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Nel carcere di Bollate detenuti al lavoro nella startup NeN

Ecco come funziona il lavoro del progetto “IntegrazioNeN“ nel carcere di Bollate finalizzato al reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro.

NeN, startup indipendente collegata ad A2A, lancia il progetto “IntegrazioNeN“ insieme alla cooperativa Bee4, l’impresa sociale nata all’interno del carcere di Bollate che occupa oggi circa 90 detenuti.

L’iniziativa parte dal carcere di Bollate ed ha una doppia finalità, sociale e “di business”: da un lato – quello sociale – contribuire al reinserimento lavorativo dei detenuti della struttura; dall’altro – quello operativo – migliorare la qualità del servizio clienti di NeN, affidando a un gruppo di detenuti alcune attività di “controllo qualità” nel processo di sottoscrizione delle nuove forniture di energia. 

A Bollate, dopo un periodo di formazione e affiancamento, i detenuti che lavorano insieme a NeN si occupano di data entry, validazione documentale, controllo e inserimento delle autoletture. Il tutto percependo uno stipendio che quasi sempre viene destinato alle proprie famiglie fuori dal carcere (si chiama “mercede” e rispetta le retribuzioni minime previste dai contratti collettivi). Ma, soprattutto, costruendo per sé stessi un efficace percorso di rieducazione e reinserimento nel mondo del lavoro e nella società civile.

“Il carcere di Bollate – spiega Pino Cantatore, presidente di Bee4, che ha in prima persona vissuto un percorso di formazione professionale in carcere prima di fondare la cooperativa – è, sin dalla sua apertura, un’eccellenza nell’ambito delle politiche di rieducazione dei detenuti. E gli effetti di questo modello si vedono: qui il tasso di recidiva è del 30%, contro il 70% di media nazionale. In altre parole, è la dimostrazione che far lavorare i detenuti abbatte sensibilmente la possibilità che questi tornino a delinquere una volta scontata la loro pena. A Bollate la Direzione lavora per garantire percorsi di rieducazione e opportunità di reinserimento, e i detenuti si impegnano attivamente in percorsi individuali di responsabilizzazione e formazione professionale. In questo contesto, Bee4 agisce come ponte con il mondo esterno e favorisce l’interazione con la comunità territoriale in tutte le sue forme: la cooperativa impiega già oggi circa 120 persone, di cui 90 con problemi di giustizia, ma puntiamo a raggiungere i 200 occupati entro il prossimo triennio. Abbiamo anche un gruppo di detenuti che la mattina si svegliano, raggiungono un ufficio e a fine giornata lavorativa tornano “dentro”.

Foto di copertina: per gentile concessione di Nen

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