Attore di tv, cinema e teatro, Luca Argentero esordisce in libreria con un romanzo contemporaneo e accattivante. Edito da Mondadori, in 192 pagine dense di dialoghi e flussi di coscienza, “Disdici tutti i miei impegni” è la storia del quarantenne romano Fabio Resti, un imprenditore che traffica nel settore degli eventi aziendali, un uomo dalla vita scintillante quanto discutibile.
Il romanzo è scritto in prima persona e rivela, fin dalla prima pagina, i pensieri del protagonista.
A Roma è mattina. Fabio Resti è nella sua auto, imbottigliato nel traffico della Capitale. “Solo chi ha vissuto a Roma conosce il ruolo che riveste il Grande Raccordo Anulare nella vita dei romani”, esordisce. Luca Argentero con divertita irriverenza svela luci ed ombre della Roma capitale. Alla guida di una Smart, “veicolo ufficiale dell’uomo d’affari romano”, Fabio Resti è appena atterrato a Fiumicino, dopo “un’orgasmica serata” a Milano. Nessun desiderio di famiglia all’orizzonte: è soddisfatto della “non-relazione con Cecilia ventisei anni, Miss Sabaudia 2008”.
Ma qualcosa sta per accadere nella sua bella vita. Mentre è “concentrato su un doppio sorpasso azzardatissimo, il telefono inizia a squillare. È Cecilia”. Inizia il primo serrato dialogo del libro. Cecilia sta per dargli una notizia che gli stravolgerà la vita. “Pronto, amò … me senti?”; “Amò, m’hanno citofonato delle guardie che te cercavano …”; “Sì, quelli vestiti de grigio … com’è che si chiamano …?”. Poco dopo il telefono di Fabio squilla di nuovo, ed è il Maresciallo Belfiore. Si incontrano nel parcheggio “davanti al cavallo della Rai”.
Fabio Resti, che ha un cognome che strizza l’occhio alla parola “arresti”, scopre di essere agli arresti domiciliari. Salito nella macchina dei finanzieri, “dietro come nella migliore tradizione cinematografica”, pensa: “nessuno si sta accorgendo di quello che mi succede. La vita scorre indifferente e io dovrei essere da un’altra parte”. Fabio Resti si sente dire di non utilizzare più il telefono. Invece usa “furtivamente il cellulare dietro il sedile del guidatore”. Scrive all’ assistente Elena: “Causa gravi motivi disdici tutti i miei impegni. Fab”.
Il luogo in cui Fabio Resti trascorrerà i domiciliari è la casa dei genitori. Le sue giornate scorreranno rinchiuso nella stanzetta di quando aveva quindici anni. “Disdici tutti i miei impegni” è un romanzo fresco e moderno sulla generazione dei quarantenni, sui loro ideali e i loro non-ideali. “È un colpo durissimo, ma anche l’inizio di una piccola, personale rivoluzione”.
Gli anziani genitori e una misteriosa vicina di casa, insieme agli avvocati, saranno per molto tempo l’unica compagnia dell’affarista Fabio Resti, agli arresti domiciliari tra le lungaggini della giustizia. Richiuso nella sua vecchia cameretta da adolescente, il protagonista di “Disdici tutti i miei impegni” avrà molto tempo per riflettere.
Antonella Casaburi