OLIMPIA MILANO 48ANADOLU EFES ISTANBUL 64
Melli 10, Shields 8, Grant, Delaney 1, Tarczewski, Hines 2, Hall 8, Daniels 8, Rodriguez 2, Alviti, Ricci, Bentil 9Larkin 16, Beaubois 1, Moerman 3, Bryant 3, Singleton 7, Micic 16, Simon, Pleiss 5, Anderson 4, Dunston 9, Petrusev, Tuncer
Allenatore: MessinaAllenatore: Ataman
Tiri liberi: 6/12 (50%)Tiri liberi: 7/12 (58%)
Tiri da 2: 9/28 (32%)Tiri da 2: 15/35 (43%)
Tiri da 3: 8/28 (29%)Tiri da 3: 9/23 (39%)

Arbitri: Lottermoser (Germania), Garcia Gonzales (Spagna), Javor (Croazia)

Parziali: 16-11; 10-18; 8-17; 14-18

Troppo brutta per esser vera l’Armani vista contro l’Efes. I turchi vincono gara -1 dei playoff, non dominano sotto canestro ma approfittano della pessima serata al tiro dell’AX che ha chiuso con percentuali decisamente brutte. È mancata la squadra, non sono mai entrati nel match alcuni dei protagonisti di questa stagione fino ad oggi perfetta. Delaney ha segnato solo 1 punto (0/2 da 2, 0/3 da 3, 1/3 dalla lunetta), il Chacho appena 2 con 0/4 da 3 e nessun assist, Hines ha chiuso con 1/4 da 2, Shields ne ha realizzati 8 (2/4 da 2, 1/5 da 3).

Milano è stata in partita solo nel primo quarto, quando è stata capace di rispondere con veemenza al primo tentativo di allungo dell’Efes chiudendo avanti di 5 lunghezze, ma già erano filtrati alcuni elementi di debolezza sul versante dell’attacco. Èd è in questa prospettiva che va letta la sconfitta di stasera perché l’Armani è mancata al tiro su tutti i fronti: male dal campo, ancor peggio dall’arco e ai liberi.

Dal canto suo l’Efes Istanbul non ha impressionato sul piano della prestazione, la squadra di Ataman non ha incantato ma è stata abile nel leggere la partita e indirizzare a suo favore gli episodi di gioco.

Non è il caso di lasciarsi andare a giudizi affrettati, comunque, non sarebbe giusto e non è proprio il caso di avventurarsi in terreni che nascondono insidie. Bisogna resettare e ripartire, contro i campioni d’Europa Milano ha già mostrato di poter giocare alla pari, l’ha già battuta due volte in questa stagione senza contare che, forte di dieci vittorie in trasferta, non c’è alcun timore nell’andarsi a riprendere a Istanbul quanto sottratto a Milano.

L’Efes sorprende l’AX, Melli, Shields e Hall ribaltano il punteggio nel primo quarto

Cinque i punti di vantaggio della formazione turca al 4′, parziale di 7-0 dopo il vantaggio Olimpia firmato Shields (2-7). La difesa dell’Efes chiude bene l’area, Ataman protesta per una tripla di Moerman cancellata dagli arbitri a causa di un errore dell’ufficiale di campo che aveva azzerato il cronometro e quest’episodio ha contraccolpi sugli ospiti.

Milano coglie la palla al balzo e con Melli e Shields va a-1 (8-9). L’AX concede troppi extra-possessi all’Anadolu che però non capitalizza mentre Melli piazza la prima tripla che vale la parità (11-11).

Micic e Larkin sono ancora all’asciutto (0/2) così tocca a Dunston tenere a galla l’Efes (3/3 da 2) ma non ha fatto i conti con la furia di Devon Hall, che con 5 punti di fila rovescia il punteggio per il +5 Olimpia (16-11).

Primo tempo ad alta tensione, manca ritmo, mediocri le percentuali al tiro

Punteggio basso e solo tre giocatori a canestro in ciascuna delle due squadre. Tanti pick and roll per l’Olimpia che cerca di approfittare della confusione e del latente nervosismo che affiora tra gli avversari scaturito da quella – giusta – decisione presa dagli arbitri sul tiro dai 6,75 di Moerman. L’AX non sfrutta l’opportunità, non crea spazi in attacco e serve su un piatto d’argento un parziale di 0-11 agli avversari che, quasi increduli, si portano a +6 (16-22).

