Succede a Paolo Gerardini. Il neoeletto entra di diritto anche nel Consiglio di Presidenza
Il Comitato Piccola Industria di Assolombarda ha eletto il suo nuovo Presidente per il quadriennio 2025 – 2029: si tratta di Mattia Macellari, che succede a Paolo Gerardini.
Nato a Milano, classe ‘78, Macellari è laureato in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Presidente di Assolombarda Servizi Spa, Macellari siede anche nel Consiglio di Amministrazione della Business School del Politecnico di Milano.
Già al vertice del Gruppo Giovani di Assolombarda, è stato anche vicepresidente di Piccola Industria Assolombarda con delega all’Innovazione Digitale, alla Transizione 4.0 e al Conferimento Tecnologico.
Il neopresidente si avvarrà di una squadra costituita dai vicepresidenti eletti – Mattia Adani, Valerio Berra, Lara Botta, Marco Grecchi e Leopoldo Longobardi – che opereranno in stretto contatto con i gruppi tecnici.
Macellari, che terrà le deleghe a “ESG” e “marketing associativo”, entra anche di diritto nel Consiglio di Presidenza di Assolombarda.
Macellari: “Le PMI sono il fulcro della nostra economia”
“Le piccole e medie imprese – ha dichiarato Macellari – sono il fulcro della nostra economia e la loro crescita è la condizione essenziale per favorire lo sviluppo di un tessuto produttivo, quello di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi, che rappresenta il 59% del Pil della regione e il 13,3% di quello nazionale. Per questa ragione, lavoreremo per facilitare la loro opera mettendole nella condizione di dischiudere le loro potenzialità”.
“Congratulazioni a Mattia Macellari per questo importante incarico e un ringraziamento particolare a Paolo Gerardini per l’ottimo lavoro svolto in questi anni – ha commentato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Le PMI, la spina dorsale della nostra economia, svolgono un ruolo fondamentale per tutte le filiere industriali.
Nel contesto geopolitico ed economico attuale, sono diverse le sfide e le questioni che si trovano di fronte: dalla transizione ecologica a quella digitale, senza dimenticare i temi della burocrazia, dell’accesso al credito e delle competenze. Supportarle con politiche industriali adeguate significa rafforzare l’intero sistema economico del Paese”.