A dare l’annuncio sul latte è il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Dopo mesi di trattative ed estenuanti tavoli di confronto il ministero e le organizzazioni di categoria hanno raggiunto un’intesa che soddisfa entrambe le parti.
“Ho appena sottoscritto il protocollo di intesa per il sostegno alla filiera lattiero-casearia. Un risultato reso possibile dallo sforzo di tutte le parti che compongono la filiera: produttori, trasformatori e distributori. È un passo fondamentale, perché tutela le nostre eccellenze del settore, messe sotto pressione da margini sempre più esigui dovuti alla crescita dei costi delle materie prime. L’accordo prevede la costituzione di un Tavolo tecnico per discutere le misure per fronteggiare l’emergenza e affrontare i problemi strutturali della filiera”.

La filiera vale 16 miliardi di euro e occupa più di 100mila persone
“È stato raggiunto un primo importante risultato – ha detto il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – finalmente si inizia a recuperare un assetto più equilibrato della filiera, che vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100.000 persone. Non dimentichiamo che l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia nel corso del 2021 sta mettendo a dura prova il settore lattiero-caseario e non solo, e che la tenuta delle imprese ha ricadute positive in termini di reddito e coesione sociale”.

Il premio viene riversato integralmente agli allevatori
L‘accordo, valido fino al 31 marzo 2022, prevede che la Grande Distribuzione Organizzata si impegni affinché vengano valorizzati e si incrementino gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt e formaggi freschi e semi stagionati, tutti da latte 100% italiano, riconoscendo un premio “emergenza stalle” alle imprese della trasformazione, che viene poi riversato integralmente agli allevatori: fino a 3 centesimi di euro al litro di latte.
Le imprese di trasformazione, incluse le cooperative, si impegnano altresì a riconoscere agli allevatori fornitori un premio aggiuntivo sino a 1 centesimo di euro al litro di latte. Il tutto entro la soglia fissata di 0,41 euro/litro alla stalla (iva esclusa) per il latte conferito in Regione Lombardia, senza tuttavia diminuire quanto già riconosciuto.
Si recuperano risorse perse nei lunghi mesi di pandemia
“Ritengo che il lavoro di Confagricoltura sia stato premiato – ha affermato Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia – e finalmente il lavoro quotidiano dei nostri allevatori vedrà un riconoscimento economico non inferiore a 41 centesimi al litro in un contesto economico ancora complesso a causa della pandemia. I nostri allevatori recupereranno le risorse perse in questi lunghi mesi in un contesto più equilibrato all’interno della filiera per il bene di tutto il settore primario”.
Un po’ di serenità per le aziende agricole della Lombardia
Esprime soddisfazione per l’accordo sottoscritto Walter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia, territorio che conta oltre 1.300 stalle già messe a dura prova durante l’anno dall’aumento dei costi di produzione delle materie prime, dei foraggi e dell’energia elettrica.
“Una buona notizia, tanto attesa, che porta un po’ di serenità ed equilibrio all’interno delle nostre aziende agricole. La filiera lattiero-casearia italiana ha accolto la proposta di Coldiretti – che ha visto in prima fila il presidente nazionale Ettore Prandini – per un aumento di 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla senza nessun effetto sul consumatore finale”.
Foto di copertina: Mihail Macri