Palle perse banalmente da una parte e dall’altra denotano uno stato di tensione che tarpa le ali ai due team, la gara è in equilibrio, il ritmo è decisamente basso ma a farne le spese è Milano che trova i primi punti del secondo quarto dopo 7′ con due tiri dall’arco di Bentil che valgono l’aggancio (22-22). Il match vive di stop and go, quando accelera una si ferma l’altra.

Larkin e Bentil danno un po’ di effervescenza bucando la retina da tre punti ma la gara è tutt’altro che esaltante. Certo, gara -1 dei playoff è un appuntamento che richiede un approccio saldo e non temerario, basta un niente per condizionare la scaletta successiva ma l’impressione è che AX ed Efes abbiano preso troppo alla lettera il memorandum. Si va al riposo sul 26-29.

Olimpia Anadolu Efes 19-4-2022

Otto punti realizzati nel terzo quarto, Milano sterile in attacco (1/8 da 3)

Si ritorna in campo con Micic che apre i giochi con una tripla, Pleiss appoggia a canestro e costringe Messina a chiamare timeout (26-36). Altro break per l’Efes, questa volta è un 0-9 che coincide con il terzo fallo di Hall, richiamato in panchina per far posto a Grant.

Finalmente si vede una penetrazione dell’Armani che attacca il ferro con Rodriguez, primi due punti per il Chacho ma la lampadina in attacco si accende a intermittenza. Più che in difesa Milano manca sul fronte offensivo e lo score è deficitario per i tanti, troppi errori dal campo e dall’arco (28-40). T

re soli punti segnati quando il cronometro segna 3’54” alla fine del parziale è un dato da non sembrare verosimile se la squadra si chiama Milano. Shields segna da tre ma è una goccia nel deserto, così come è disarmante la manovra dell’Efes che fa di tutto per aiutare l’AX a rientrare in gioco. La tripla a fil si sirena di Bryant pesa come un macigno, a 10′ dal termine Milano è sotto di 12 (34-46).

Olimpia Anadolu Efes 19-4-2022

Brutta gara, la spunta l’Efes che ha sbagliato meno

Troy Daniels mette dentro la tripla e riaccende l’entusiasmo tra il pubblico presente al Forum ma il clima festoso è spezzato dalla puntuale risposta di Singleton.

Ogniqualvolta l’AX segna, ed è un evento raro, arriva immediata la replica dei turchi che gestiscono senza eccessivi patemi il largo vantaggio (42-57). Daniels è l’ultimo a voler accettare l’ormai acclarato verdetto del campo, chiamato in causa quando Messina decide di abbassare il quintetto assolve con profitto al suo compito realizzando 8 punti, quanti Milano ne ha prodotti nell’intero quarto precedente.

La tripla di Larkin, decisamente il miglior giocatore della serata, chiude definitivamente i conti (47-60). Tra 48 ore si torna a giocare, sarà certamente un’Armani diversa quella che scenderà sul parquet giovedì. L’ultima nota stonata è data dall’uscita anzitempo di Nicolò Melli, alle prese con un problema al polpaccio. Difficile rivederlo in campo giovedì sera.

Olimpia Anadolu Efes 19-4-2022

Messina: “È stata una serata complicata, speriamo di recuperare Melli per giovedì”

“L’Efes ha giocato una partita di grande personalità, su ambedue le estremità del campo, soprattutto ha giocato una grande partita difensiva, non ci ha mai permesso di prendere alcun vantaggio e anche quando abbiamo costruito dei tiri aperti li abbiamo sbagliati. E’ stata una serata complicata, aggravata dall’infortunio di Nik Melli alla fine, al polpaccio.

Lo rivaluteremo domani, ma non promette nulla di buono. In ogni caso, abbiamo un’altra partita in due giorni e faremo tutto quello che riusciremo a fare per provare a vincerla. Non credo sia il momento di gettare la croce addosso a qualcuno. Tutti hanno giocato male, non solo alcuni. Dopo una partita come questa dobbiamo fare tutti un esame di coscienza, allenatore, staff e ogni giocatore. Qualcuno ha giocato meno male di altri, ma come squadra dobbiamo migliorare.

In cosa? Dobbiamo creare dei vantaggi in attacco, come abbiamo fatto a Istanbul quando li abbiamo battuti. Sono piccole cose, un passaggio fatto meglio, un cambio di velocità, un blocco più efficace, uscire da un blocco per tirare e non per ricevere semplicemente. In difesa è chiaro che abbiamo commesso degli errori, ma li notiamo perché abbiamo fatto talmente tanta fatica in attacco da pagarli un prezzo alto. In realtà, loro sono una squadra da 83 punti di media, oggi ne hanno fatti 64. Non è stato quello il problema”.

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