Happy Casa Brindisi 67 | Olimpia Milano 72 |
Carter, Adrian 6, J.Perkins 16, Zanelli 3, Visconti 7, Gaspardo 5, Ulaneo, Redivo 11, Chappell, Udom 3, N.Perkins 16, Guido. | Melli 11, Rodriguez 2, Ricci, Biligha, Hall 9, Delaney 10, Mitoglou 13, Shields 11, Alviti 2, Hines 11, Datome 3, Moraschini. |
Allenatore: Vitucci | Allenatore: Messina |
Tiri liberi: 10/15 | Tiri liberi: 15/16 |
Perc. tiro da due: 39% (12/31) | Perc. tiro da due: 57% (21/37) |
Perc. tiro da tre: 38% (11/29) | Perc. tiro da tre: 16% (5/32) |
Arbitri: Mazzoni, Baldini, Attard
Parziali: 15-21; 12-20; 29-10;11-21
L’Olimpia è la prima finalista della Supercoppa. Milano ha sofferto contro l’Happy Casa Brindisi e ora aspetta il verdetto del match serale tra la Reyer Venezia e la Virtus Bologna.
Domani sera alle 21 la finale all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

Messina ha il roster al completo con la sola eccezione di Troy Daniels, a riposo a causa dell’infortunio rimediato in allenamento nei giorni scorsi mentre l’Happy Casa deve rinunciare a Wes Clark. Due i precedenti in Supercoppa tra Messina e Vitucci, entrambi vinti dal tecnico milanese quando era alla guida della Kinder Bologna (Vitucci allenava la Lineltex Imola). Correva l’anno 2000…
Milano parte bene e chiude il primo tempo avanti di 14 lunghezze
I primi punti di Brindisi portano la firma di Visconti ma il quintetto pugliese stenta a trovare le geometrie idonee per arrivare a canestro. Risposta immediata dell’Olimpia con una tripla di Melli seguita da un canestro del danese di Kansas City, Shavon Shields. Il primo quarto di gara si chiude con l’Olimpia avanti di sei (21-15), con tanti errori da una parte e dall’altra e le squadre che ricorrono al fallo per interrompere le trame di gioco.
Nel secondo periodo Milano allunga sul +12 (29-17) e con il passar dei minuti il vantaggio dell’Olimpia lievita (37-23 al 6′). Il tecnico fischiato a Vitucci è figlio della tensione che si respira sulla panchina brindisina. Il coach si sbraccia per impartire ai suoi le giuste contromisure da applicare per frenare le transizioni di Milano, che senza strafare trova con facilità la via del canestro. Si va al riposo con l’Olimpia avanti di 14 (41-27), Mitoglou in doppia cifra (11 punti) e la sensazione è che l’Olimpia abbia messo la gara in cassaforte.
Il quintetto di Vitucci sembra alle corde, l’Olimpia controlla la gara
Brindisi deve cambiare atteggiamento, basse le percentuali dal perimetro e anche dalla lunetta sono troppi gli errori commessi per pensare di poter raddrizzare la gara negli ultimi due periodi. Otto palle perse pesano contro un macigno, in particolare se l’avversario di turno si chiama Milano. Di contro l’Olimpia è entrata in campo con la mentalità chiesta da Messina, l’amalgama e la chimica sono già a buon punto in vista dell’esordio in campionato di sabato sera al PalaBarbuto contro la Gevi Napoli.
L’Happy Casa riprende da dove aveva iniziato con Visconti che buca la retina con un tiro da tre ma in meno di tre minuti Brindisi ha già esaurito il bonus. La partita sembra avviarsi ai titoli di coda ma Brindisi sfrutta un prolungato giro a vuoto di Milano per rifarsi sotto portandosi sorprendentemente a una lunghezza di distanza (48-49).
Adesso è tutta un’altra partita con Josh Perkins che affonda come una lama nel burro nella difesa avversaria e porta avanti i pugliesi (51-49). L’Olimpia è irriconoscibile, Messina assiste basito al crollo improvviso dei suoi e Gaspardo coglie l’attimo per mettere a segno la tripla del +5 (54-49). Brindisi raggiunge il massimo vantaggio (56-49) e solo dopo cinque minuti di buio totale Milano ritrova la via del canestro (56-51).
Brindisi ribalta la partita e mette a segno un parziale di 19-0!
Lo stratosferico terzo periodo di Brindisi giunge meritato quanto inatteso. Hall prova a riportare sotto l’Olimpia (56-54) e ci pensa Melli a riportare il punteggio in parità realizzando un parziale di 7-0 per Milano. Vitucci chiama timeout nell’intento di interrompere il momento positivo del quintetto milanese.
La gara vive una fase di stanca, la palla sembra scottare tra le mani dei giocatori. È ancora Hall a portare avanti l’Olimpia con due tiri liberi (58-56) ma il vantaggio dura un attimo perché J.Perkins riporta avanti i suoi con la terza bomba della serata. Si gioca punto a punto con le due squadre che viaggiano dalla lunetta. A 4′ dal termine il punteggio è di nuovo in parità (62-62). Delaney e Nick Perkins esaltano le rispettive tifoserie con due conclusioni dai 6,75 in una serata disastrosa per l’Olimpia dalla distanza (6/32).
L’Olimpia la spunta solo nel finale
A 1′ dal fischio della sirena Milano è avanti di tre lunghezze (70-67), Visconti prova a tirare per il pareggio ma la palla non prende nemmeno il ferro. Hall e Josh Perkins falliscono i successivi due tiri ma l’americano di Virginia Beach si rifà mettendo dentro i due liberi che consegnano le chiavi della finale all’Olimpia. Finisce 72-67 per Milano, onore a Brindisi per come ha interpretato la seconda parte della gara ma l’Olimpia deve trarre lezione da questa sfida – il parziale di 19-0 a favore di Brindisi ha del clamoroso – per evitare di incorrere in cali di concentrazione che possono risultare fatali.
Foto di copertina: Olimpia Milano