MILAN 4 | VENEZIA 0 |
(4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Loftus-Cheek, Fofana (79′ Zeroli); Pulisic (79′ Chukwueze), Reijnders (64′ Okafor), Leao (64′ Morata); Abraham (74′ Musah) | (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Nicolussi Caviglia, Duncan (65′ Doumbia), Zampano (89′ Carboni); Oristanio (65′ Yeboah), Busio (79′ Andersen); Pohjanpalo (79′ Raimondo) |
Allenatore: Fonseca | Allenatore: Di Francesco |
Marcatori: 2′ Theo Hernandez, 17′ Gabbia, 25′ Pulisic (rig.), 29′ Abraham (rig.) | Marcatori: |
Note: Ammonito Gabbia | Note: Ammonito Schingtienne, Espulso per somma di ammonizioni Nicolussi Caviglia |
Arbitro: Di Marco di Ciampino
Assistenti: Del Giovane – Di Iorio
IV uomo: Marchetti
Var: Fabbri
Avar: Doveri
Con un poker in 25′ il Milan affonda il Venezia e conquista la prima vittoria in campionato. Il risultato parla chiaro, è stato un match monotematico con la gara che già dopo due minuti si è messa in discesa grazie alla rete di Theo Hernandez, poi il raddoppio di Gabbia al 17′ ha chiuso anzitempo i giochi.
Fonseca sorride, dopo le polemiche e le tante voci che si sono inseguite nei giorni scorsi il tecnico centra la prima vittoria sulla panchina rossonera.
L’imbarcata si è consumata prima della mezz’ora con i due penalty trasformati da Pulisic e Abraham. Con i tre punti in ghiaccio il Diavolo ha alzato il piede dall’acceleratore anche in vista del match di esordio in Champions League in programma martedì sera a San Siro contro il Liverpool, nel pomeriggio sconfitto clamorosamente ad Anfield dal Nottingham Forest (0-1).
Il Diavolo stravince e convince, quindi, ma la gara contro gli inglesi e il derby di domenica prossima sono test probanti, utili a indicare se la squadra di Fonseca ha imboccato la direzione giusta.
Il Milan cala il poker nel primo tempo
Nel Diavolo Reijnders agisce come trequartista mentre nella zona mediana del campo operano Loftus-Cheek e Fofana. Il Milan è alla ricerca della prima vittoria e dopo due giri di lancette la partita sorride all’undici di Fonseca.
Il gol del vantaggio nasce sull’asse Leao-Theo Hernandez, pregevole il tocco di tacco del portoghese che consente al transalpino di depositare in rete con un sinistro sul quale Joronen poteva fare meglio.
Il Venezia è sotto nel punteggio ma non nel morale e all’8′ replica con Pohjanpalo che spreca malamente da posizione favorevole. I lagunari provano a tenere alta la linea centrale ma ogni qualvolta i rossoneri affondano la retroguardia va in affanno e al 17′ sono già due le reti da recuperare.
Corner a rientrare di Pulisic, spizzata di Abraham e tocco di ginocchio vincente di Gabbia. Il Venezia cola a picco e nel giro di tre minuti scompare dai radar a seguito dei due rigori realizzati da Pulisic e Abraham, al suo primo gol in maglia rossonera.
Adesso testa al Liverpool e al derby
Nella ripresa non rallenta la spinta offensiva del Milan che ha una ottima chance al 49′ con Leao ma stavolta Joronen tiene la barra dritta e si oppone alla conclusione dell’esterno rossonero.
Di Francesco passa al 3-5-2 nell’intento di aumentare il traffico nella zona centrale del campo mentre con l’ingresso di Okafor e Morata Fonseca opta per il 4-4-2. Al 73′ i veneti realizzano il gol della bandiera con Zampano che infila Maignan sotto le gambe ma la rete viene annullata per un precedente fallo di Nicolussi Caviglia che costa il secondo giallo e la conseguente espulsione all’ex Juve.
Al 79′ c’è spazio anche per Kevin Zeroli, capitano della Primavera, tra i prospetti più interessanti del Diavolo. Il Milan fraseggia, il Venezia non vede l’ora che Di Marco fischi la fine del match che arriva dopo cinque minuti di recupero. Fa festa San Siro mentre i lagunari precipitano all’ultimo posto in classifica.