LAZIO 0 | MILAN 1 |
(4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Vecino (79′ Cataldi), Luis Alberto (60′ Hjsay); Zaccagni (66′ Isaksen), Castellanos (60′ Immobile), Felipe Anderson | (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (64′ Calabria), Kjaer (81′ Tomori), Gabbia (81′ Thiaw), Theo Hernandez; Adli (71′ Okafor), Bennacer (64′ Reijnders); Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud |
Allenatore: Sarri | Allenatore: Pioli |
Marcatori: | Marcatori: 88′ Okafor |
Note: Ammoniti Immobile, Sarri. Espulsi Pellegrini per somma di ammonizioni, Marusic e Guendouzi | Note: Ammoniti Florenzi, Gabbia, Adli, Theo Hernandez, Leao, Pulisic |
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Assistenti: Meli – Alassio
IV uomo: Sacchi
Var: Di Paolo
Avar: Aureliano
Il Milan passa all’Olimpico nel finale grazie a un gol di Okafor, giustiziere della Lazio anche nella gara d’andata. Tre punti che proiettano i rossoneri a un punto dalla Juventus, impegnata domenica sera a Napoli, e che tengono a distanza di sicurezza la rivelazione Bologna.
Dopo un primo tempo nel quale ha sofferto il pressing della Lazio il Diavolo è salito di tono nella ripresa, impegnando Provedel in un paio di circostanze prima di segnare il gol vittoria all’88’. Pessima la direzione di gara di Di Bello, l’arbitro ha perso il controllo del match estraendo sei cartellini gialli nei confronti dei rossoneri e cacciando dal campo tre giocatori di casa con l’ultima espulsione, quella di Guendouzi, che è apparsa esagerata.
“Io e Ibra non siamo soddisfatti di non essere primi, il Milan deve evolversi. Valuteremo dei cambiamenti”. Così si era espresso Gerry Cardinale, proprietario rossonero alla vigilia del match dell’Olimpico. Il numero 1 di RedBird ha sgomberato il campo dagli equivoci, sottolineando il ruolo di Ibrahimovic in seno alla società. “Ibra è il mio sostituto a Milano quando sono negli Stati Uniti, tutte le squadre vincenti hanno una figura come lui al proprio interno”.
Non certo una buona notizia per Pioli, con lo svedese i rapporti non sono idilliaci e la vittoria dell’Olimpico difficilmente farà cambiare idea alla dirigenza rossonera, orientata a sostituire l’uomo al timone della squadra con Conte in pole position.
Preme la Lazio, il Milan non soffre
Il Milan per proteggere la terza posizione, la Lazio per non perdere il treno che porta in Champions League. Non mancano le motivazioni nel big match dell’Olimpico con i padroni di casa che approcciano meglio alla gara.
Angolo di Luis Alberto al 7′, la spizzata di Felipe Anderson diventa un assist per Vecino che di sinistro manda incredibilmente sul fondo. Lazio attenta e determinata, al 10′ ci prova Zaccagni da fuori, Maignan blocca la conclusione centrale del biancoceleste.
Incomprensione clamorosa tra Florenzi e Maignan al 12′, il portiere scivola sul terreno bagnato e travolge Castellanos con Di Bello che lascia correre considerando lo scontro alla stregua di un normale contatto di gioco. I rossoneri subiscono passivamente il pressing della Lazio, la squadra di Sarri arriva sempre prima sul pallone.
Si fa vedere il Diavolo al 21′ con un calcio di punizione di Florenzi murato dalla barriera e al 36′ con Pulisic che calcia in curva, la Lazio risponde con un rasoterra di Luis Alberto bloccato in due tempi da Maignan.
Okafor regala i tre punti al Diavolo
Nella ripresa il Milan entra sul terreno di gioco con un approccio diverso, Pioli alza la linea di centrocampo e la squadra si propone con continuità in avanti. Al 53′ Giroud ci prova col sinistro, il pallone sorvola la traversa ma al 58′ arriva il primo degli episodi che muta il volto della gara con l’espulsione di Pellegrini per somma di ammonizioni.
I rossoneri capiscono che è il momento di cambiare ritmo, entrano Reijnders e Calabria e al 71′ Adli lascia il posto a Okafor. La mossa rivitalizza la prima linea e la partita si accende a un quarto d’ora dal termine. Al 74′ prodezza di Provedel sul tiro ravvicinato di Loftus-Cheek, sul ribaltamento di fronte è Immobile a divorarsi il vantaggio mandando sul fondo a un paio di metri dalla porta e al 76′ Leao va in gol ma la rete è annullata dopo il controllo Var per posizione di fuorigioco del portoghese.
C’è l’impressione di averne in più, la Lazio è in debito d’ossigeno e al 88′, al termine di un batti e ribatti nell’area biancoceleste Okafor è lesto a depositare in porta il gol vittoria.
La Lazio si getta in avanti e al 91′ il diagonale di Immobile sibila il palo alla destra di Maignan, poi entra in scena di Bello che espelle Marusic, reo di aver pronunciato qualche epiteto nei suoi confronti mentre appare eccessivo il cartellino rosso sventolato a Guendouzi.
Dopo il triplice fischio la tensione accumulata sul rettangolo di gioco alimenta la zuffa che coinvolge i giocatori della due squadre.