Poker dell’Olimpia in Eurolega, superato anche lo scoglio Efes

0
945
Messina Olimpia
OLIMPIA MILANO 75ANADOLU EFES ISTANBUL 71
Melli, Grant 3, Rodriguez 3, Tarcsewski, Ricci, Hall 13, Delaney 16, Mitoglou 9, Shields 12, Hines 8, Datome 11, AlvitiLarkin 13, Baeubois 3, Singleton 5, Balbay; Gecim 6, Gazi, Moerman 12, Pleiss, Micic 17, Petrusev 10, Dunston 5
Allenatore: MessinaAllenatore: Ataman
Tiri liberi: 7/10 (70%)Tiri liberi: 17/20 (85%)
Tiri da 2: 13/32 (41%)Tiri da 2: 15/27 (56%)
Tiri da 3: 14/33 (42%)Tiri da 3: 8/26 (31%)

Arbitri:Ryzhyk (Ucraina), Belosevic (Serbia), Lezcano (Argentina)

Parziali:16-21; 26-15; 21-13;12-22

Chapeau! L’Armani supera anche l’ostacolo Efes Istanbul, conquista la quarta vittoria su quattro in Eurolega, offre una grande prestazione di squadra, disputa un fantastico terzo quarto. Anche stasera Mitoglou (9 punti e 5 assist) si iscrive tra i protagonisti del successo, insieme a Hall, Shields, Hines e Datome. Top scorer è Delaney (16 punti) mentre Melli e Rodriguez, così come Tarczewski sono stati in ombra.

L’Efes si è affidata a Micic, Larkin e negli ultimi dieci minuti ha trovato un ottimo Moerman. Ha offerto una buona prova difensiva, ma quel gioco corale e armonico messo in scena lo scorso anno che gli è valso il titolo di campione d’Europa oggi sembra un lontano ricordo.

Primo quarto a favore dell’Efes che sorprende Milano

Milano parte con Hall, Melli, Delaney, Tarcsewski, Shields. Il primo canestro della partita è firmato Delaney, pronta la risposta dell’Efes che piazza un parziale di 7-0 (2-7). I turchi, reduci da tre sconfitte in altrettante gare sognano di fare lo sgambetto alla capolista ma non hanno fatto i conti con Milano che intende allungare la striscia vincente e con Delaney e Hall riacciuffa la parità. L’Anadolu riallunga di nuovo e stacca di 9 Milano (7-16) con Micic (già a quota 8 punti e 2 assist) e Petrusev protagonisti in difesa e in fase realizzativa.

L’Olimpia trova le giuste coordinate e chiude il primo quarto 42-36

Prima Datome, poi Hines riportano l’Olimpia a una sola lunghezza (20-21) ma la rimonta è interrotta da un paio di fischi arbitrali a dir poco discutibili. Prima un tecnico a Rodriguez poi un evidente fallo di Micic su Grant è invece capovolto dall’arbitro argentino Lezcano, una decisione che manda su tutte le furie Messina che costa un tecnico a Milano.

L’Efes ha così la possibilità di scappare ancora (22-30). Dopo 4′ l’Olimpia è già in bonus ma nel momento di maggiore difficoltà Milano stringe i denti e con Hall, Delaney e Mitoglou torna di nuovo in partita (30-34). Le rotazioni di coach Messina producono gioco e punti e Istanbul è costretta a pagare dazio. L’Olimpia prima agguanta il pari (34-34) poi ci pensano Shields con una tripla e Delaney a siglare il +5 (39-34). Un parziale di 14-0 micidiale che premia le scelte operate dalla panchina e dà ossigeno a Milano, penalizzata da un pessimo arbitraggio e da alcuni elementi – Melli, Rodriguez e Tarczewski – in difficoltà.

Messina cambia il volto della gara e l’Olimpia accelera

Si va al riposo sul 42-36. Dopo una falsa partenza che ha visto Milano penare contro i tre lunghi schierati da Ataman che hanno eretto un muro difensivo contro il quale l’Olimpia è andata a sbattere, nella seconda parte Messina ha cambiato il quintetto, apportato le corrette modifiche e messo in atto una strategia idonea a scardinare le maglie avversarie.

In avvio di terzo quarto Melli compie il suo terzo fallo, un peccato veniale considerato che Hines e Datome mettono più di una toppa e mantengono un vantaggio a due cifre (50-40). Sull’altro fronte si sveglia Larkin ma sono sempre azioni estemporanee che vedono protagonista un singolo giocatore.

Milano gioca di squadra, ha una rosa dalla quale Messina può attingere a piene mani e giocatori in grado di sopperire a eventuali quanto comprensibili pause di qualche elemento, l’Efes conferma di essere solo la lontana parente della squadra che qualche mese fa si è laureata campione d’Europa. Eppure la rosa è pressoché la stessa, con la sola aggiunta del nazionale serbo Petrusev. La gara scorre via con l’Olimpia sempre avanti di 10 (56-46).

L’Efes prova a riaprirla quando ormai i giochi sono fatti

Si va all’ultimo quarto con Milano avanti di 14 (63-49) con un fantastico tiro di Grant a fil di sirena dalla propria metà campo che fa scattare in piedi tutti gli ospiti del Mediolanum Forum.

Moerman non ne vuol sapere di alzare bandiera bianca e con sette punti consecutivi riporta l’Efes a solo 3 punti di distacco (63-60). I turchi tornano a difendere come avevano fatto nel primo quarto e l’attacco dell’Olimpia s’inceppa. Ci pensano Mitoglou e Hall a togliere le castagne dal fuoco mandando Milano a + 9 (71-62). Inizia ad affiorare la stanchezza, entrambe le compagini hanno giocato a ritmi alti e il fitto calendario non permette di recuperare le energie necessarie. È il gioco di squadra il fattore in più dell’Olimpia, l’elemento che fa la differenza e consente a Messina di portare la nave in porti tranquilli quando il vento spira contro.

La qualità difensiva è stata l’arma utilizzata dall’Efes per cercare di impensierire i padroni di casa ma l’attacco ha vissuto di alti e bassi e contro Milano non puoi concederti pause. A 30″ dal termine Milano è avanti di 4 (73-69) e il fallo su Delaney a 8″ dalla sirena manda il giocatore di Baltimora in lunetta (75-69). Finisce con il canestro di Larkin che fissa il punteggio finale sul 75-71.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui