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L’Olimpia domina il Fenerbahce, Milano dà lezione di pallacanestro

FENERBAHCE BEKO ISTANBUL 43OLIMPIA MILANO 68
Hazer 9, Shayok, Mahmutoglou, Biberovic, De Colo 2, Henry 12, Pierre, Guduric 3, Vesely 9, Booker 2, Polonara 2, Duverioglu 4Melli 6, Grant 6, Rodriguez 3, Tarczewski 2, Ricci 5, Biligha, Hall 9, Mitoglou 9, Daniels, Shields 13, Hines 4, Datome 11
ALLENATORE: DjordjevicALLENATORE: Messina
Tiri liberi: 5/13 (38%)Tiri liberi: 5/7 (71%)
Tiri da 2: 13/32 (41%)Tiri da 2: 15/28 (54%)
Tiri da 3: 4/21 (19%)Tiri da 3: 11/32 (34%)

Arbitri: Sasa Pukl (Slovenia), Fernando Rocha (Portogallo), Jakub Zamojski (Polonia)
Parziali: 3-22; 17-15; 9-25; 14-6

Devastante, splendida, straordinaria. È Olimpia show a Istanbul, dove Milano ha comandato il gioco con piglio e autorità e Messina ha impartito una lezione tecnico-tattica a quel Sasha Djiodjevic che solo qualche mese fa, con la sua Virtus Bologna, aveva conquistato lo scudetto ai danni dell’Armani.

Il Fenerbahçe non é mai stato messo nelle condizioni di giocare e con il successo di stasera Milano si riporta da sola al comando dell’Euroleague. Alla fine sono 25 i punti che separano le due squadre ma più che il divario numerico, che poteva essere ben più ampio, a far impressione è stata l’identità di squadra che fa dell’Olimpia un gruppo coeso e capace di esprimere al meglio le proprie potenzialità a prescindere dall’avversaria di turno.

Gigi Datome

Sull’asse Melli-Datome l’Olimpia costruisce la vittoria

Le partenze sprint di Messina non sono una novità e questa volta portano la firma dei due grandi ex di turno: Datome va da tre, palla sul ferro, non c’è tagliafuori su Melli che va in tap-in e sblocca il risultato. Gigi si rifà alla seconda occasione e con il successivo canestro di Nik, Milano mette a segno il primo parziale di 7-0. La coppia che ha lasciato bei ricordi in terra turca – Datome ha indossato per 5 anni la canotta gialloblu mentre Melli è stato protagonista per due anni alla Ülker Sports Arena – fa subito presagire al pubblico di casa che lo spettacolo di stasera sarà a tinte rosse.

Il timeout chiamato da Djordevic non muta lo scenario in campo, anzi, Milano prende il largo e vola a + 15 (1-16) con 5 punti consecutivi di Shields. L’Armani è inarrestabile, e così anche il Chacho e Hall si iscrivono all’elenco dei realizzatori con due bombe che gettano nello sconforto l’Arena.

Il primo canestro del Fenerbahce arriva a 57″ dalla sirena

Il primo canestro dal campo dei padroni di casa lo firma Hazer a 57″ dal fischio della sirena che vede Milano avanti di 20 lunghezze: 20-3. Straordinario primo quarto di Melli: 6 punti, 4 rimbalzi, tre recuperi!

Tarczewski e Mitoglou aprono le danze nella seconda frazione di gioco (3-27) e passa quasi inosservato anche sugli spalti il canestro di Booker. La tripla di Hall (5-30) obbliga Djordevic a ricorrere al minuto di sospensione ma più che riordinare le idee Vesely e compagni avrebbero bisogno di un reset completo e ripartire daccapo.

Shavon Shields. Foto: olimpiamilano

I gialloblu non lesinano impegno e dedizione e provano a entrare in partita (13-32) ma Shields si supera e piazza un tiro dall’arco che equivale a una condanna definitiva (13-35). Hazer va a sedersi in panchina con tre falli a carico e viene meno una tra le pedine che meglio si muove sul parquet. Non riuscendo a imporsi sul piano tecnico-tattico i turchi provano a metterla sul piano della fisicità. La mossa dà qualche risultato (18-35) nell’immediato ma non può essere certo questa la chiave che può permettere al Fenerbache di riaprire il match.

De Colo, tra i più attesi e prolifici, è fermo a 2 punti, Vesely ne ha tre di più. Grant realizza a fil di sirena e a fine primo tempo l’Olimpia è avanti di 17 (20-37).

Partita senza storia, Milano comanda il gioco

Primi 20′ a senso unico, con un secondo quarto che ha visto reagire i gialloblu favoriti anche da una Olimpia meno aggressiva e più attenta a gestire il controllo della partita. Milano non è andata mai in lunetta, ha sempre trovato le soluzioni di gioco a lei più congeniali, ha difeso con quell’ordine e quella disciplina che rasentano la perfezione, attaccato con intensità. E quando le due componenti viaggiano di pari passo ne vien fuori una miscela esplosiva che lascia solo ceneri al malcapitato di turno.

L’Olimpia straripa e tocca i 33 punti di vantaggio

Al ritorno sul parquet c’è un Datome indemoniato: parziale di 9-0, due triple di Gigi e Milano va a +26 (20-46). Il pubblico inizia a mugugnare, il Fenerbahce è davvero imbarazzante, l’Olimpia concede spettacolo e dà una dimostrazione di forza che mette a nudo il netto – imbarazzante – divario che c’è oggi tra le due compagini. Quando Ricci piazza la tripla seguito a ruota da Mitoglou con due canestri, Milano “straripa” a + 33 (27-60) e la gara assume i contorni di un allenamento settimanale.

Brillano Melli, Datome e Shields ma è un successo del collettivo

Messina sprona i suoi a non abbassare i ritmi, c’è in palio una gara di Euroleague e il primato in classifica. Gli ultimi dieci minuti si giocano in un ambiente irreale. I supporter gialloblu non hanno né la forza, né la giusta tensione per esprimere alcunché: teste chine e gomiti poggiati sulle ginocchia assistono impassibili alle dinamiche del campo. Lo sguardo dei giocatori del Fenerbahce non ha bisogno di commenti, come spaesati vagano sul parquet alla ricerca di qualche zona libera ma Milano non concede nulla. La stoppata di Melli sul tentativo di schiacciata di Hazer con l’Olimpia a + 27 (37-64) non ha bisogno di ulteriori commenti.

L’Olimpia ha prevalso nettamente anche ai rimbalzi (40-31), il Chacho con 7 assist non fa quasi più notizia, Melli, Datome e Shields sono stati i protagonisti della serata.

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