Oro per Massimo Stano
L’Italia ha raggiunto quota 35 medaglie, eguagliato il bottino di Atlanta 1996, a -1 dal record storico di Roma 1960 e Los Angeles 1932.
Massimo Stano è medaglia d’oro nella 20 km di marcia, la settima della spedizione azzurra! L’azzurro attacca e domina i due giapponesi Ikeda e Yamanishi ed è trionfo olimpico! Con Stano l’Italia arriva a tre medaglie d’oro nell’atletica leggera. Non succedeva da Los Angeles 1984 (Andrei, Dorio e Cova).
“Me lo sentivo quest’oro, non c’è due senza tre! Le medaglie di Jacobs e Tamberi mi hanno dato una spinta in più, il ringraziamento va anche a loro” ha detto Scano, originario di Grumo Appula (Bari), a Fidal.it
“Mi ripetevo in testa di essere il migliore. Un mese e mezzo fa ho avuto un’infiammazione al bicipite, quindi abbiamo dovuto frenare un po’ con gli allenamenti. Per compensare quello che non ho guadagnato con il lavoro, ho dovuto lavorare a livello mentale. Questa strategia mi ha dato fiducia”.
Straordinario Manfredi Rizza, l’oro sfuma per 45 millesimi!
Il pavese Manfredi Rizza ha vinto la medaglia d’argento nella canoa K1 200. Rizza, 30 anni, laureato in ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie, atleta della Canottieri Ticino e primo aviere dell’Aeronautica, sulle acque del Sea Forest Waterway si è piazzato alle spalle dell’ungherese Sandor Totka e ha preceduto il britannico Liam Heath, campione uscente della specialità. Un finale di gara al fotofinish, solo 45 millesimi hanno negato all’atleta di Pavia la gioia di salire sul gradino più alto del podio. La finale del K1 200, la prova sprint della canoa, una sfida massacrante in cui intensità, ritmo e resistenza devono coesistere, avrebbe potuto perfino regalargli qualcosa di più. “Ho tenuto duro, purtroppo c’era qualcuno più duro di me. Sono contento ma con un po’ di amaro in bocca per quei centesimi”, ha detto il pagaiatore azzurro a Gazzetta.it. “Questo è lo sport, questa è la nostra distanza e si gioca in attimi. Sono assolutamente contento, ho dato il 100%. Questa medaglia parte dal sesto posto dei Rio 2016, finita quella gara la mia testa era già qui e ho promesso a me stesso che avrei lavorato più duramente possibile per arrivarci. Aver raggiunto questo traguardo mi gratifica perché so che non sempre le cose vanno come si pensa. Sono fiero di me e delle persone che hanno lavorato con me”. Rizza ha combattuto anche contro il Covid curato dalla mamma, Serena, ematologo al Policlinico San Matteo.
“Una medaglia che ci meritavamo, siamo riusciti a mettere nelle migliori condizioni tutti quanti. Un grande lavoro di squadra”, ha commentato il Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio. “Complimenti a Manfredi e al tecnico federale Stefano Loddo che hanno scelto un percorso, a noi sposato, che li ha premiati. Questa medaglia ci deve far capire che dobbiamo essere sempre più squadra e dobbiamo stare insieme, perché mancano solo due anni a Parigi”.
Paltrinieri vince la terza medaglia olimpica
Gregorio Paltrinieri ha compiuto un’altra impresa. L’azzurro ha conquistato il bronzo nella 10 km di fondo Una medaglia storica, nessun italiano in campo maschile aveva mai vinto un titolo. Il nuotatore di Carpi è stato preceduto da Rasovszky, medaglia d’argento mentre l’oro è andato al tedesco Wellbrock.
“Ho voluto questo bronzo a tutti i costi, perché queste Olimpiadi non mi avevano ancora appagato del tutto: adesso sì. Il quarto posto nei 1500 è stata una brutta botta. Vado via comunque con il sorriso, perché più di così era impossibile. Questa medaglia è una delle più sofferte della mia carriera, ma me la sono meritata, perché nonostante una condizione difficile non ho mollato. Sono contento di aver combattuto e di aver dato il massimo – prosegue Paltrineri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – fosse per me ci riproverei anche la settimana prossima. Adesso ho tre medaglie olimpiche in tre discipline differenti (800, 1500 e 10 km) ed è bello anche questo”. (fonte: Federnuoto)
Viviani perde l’argento all’ultimo giro
Elia Viviani medaglia di bronzo nell’Omnium olimpico. Il ciclista veronese, campione alle Olimpiadi di Rio, ha fatto un’ottima gara chiudendo il percorso a 124 punti. L’oro è andato all’inglese Matthew Walls con 153 punti, argenti al neozelandese Stewart Campbell con 129.
