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Lavoro in Lombardia: l’uscita dalla crisi passa dai contratti di lavoro a termine

In ripresa il mercato del lavoro nel II trimestre. Crescono i contatti a tempo determinato: +48mila.

Secondo i dati Inps pubblicati nell’Osservatorio sul Precariato, nel secondo trimestre 2021 il numero di contratti di lavoro attivati in Lombardia nel settore privato è pari 334 mila: quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il mercato del lavoro era stato sostanzialmente congelato dalla situazione di emergenza sanitaria, e non lontano dai livelli del 2019 (351 mila).

In aumento le cessazioni di lavoro che restano lontane dai livelli pre-crisi

Le cessazioni – 264 mila movimenti in tutto – nonostante la significativa crescita (+38,5%) risultano tutt’ora lontane dai livelli pre-crisi, anche per via delle limitazioni ancora in essere sui licenziamenti nel primo semestre dell’anno. Il risultato è un saldo decisamente positivo (+70 mila posizioni) e in miglioramento sia rispetto al valore registrato un anno fa (-19 mila) sia a quello, pur positivo, del 2019 (+39 mila). 

Dal report realizzato da Unioncamere Lombardia sull’andamento del mercato del lavoro in Lombardia nel II trimestre emerge una ripresa del mercato del lavoro nella regione, anche se la graduale uscita dalla crisi passa dai contratti a tempo determinato.

La variazione annua è stimabile in 96mila unità in più

Lavoro Lombardia

Il contributo principale – è scritto nel documento – proviene dai contratti a termine (+48 mila posizioni), ma saldi positivi si registrano anche per i rapporti di lavoro stagionali (+14 mila), in somministrazione (+12 mila) e intermittenti (+11 mila), mentre si conferma la dinamica negativa delle posizioni a tempo indeterminato (-19 mila).

Nel complesso, su base annua la variazione delle posizioni lavorative è stimabile in 96 mila unità in più, dato che rafforza la lieve crescita registrata nei primi tre mesi dell’anno (+9 mila) dopo le perdite occupazionali dei trimestri precedenti.

Si conferma il processo di lento riassorbimento della Cassa Integrazione

In miglioramento anche il quadro relativo alle ore di Cassa integrazione autorizzate, in evidente diminuzione rispetto al picco raggiunto lo scorso anno (-59,9% considerando anche quelle autorizzate nei Fondi di Solidarietà). Il dato è in calo anche in confronto ai livelli dei primi tre mesi dell’anno (-9,2%) e si conferma quindi il processo di lento riassorbimento della Cassa Integrazione, che rimane tuttavia su livelli storicamente molto elevati.

Calano i Fondi di Solidarietà: -50% rispetto al II trimestre 2020

I Fondi di Solidarietà, nati nel 2015 per fornire protezione ai settori non coperti dalla normativa in tema di integrazione salariale, hanno registrato l’autorizzazione di 83 milioni di ore, con un calo del 50% rispetto al secondo trimestre 2020.

“L’occupazione in Lombardia si sta riprendendo e il percorso di uscita dalla crisi appare evidente nel primo semestre dell’anno. – dichiara Gian Domenico AuricchioPresidente di Unioncamere Lombardia. Le imprese però sono ancora caute nelle assunzioni a tempo indeterminato e i riflessi positivi della ripresa sono prevalentemente concentrati nelle nuove assunzioni a tempo determinato, nei contratti di somministrazione e in altre forme di lavoro meno impegnative nel medio e lungo termine.”

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