Il Milan espugna Bergamo e va in Champions

Doppietta di Kessie dal dischetto. Le due lombarde vanno in Champions League.

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(3-4-2-1): Gollini; Toloi (85’ Miranchuk), Romero, Dijmsiti; Maehle (79’ Pasalic), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (46’ Muriel), Malinovskyi; Zapata. (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Kessié, Bennacer (61 Krunic), Saelemaekers (79’ Dalot), Brahim (61’ Meité), Calhanoglu; Leao (79’ Mandzukic)
Marcatori: 43’ e 91′ Kessie (rig., rig.)
Allenatore: GasperiniAllenatore: Pioli

Arbitro: Mariani di Roma
Assistenti: Giallatini – Bindoni
Quarto Uomo: Doveri
VAR: Aureliano
Assistente VAR: Tolfo

Il Milan vince a Bergamo e ottiene il pass per la Champions League. L’undici di Pioli ottiene i tre punti senza eccesivi patemi, gestisce il vantaggio ottenuto grazie a un rigore realizzato da Kessie nel primo tempo e la chiude al 90’ grazie a un altro penalty, piazzandosi alle spalle dell’Inter.

Primo tempo a ritmi bassi

Partono forte i rossoneri con Saelemaekers che al 4’ conclude alto su bell’assist di Leao. Tre minuti più tardi Gollini anticipa Leao lanciato a rete e poco dopo il numero uno nerazzurro blocca senza affanni un traversone di Hernandez. L’Atalanta controlla le avanzate dei rossoneri e solo al 13’ si affaccia dalle parti di Donnarumma ma il tiro di Malinovskyi si spegne sul fondo. Al 18’ punizione battuta dall’ucraino, Dijmsiti svetta nell’area di rigore ma spedisce a lato. 

Primi venti minuti a ritmi bassi, il Milan sa che deve conquistare l’intera posta in palio ma non vuole lasciare spazi alle ripartenze degli orobici. Nella prima mezz’ora i due portieri non sono mai impegnati, gli attacchi hanno le polveri bagnate anche perché non serviti a dovere. 

Kessie infallibile dal dischetto

Al 43’ arriva l’episodio della svolta. Hernandez viene atterrato da Maehle e Mariani senza esitazione indica il dischetto. Kessie trasforma con un destro rasoterra alla destra di Gollini che rimane fermo al centro dei pali. Gasperini protesta con foga in disaccordo con la decisione arbitrale confermata dalla Var e il direttore di gara l’ammonisce. Si va negli spogliatoi con i rossoneri che al momento sono secondi in classifica e scavalcano l’Atalanta.

Gara nervosa decisa solo da due rigori

Nella ripresa i padroni di casa si presentano con Muriel al posto di Pessina. Gasperini rinforza il reparto offensivo con il colombiano che va a far coppia con il suo compagno di nazionale Zapata, che al 57’ sfiora il pareggio con il pallone che termina fuori a pochi centimetri dal palo. Gli orobici reclamano un rigore per un tocco di mano di Tomori giudicato involontario da Mariani. Con il passar dei minuti sale la pressione dell’Atalanta e Pioli sostituisce uno spento Bennacer con Krunic per dare manforte al centrocampo.  L’Atalanta attacca alla ricerca del pari ma è il Milan a farsi pericoloso andando a un passo dal raddoppio al 68’ con Leao che colpisce in pieno il palo. Si accendono gli animi in campo e fioccano le ammonizioni. L’Atalanta non dà mai l’impressione di poter ristabilire la parità e in pieno recupero Mariani fischia il secondo rigore a favore del Milan per un fallo di mano di Gosens. Lo specialista Kessie non perdona. L’Atalanta chiude in dieci per l’espulsione di Gosens ma la serata non è poi così amara. Le due lombarde staccano il biglietto per la prossima Champions League.


Foto di copertina: ufficiostampa Milan

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