“Mi dispiace aver perso l’argento all’ultimo giro ma ho dato tutto. Dopo lo scratch mi sono subito ripreso con l’eliminazione – ha dichiarato ai microfoni RAI. L’ho usata per reagire e per divertirmi. Sono salito sulla pista nell’ultima gara con la voglia di prendere una medaglia. So che era dura, ma alla fine sono dispiaciuto di aver perso l’argento all’ultimo giro. Le energie erano al lumicino, per tenere l’argento dovevo vincere l’ultimo sprint però avevo dato tutto prima. Guardando com’era partita la giornata abbiamo solo di che esultare, dopo un oro a Rio arriva questo bronzo che poteva essere argento… Se mi avessero detto prima delle Olimpiadi che avrei preso un bronzo avrei firmato subito. Partito male ma finito bene. Le motivazioni sono ancora più alte per sabato.”
È di Viviana Bottaro la prima medaglia olimpica italiana nel karate
Viviana Bottaro è medaglia di bronzo nel Karate, specialità “kate”. L’atleta genovese ha sconfitto la statunitense Sakura Kokumai. L’azzurra ha totalizzato 26.48 punti contro il 25.40 della sfidante. È stata lei la prima italiana della storia a qualificarsi ai Giochi Olimpici nel karate – il 14 febbraio 2020 – ed è lei a conquistare questa leggendaria medaglia di bronzo – la prima medaglia olimpica del karate italiano in assoluto – contro un’avversaria di altissimo livello.
Nel kate non c’è combattimento. Ciascun atleta è da solo sul tatami e si esibisce in tecniche di attacco, difesa e schivate valutate dai giurati. Domani toccherà a Luigi Busà (ore 10) nel kumite (-75 kg) e Mattia Busato (ore 3.20) nel kata mentre il 7 agosto sarà la volta di Silvia Semeraro (61 kg).
San Marino conquista il terzo titolo olimpico
Arriva dalla lotta la terza medaglia per San Marino. Myles Nazem Amine ha superato l’indiano Deepak Punia 4-2 nella finale per il bronzo.
Lotta libera, domani Chamizo in gara per il bronzo
Frank Chamizo è stato sconfitto in semifinale di lotta libera, categoria fino a 74kg dal bielorusso Mahamedkhabib Kadzimahamedau. L’italiano ha perso 9 a 7 e domani a mezzogiorno torna sulla materassina per difendere il bronzo vinto a Rio.
La staffetta azzurra maschile fa il record italiano e va in finale
La staffetta azzurra Patta, Jacobs, Desalu, Tortu ha concluso al terzo posto con 37”’95 – nuovo record italiano – e vola in finale.
Niente da fare per le azzurre Siragusa, Hooper, Bongiorni e Fontana che hanno anche loro stabilito il record italiano con il tempo di 42”’84 ma sono arrivate seste al traguardo. Va fuori anche la 4×400 femminile: Maria Benedicta Chigbolu, Rebecca Borga, Alice Mangioni e Petra Nardelli sono arrivate al 7° posto nella batteria, 13esime nella classifica finale complessiva.
Eliminate nella gara di salto in alto Elena Vallortigara, che non ha superato 1.95 e Alessia Trost, fermatasi a 1.93.
Jodoin di Maria non centra la finale della piattaforma
Eliminata Sarah Jodoin di Maria nella finale dalla piattaforma: la 21enne tuffatrice italocanadese ha chiuso quattordicesima con 294.00 punti. “Sono un po’ delusa perché la finale era alla mia portata. I punti delle altre non erano così alti. Sono comunque felicissima della mia prima Olimpiade e voglio ringraziare le società che mi sono state di supporto in questo periodo. Arriverò a Parigi più pronta: lo prometto”.
Jacobs sarà il portabandiera azzurro alla cerimonia di chiusura
Sarà la medaglia d’oro dei 100 metri, Marcell Jacobs, ha portare la bandiera italiana durante la cerimonia di chiusura dei Giochi di Tokyo. Lo ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò a Casa Italia.
Varie
Dopo il secondo giro si complica il cammino delle azzurre di golf. Giulia Molinaro ha recuperato cinque posizioni ma occupa il 49° posto, Lucrezia Colombotto Rosso è al 55° posto.
Dopo la prova di scherma Alice Sotero è quinta nel pentathlon moderno. Elena Micheli occupa la 19esima posizione.
Nel karate, Angelo Crescenzo è stato costretto al ritiro. L’azzurro ha abbandonato per infortunio dopo il primo combattimento del kumite contro il venezuelano Madera.
Niente finale per la coppia Beccaro-Burgo. I due canoisti sono arrivati quarti nella semifinale del K2 1000 metri.
Lasciano Tokyo anche i due azzurri dello skateboard, Alessandro Mazzara e Ivan Federico.
Giorno per giorno segnamo le medaglie vinte, guardiamo al programma del giorno successivo, teniamo i conti, convertiamo gli orari, diamo notizie e beviamo molto caffé.
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