In Lombardia integrazioni tariffarie tra vettori, semplificazione delle tariffe; coordinamento tra operatori del TPL, decision makers, mobility manager di area e aziendali per migliorare e razionalizzare dove serve l’offerta di trasporto; risorse pubbliche anche per l’acquisto di mezzi elettrici o ibridi elettrici per i servizi negli ambiti suburbani ed extraurbani; realizzazione dei potenziamenti ferroviari previsti per le connessioni agli aeroporti.
Sono alcune delle proposte di Assolombarda per dar vita a un sistema efficiente, competitivo e sostenibile del Trasporto pubblico locale (TPL). Un processo di transizione e innovazione tecnologica per una mobilità sostenibile in Lombardia e nel Paese.
Nel suo position paper Assolombarda individua tre driver per raggiungere questi obiettivi. Primo fra tutti la costruzione e lo sviluppo di una filiera per l’innovazione tecnologica dei mezzi di trasporto, a oggi pressoché assente.
Altro driver strategico è, a supporto dei servizi di mobilità, il potenziamento delle infrastrutture fisiche, ma soprattutto di quelle digitali per migliorare l’accessibilità ai servizi di Trasporto pubblico locale.
Infine, è fondamentale un adeguamento del quadro normativo di riferimento per l’operatività delle imprese del settore.

Lombardia: è necessario aumentare le quote di trasporto sostenibili
Da una recente analisi risulta che 10% di shift modale possa togliere dalle strade delle provincie di Milano, Monza Brianza, Pavia e Lodi circa 350.000 auto, entro il 2026, pari a circa il 12% del parco mezzi attuale, con una riduzione di circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti cumulate nel periodo.
Ogni giorno 2,8 milioni di persone si muovono, in uscita e in entrata nella Città metropolitana di Milano, per motivi di studio o lavoro, un valore inferiore soltanto alla Città metropolitana di Roma (3,1 milioni di individui).
A Milano città si muovono in 1,7 milioni persone, mentre a Roma 2,5 milioni. Nel capoluogo meneghino la popolazione ‘dinamica’ supera del 120% la popolazione residente, mentre a Roma, Napoli e Torino il rapporto è intorno al 80-90%.
Le oltre 30 proposte contenute nel position paper di Assolombarda sul futuro del trasporto pubblico locale guardano alle più recenti politiche europee e nazionali sulla sostenibilità ambientale (passaggio ad alimentazioni alternative dei mezzi del TPL attraverso il rinnovo del parco veicoli), allo sviluppo infrastrutturale che riguarda il recupero e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture adeguandole agli standard più efficienti di sicurezza, velocità, capillarità e comfort e o shift modale.

Fidato: “Il TPL è un fattore di crescita per l’attrattività dei territori ”
“Nello sviluppo del trasporto pubblico, il PNRR rappresenta una leva strategica – ha affermato Alessandro Fidato, Presidente Gruppo Trasporti, Logistica e Infrastrutture Assolombarda – sia per favorire la transizione ecologica dei mezzi che per favorire lo shift modale”.
Tuttavia, al 2033 solo il 50% dei mezzi pubblici in Italia sarà nuovo – continua Fidato – e l’anzianità media passerà dagli attuali 12,3 anni a 14,4 anni contro i 7-8 anni dei principali Paesi europei. Il Trasporto pubblico locale rappresenta un asset strategico per lo sviluppo delle città e un fattore di crescita per l’attrattività dei nostri territori e del sistema economico tutto.
Una mobilità efficiente è fondamentale per permettere al territorio di funzionare e di svilupparsi, di attrarre persone e investimenti. Per realizzare le proposte è necessario però fare sistema: solo con un’azione complessiva e condivisa di tutti gli attori in gioco si può realmente incidere per affrontare i cambiamenti connessi alle nuove sfide che ci attendono, fra cui in primo luogo quella della transizione green”.