saranno attivi, come comunica Città metropolitana, ma solo nella fascia oraria notturna dalle 22 al 6 del mattino seguente.
“Complimenti anche per questa trovata – conclude Fusco – così compenseranno le poche sanzioni che perderanno di giorno, con gli apparecchi spenti ma fingendosi magnanimi mentre invece il traffico non consente velocità elevate e quindi sanzioni, con l’aumento del 30% previsto per le sanzioni notturne. Mai vista una cosa del genere!”