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Milano-Cortina 2026: il governo dice no alla pista da bob

La scelta assunta dall'esecutivo è stata comunicata dal presidente del Coni, Malagò

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi invernali, una gara olimpica si svolgerà fuori dai confini del Paese assegnatario. Per le gare bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si dovrà cercare una soluzione all’estero.

È tramontato definitivamente il progetto di costruire la nuova pista da bob a Cortina, il cui costo di realizzazione era stato stimato in circa 150 milioni di euro. La comunicazione ufficiale è arrivata dal presidente del ConiGiovanni Malagò, durante i lavori del 141° Comitato olimpico internazionale a Mumbai. 

Malagò ha reso noto di aver avuto in questo senso la comunicazione dal Governo che non c’era più l’intenzione di andare avanti con il progetto per la nuova pista.

Sulla comunicazione c’è stata la condivisione da parte del Cio, da sempre contrario alla realizzazione di opere temporanee e attento al rispetto della sostenibilità ambientale.

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Giovanni Malagò, presidente del CONI, durante la presentazione nel Salone dOnore del Coni del 76° Open dItalia di Golf, Roma, 30 settembre 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Sala: “St.Moritz alternativa valida con villaggio olimpico a Livigno”

Intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università degli studi di Milano, il sindaco, Beppe Sala, ha commentato la notizia dichiarando di “comprendere le ragioni che hanno portato a tale decisione, perché non è contemporaneo spendere tanti soldi per un’opera che poi non viene utilizzata. Se fosse St.Moritz a noi andrebbe molto bene, perché si potrebbe fare un unico villaggio olimpico a Livigno”.

Milano-Cortina 2026 2023-10-16

Dopo aver appreso la notizia, l’Austria si è fatta avanti attraverso il presidente del proprio Comitato olimpico Milano-Cortina, Karl Stross. “L’Austria è un potenziale candidato e sarebbe felice di sostenervi”.  

Carraro (Confindustria Veneto): “Una sconfitta per tutto il sistema Paese”

“Veniamo a sapere, a cose fatte, che il Governo ha ufficialmente annunciato la volontà di rinunciare alla realizzazione della pista di bob, slittino, skeleton e para-bob a Cortina (lo Sliding Center inizialmente previsto dal Masterplan) per spostare le gare in una sede già esistente e funzionante fuori dall’Italia – ha detto Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto. Questa è una sconfitta per tutto il sistema Paese”. 

“Sono dichiarazioni che pensano come pietre – ha aggiunto Carraro. – Non ci meritiamo di essere visti come quelli che non sono in grado di raggiungere l’obiettivo nel contesto internazionale. Non è un problema solo di Giochi Olimpici ma di credibilità del nostro sistema imprenditoriale, industriale e valoriale”.

Innsbruck e Saint Moritz le alternative più credibili

In Austria o in Svizzera? Al momento sono queste le ipotesi più spendibili per lo svolgimento delle tre discipline.

Perché Innsbruck

Innsbruck si lascia preferire per i collegamenti stradali e ferroviari e per il fascino delle località presenti sulla tratta di collegamento. Sono 50 i chilometri che separano il Brennero dalla località austriaca, in condizioni di traffico normale il tempo di percorrenza è di 40′. In treno vi sono più collegamenti giornalieri da Milano, Bologna, Verona e Venezia.

Chi parte da Milano è circondato sul percorso da diverse mete come il lago di Garda, la Val Gardena, Bressanone, la Val Pusteria, Brunico, Verona, Trento e Bolzano. Per gli amanti dello shopping c’è l’outlet del Brennero e il plus offerto dai servizi e dall’accoglienza dell’Alto Adige.

È una soluzione più comoda, pratica e funzionale per molti punti di vista, anche se le logiche del mercato seguono strade che non sempre privilegiano il piacere e la fruibilità.

Perché Saint Moritz

Situata in Alta Engadina Saint Moritz ha già ospitato due Olimpiadi invernali. È una meta fortemente attrattiva dal punto di vista turistico, dispone di 350 km di piste e ha il Bob Run, una delle piste naturali di bob più antiche del mondo. È una delle mete privilegiate di chi oltre agli sport invernali intende rigenerarsi all’insegna del wellness.

Per contro i collegamenti non sono dei più comodi. Da Milano occorre prendere un treno per Chiavenna e poi cambiare salire su un secondo convoglio che porta a St. Moritz. Tempo stimato: circa 5 ore. In alternativa si può prendere il “Bernina”, il trenino rosso che collega Tirano con la località sciistica. È un viaggio piacevole ma copre i 60 km di tratta in 2 ore e un quarto di viaggio.

Molto diversa la situazione se si propende per il viaggio in auto. Livigno e St.Moritz sono collegate attraverso il Passo del Bernina, tratto che d’inverno è spesso ricoperto di neve. Il panorama è mozzafiato, per chi è alla guida la sensazione è molto diversa…

In alternativa è possibile transitare attorno al Lago di Como, seguire la direzione Chiavenna e poi continuare per la Svizzera. Per chi volesse mettersi in viaggio da Milano non si annuncia certo come un viaggio all’insegna del comfort.

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