L’altro 11 settembre. Ricordare e saper distinguere

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11 settembre
Il tavolo dei relatori, da sinistra il deputato Emanuele Fiano, la promotrice dell'incontro Dijana Pavlovic, il direttore della Casa della Cultura di Milano Ferruccio Capelli, il presidente Anpi provinciale Milano Roberto Cenati e il segretario Uil Lombardia Danilo Margaritella.

Concomitanze storiche che fanno dell’11 settembre il giorno in cui è giusto mobilitarsi, confrontarsi e ricordare, contro il fascismo e i fascismi, per rifiutare revisionismi interessati e giustificazionismi non tollerabili come sottolineato da tutti i partecipanti all’evento organizzato presso la Casa della Cultura di Milano.

  • 11 settembre 1940: su ordine del capo della polizia fascista cominciano i rastrellamenti dei Rom e Sinti Italiani.
  • 11 settembre 1973: un colpo di stato militare di matrice fascista rovescia il legittimo governo del socialista Salvador Allende.
  • 11 settembre 2001: il terrorismo fascioislamista distrugge le Torri Gemelle a New York, provocando migliaia di morti.

Si è tenuto così ieri un incontro Nonaziday per ricordare la storia e far si che non rappresenti un freddo monumento ma una lezione per il futuro.

“Come metteva in guardia Bertold Brecht all’indomani della sconfitta del nazismo – ha evidenziato Dijana Pavlovic portavoce Kethane Rom e Sinti per l’Italia – il ventre della bestia immonda è ancora fecondo”.

Ed è proprio così. Sottovalutare o, peggio, negare il peso e il pericolo del riproporsi più o meno apertamente di idee e comportamenti nazifascisti, è un grave errore.

“Il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo, fino alle ultime follie ‘novax’ e complottiste ne sono il segno tangibile – prosegue la Pavlovic –. Per questo è grave e intollerabile che queste questioni vengano banalizzate e schernite. Ho proposto questa iniziativa contro tutti i fascismi, che mi auguro diventi un appuntamento fisso, perché il pericolo è concreto e attuale, come noi Rom e Sinti sappiamo purtroppo molto bene, essendo tra i bersagli preferiti dei neo nazifascisti”.

“A quest’iniziativa – ha commentato il deputato Emanuele Fiano – ho voluto portare l’esperienza di chi come me da anni combatte contro la risorgenza del pensiero neofascista e l’aumento dell’indifferenza a questo fenomeno. Sono due aspetti paralleli. In tutta Europa, affiancati da alcune delle forze populiste ha ripreso vigore il pensiero neofascista, e contemporaneamente si moltiplical’indifferenza per decine di episodi di razzismo, discriminazione, antisemitismo, antiziganismo, violenza e falsificazione della storia”.

Presente anche il segretario Uil Lombardia Danilo Margaritella che ha sottolineato la grave questione degli infiltrati estremisti neonazisti nelle file delle manifestazioni. “Lo vediamo nei quartieri dove con un’idea sbagliata di sicurezza si manipolano le persone a scendere in piazza, lo vediamo sul lavoro dove i poteri delle destre mascherate sotto la veste dell’impresa si arrogano il diritto di decidere per i lavoratori. Proprio dal mondo del lavoro e del sindacato partì la protesta che portò alla fine dell’occupazione nazifascista. Il sindacato è stato spina dorsale della fondazione della repubblica e della nascita dei diritti e lo sarà oggi come domani”.

“Considero l’iniziativa promossa sull’11 settembre – ha dichiarato Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale Milano – di grande importanza per il ripresentarsi di una sempre più pericolosa deriva razzista, xenofoba, antisemita e per il manifestarsi di un inquietante clima di violenza, di discriminazione, di intolleranza. A 76 anni dalla Liberazione la pregiudiziale antifascista dovrebbe essere implicita per chi si candida a guidare Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza”.

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