BARCELLONA 74 | EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 56 |
Kaiinic 6, Satoranski 9, Laprovittola 5, Higgnis 11, Sanli 4, Vasely 7, Abrines 5, Tobey 13, Jokubaitis 3, Nnaji 7, Da Silva, Pauli 4 | Davies 18, Melli 2, Pangos 5, Hines 6, Baron 7, Thomas, Tonut 5, Ricci, Hall 7, Alviti, Datome 1, Voigtmann 5 |
Allenatore: Jasekivicius | Allenatore: Messina |
Tiri liberi: 11/15 (73%) | Tiri liberi: 6/8 (75%) |
Tiri da 2: 27/41 (66%) | Tiri da 2: 19/40 (47%) |
Tiri da 3: 3/21 (14%) | Tiri da 3: 4/20 (20%) |
Arbitri: Belosevic – Javor – Bissang
Parziali: 21-21; 22-8; 18-12; 13-15
È stata una disfatta. L’Olimpia incassa una pesante sconfitta a Barcellona e lascia il Palau Blaugrana con una serie di punti interrogativi che si spera possano avere delle risposte nel breve termine. Certo, hanno pesato le assenze di Baldasso, Mitrou-Long e Shields ma forfait pesanti ci sono stati anche in casa dei catalani che non hanno avuto a disposizione Miroric, Kuric e Martinez.
La profondità dei roster ha fatto la differenza. Tobey è stato il protagonista del primi due quarti (13 punti lo score finale), eccezion fatta per Da Silva tutto il gruppo è andato a canestro. È stata una delle serate più amare di Euroleague per l’EA7, i dati statistici parlano chiaro e non lasciano adito a dubbi.
Se Brandon Davies ha chiuso con 9/16 dal campo (60%) il resto della rosa ha registrato percentuali indecorose. Appena 1/8 per Devon Hall nel tiro da 2, Pangos ha fatto 0/5 da 3 ma il dato più eclatante riguarda i tiri complessivi: appena 23, una cifra ben al di sotto degli standard abituali di Milano.
Nicolò Melli ha raggiunto i 300 rimbalzi offensivi in carriera, un dato che se rende onore al capitano stasera passa in rassegna come l’ultimo dei dettagli. Male in attacco e peggio in difesa, L’Olimpia, come ha riconosciuto lo stesso Ettore Messina nel post match.
“Dopo un buon primo quarto ci sono saliti addosso ed è stato così per tutta la sera. L’ingresso di Jan Vesely ha cambiato la partita. Noi non abbiamo fatto abbastanza in attacco e la difesa non ci ha sorretto. È stata una partita povera su ambedue le estremità del campo contro una squadra che ha giocato molto bene e ovviamente meritato di vincere. Credo che si sia difettato di pazienza“.

Brandon Davies tiene a galla l’Olimpia
Gran partenza dell’Olimpia (2-8) trascinata da Brandon Davies (3/3 da 2), non si fa attendere la risposta dei catalani che piazzano un parziale di 6-0 e raggiungono la parità. Gara in equilibrio (14-14) con Davies che dopo 7′ sale già a quota 10 punti. L’ugandese nativo della Pennsylvania tiene in partita l’EA7, poi arriva la tripla di Billy Baron (l’unico della sua partita) e il tiro vincente di Hines che replica al tap-in di Tobey in grande spolvero. Si chiude sul 21 pari, Milano non è brillante ma resta agganciata ai padroni di casa.

Milano sprofonda a -14 all’intervallo, sbagliati tutti i tiri dal campo
Il Jumper di Melli alimenta le speranze di assistere a un secondo parziale simmetrico ai primi dieci minuti di gioco ma il Barcellona ci mette poco a far capire che non è d’accordo. Jokubaitis e Vesely mettono subito le cose in chiaro, approfittando di un’Olimpia che non riesce a trovare soluzioni per arginare le transizioni catalane.
Se la difesa non regge la forza d’urto degli spagnoli ancor peggio fa l’attacco, solo 8 i punti segnati da Milano nel secondo quarto. Si va così all’intervallo con il Barcellona che raggiunge il massimo vantaggio (43-29) e l’EA7 rientra negli spogliatoi a leccarsi le ferite.
Il parziale si commenta da solo (22-8), pessime le percentuali al tiro: 43% da 2 (9/21 contro 16/25 dei catalani), 2/9 da 3 (22%). Hall e Datome segnano il passo: 0/4 dal campo per la guardia della Virginia, analogo score per Datome (0/2 da 2, 0/2 dall’arco). Non va meglio ai rimbalzi, 21 quelli dei blaugrana contro i 14 dell’Olimpia.
L’EA7 non c’è, il Barcellona scava un solco profondo e vola a +20
L’Olimpia è statica, la difesa non riesce a togliere le linee di penetrazione. Il Barcellona gioca con gran fisicità e aggressività (44-29) e solo dopo 4′ arriva il primo canestro del terzo quarto messo a segno da Hall. Fischiato un tecnico per la panchina di Milano che non riesce ad arrivare al tiro e in difesa contiene – per modo di dire – gli spagnoli ricorrendo al fallo sistematico.

Va a bersaglio Kyle Hines ma il Barcellona ormai viaggia a vele spiegate (55-34) verso la vittoria. Si rivede Pangos che realizza il secondo canestro della serata, salvo lasciare libera nell’azione successiva la corsia di penetrazione per il comodo alley-opp di Vasely.
Non c’è storia al Palau Blaugrana e appena entrato Pauli sigilla il + 20 con una perentoria schiacciata (61-41).
Troppi canestri facili, serata da dimenticare al più presto
Il tracollo non ha fine, la tripla di Higgins segnata in beata solitudine è l’ennesimo tiro concesso con troppa libertà ai catalani. L’Olimpia cede anche sulla piano mentale (70-47), due canestri pazzeschi di Nannji fanno il resto, la squadra di Jasikevicius tiene alto il ritmo nonostante il risultato non sia mai stato in discussione se non nel primo parziale.
Fanno bella figura anche le seconde linee, Nannji e Pauli chiudono rispettivamente con 7 e 4 punti, tutto troppo facile ma ormai l’Olimpia era uscita dal match molto prima.