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“Milanesiana d’Autunno”: 5 incontri con tappa finale a Parigi

Parte sabato da Codogno il festival itinerante ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi.

Parte sabato 25 settembre da Codogno (Lodi), si snoda in cinque tappe e si concluderà a Parigi. La “Milanesiana d’Autunno”, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il più grande festival itinerante che promuove il dialogo tra le arti, torna con 5 appuntamenti e per la prima volta valica i confini nazionali per approdare nella capitale francese il 17 novembre. (Il programma in dettaglio).

Elisabetta Sgarbi Milanesiana
Elisabetta Sgarbi

La Milanesiana inizia da Codogno con un omaggio al ‘700 lombardo 

Milanesiana

La Milanesiana è un festival di respiro internazionale che, edizione dopo edizione, intreccia relazioni e legami tra i mondi della letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia e sport. Sull’onda del successo del programma estivo che ha toccato 22 città italiane i cinque appuntamenti autunnali partono da Codogno con un mostra dedicata al pittore Pietro Antonio Magatti, artista di spicco del ‘700 lombardo. 

Il simbolo de “La Milanesiana” è “La Rosa” dipinta originariamente da Franco Battiato, che la accompagna sin dalla prima edizione.

Sgarbi: “Dialoghi in nome di un sapere ampio e non settoriale”

Il tema dell’edizione 2021, scelto da Claudio Magris, è “IL PROGRESSO”, “Il Ballo Della Rosa” e “Milanesiana di Riviera” degli Extraliscio compongono la sigla de La Milanesiana 2021.

“Cinque appuntamenti per chiudere questa lunga Milanesiana. Cinque incontri che incrociano la scienza, la filosofia, la storia dell’arte, la letteratura, la musica. Particolare menzione a due appuntamenti centrati su altrettante figure anomale del mondo scientifico – dichiara Elisabetta Sgarbi – capaci di dialogare con le discipline umanistiche, in nome di un sapere ampio e non solo settoriale: Peter Galison (in dialogo con Paolo Giordano e Guido Brera) e Ervin László in dialogo con Riccardo Illy.

Renderemo omaggio anche a un’altra figura di straordinaria importanza come Havel, a 10 anni dalla sua morte, umanista, drammaturgo e Presidente della Cecoslovacchia post-comunista. Apriremo con una mostra omaggio al ‘700 lombardo e in particolare a Pietro Magatti, curata da Vittorio Sgarbi, e chiuderemo con un incontro, a Parigiall’Istituto Italiano di Cultura, con Ermanno Cavazzoni Pacifico e il concerto degli Extraliscio”.

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