Prosegue la campagna vaccinale anti Covid-19 rivolta in questa prima fase ai cittadini con più di 80 anni di età. Il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti, esprime chiaramente la sua posizione ed esorta gli anziani a prenotare la vaccinazione per proteggersi dal virus e vivere quindi più tranquillamente questo periodo.
“La vaccinazione è uno strumento importantissimo per prevenire ulteriori contagi e una barriera di difesa per tutti – dichiara il sindaco Ferretti – esorto quindi le persone anziane, che più di altre possono essere a rischio, a vaccinarsi. Dobbiamo superare la disinformazione e l’incertezza che si sono diffusi negli ultimi giorni anche in relazione alle possibili varianti del virus, in questo momento occorre una prova di responsabilità. Il vaccino è l’unica arma che abbiamo per contrastare davvero la pandemia – continua il primo cittadino – nel rispetto dell’ordine di priorità fissato dall’autorità sanitaria invito tutti a vaccinarsi e confido che ancora una volta i nostri concittadini daranno prova di grande senso civico. Nel frattempo chiedo di rispettare ancora più fermamente le norme igienico-sanitarie e le distanze sociali per riuscire finalmente a debellare il virus”.
Il Comune di Rozzano fornirà ogni utile supporto logistico nel rispetto delle indicazioni della Regione Lombardia e delle autorità sanitarie per lo svolgimento della campagna vaccinale.
La prima fase della campagna appena avviata richiede l’utilizzo dei vaccini Pfizer e Moderna. E’ rivolta alle persone con età superiore agli 80 anni e sarà successivamente destinata ad altre categorie della popolazione, alle persone più fragili o con patologie croniche.
ATS spiega che le caratteristiche di questi vaccini hanno portato a selezionare prioritariamente solo alcuni centri organizzati per garantire tutte le fasi del processo vaccinale come lo scongelamento e la diluizione e preparazione delle dosi per la somministrazione. Si tratta di centri strutturati anche in modo da garantire sicurezza e volumi sufficienti di attività tali da evitare lo spreco di dosi.
Per questa prima fase ATS ha individuato un numero di centri vaccinali compatibili dal punto di vista organizzativo e gestionale per gestire le dosi di vaccino attualmente disponibili per queste categorie. Successivamente il numero di centri vaccinali potrà essere incrementato, mantenendo comunque un equilibrio fra diffusione sul territorio e necessità di mantenere una certa concentrazione dell’attività.